In un numero sempre più elevato di Comuni della Svizzera interna si fa uso di ronde di cittadini per mantenere la sicurezza, in particolare per combattere l’esplosione di furti nelle abitazioni. Altri Comuni si organizzano invece con agenti di sicurezza privati. In uno di essi, Hofstetten, il numero delle effrazioni nelle case è, in questo modo, calato dell’80%.
E’ quindi evidente che le risorse a disposizione delle forze dell’ordine non sono più sufficienti a far capo alle necessità. Ma non è solo la dotazione di poliziotti ad essere inadeguata. Lo sono anche i dispositivi di sicurezza sulle nostre abitazioni, spesso del tutto inesistenti. Se queste dotazioni, sia umane che edili, andavano bene fino ad alcuni anni fa, oggi non è più il caso. Grazie alla libera circolazione delle persone infatti ci siamo “aperti”, come volevano i politikamente korretti, alla criminalità d’importazione. Perché essere “aperti” è bello, e chi non è d’accordo è un becero populista e razzista.
Sarebbe dunque necessario, per garantire la sicurezza, un aumento importante delle risorse della polizia. A questo punto si pone però una serie di problemi.
1) I poliziotti costano. Quindi per finanziare la sicurezza si finirebbe con l’aumentare le tasse. Col risultato di andare ad impoverire ancora di più il cittadino, che è già diventato più povero sempre grazie alla libera circolazione delle persone (aumento dei disoccupati e delle persone in assistenza).
2) I tribunali dicono di essere oberati di lavoro. A giudicare dalla rapidità con cui vengono emesse certe sentenze su presunti reati d’opinione in realtà non parrebbe, comunque sta di fatto che nel 2012 i tribunali di tutta la Svizzera hanno emesso un totale di 95mila condanne. Molto interessate notare che solo 41mila riguardavano cittadini svizzeri. Ergo, 54mila condanne su 95mila sono state emesse nei confronti di stranieri. Ma come, gli stranieri che delinquono non dovevano essere tutta un’invenzione della Lega populista e razzista? Gli è che, se effettivamente i tribunali sono oberati, per poter condannare i delinquenti stranieri il cui numero continua ad aumentare grazie alle frontiere spalancate, dovremmo potenziare i tribunali. Naturalmente a nostre spese.
3) Logica conseguenza dei punti precedenti: se i tribunali potenziati, oltre a costarci di più, lavorano di più ed emettono più condanne, bisogna anche avere il posto dove collocare le persone condannate. Ma anche le carceri elvetiche sono piene; alla Stampa, per la serie ma tu guarda i casi della vita, almeno il 70% di detenuti è straniero. Quindi ci toccherebbe ampliare le carceri, sempre a nostre spese, per internare i delinquenti stranieri.
Da qui la necessità di fare in modo che i criminali stranieri da noi non arrivino proprio. Tornare a controllare i confini è l’unica soluzione. Ed inoltre ai delinquenti UE che credono – allo stato attuale non a torto – di aver trovato in Svizzera il paese del Bengodi va chiarito che le cose non stanno così. Le ronde di cittadini sono un ottimo sistema per tenere i criminali lontani dalle nostre case, evitando che vengano commessi reati. Necessario è pure il potenziamento, che deve venire reso noto a scopi dissuasivi, del diritto del cittadino alla legittima difesa quando assalito nella propria abitazione. Obiettivo: far sì che i delinquenti si indirizzino altrove.
Insomma anche in questo caso prevenire è meglio che curare.
Lorenzo Quadri