Anche dai Cantoni si alzano voci contrarie alla nuova, autolesionista, riforma dell’asilo
Ma guarda un po’: anche il presidente della Conferenza cantonale dei direttori di giustizia e polizia, il liblab Hans-Jürg Käser, in un’intervista pubblicata nei giorni scorsi ha dichiarato in sostanza che la nuova legge sull’asilo – su cui voteremo il prossimo 5 giugno – è una ciofeca.
Come ormai noto, due sono i punti salienti della riforma partorita dal dipartimento della kompagna Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga:
1) L’avvocato gratis per i finti rifugiati (gratis significa, ovviamente, pagato dal contribuente svizzerotto, perché di avvocati che lavorano gratis non ce ne sono);
2) Le “espropriazioni facili” a vantaggio della Confederazione, affinché questa possa costruire centri asilanti a go-go senza che i Cantoni, Comuni e soprattutto cittadini possano fare un cip.
Finora si è parlato soprattutto del primo punto. L’assistenza giudiziaria gratuita indiscriminata non ce l’hanno nemmeno i cittadini elvetici. Quindi la nuova legge privilegia i migranti economici rispetto agli svizzeri.
Il secondo punto
Ma non è che la seconda questione, quella delle espropriazioni facili, sia meno rilevante. Si tratta infatti di un attacco diretto ai diritti costituzionali (proprietà privata). E stranamente, per la serie “ma tu guarda i casi della vita”, quelli che starnazzavano – e tuttora starnazzano – al presunto diritto costituzionale di andare in giro in burqa in nome della libertà di religione (?), davanti alla flagrante violazione di un altro diritto costituzionale non hanno nulla da dire. Si vede che i kompagnuzzi elvetici (elvetici per modo di dire, vista l’alta concentrazione di passaporti multipli nelle schiere dei politicanti P$$) sono ancora fermi all’esproprio proletario… qui rispolverato per fare spazio ai finti asilanti. Per i quali, naturalmente, le frontiere devono rimanere spalancate.
Accoglienza scriteriata
E’ quindi chiaro che il principale obiettivo dell’ennesima riforma dell’asilo è quello di massimizzare la capacità d’accoglienza della Svizzera. Proprio quando il resto del mondo fa l’esatto contrario.
Del resto la “nuova” riforma, poi tanto nuova non è: infatti è stata concepita tra il 2011 ed il 2013. Quando il caos migranti attuale era ancora al di là da venire. La riforma della kompagna Sommaruga non è assolutamente adatta per fronteggiare una situazione d’emergenza come quella attuale, che impone la CHIUSURA delle frontiere e la sospensione dei fallimentari accordi di Schengen.
Invece, grazie alla kompagna Simonetta ed ai partiti $torici che le hanno retto la coda, la Svizzera andrebbe – sola in tutta Europa! – nella direzione contraria: frontiere sempre spalancate, nuovi centri d’accoglienza per finti rifugiati (naturalmente centri di “alto standing”, non sia mai…) e conferimento ai migranti economici di diritti che nemmeno gli svizzeri hanno.
Ovvia conseguenza: l’attrattività della Svizzera per i migranti economici (tutti giovani uomini soli) schizzerà verso l’alto. A proposito, kompagna Simonetta: dove sono finite le promesse di espellere gli asilanti “che non rispettano le donne”? Già in dimenticatoio?
Del resto, che la nuova riforma sull’asilo costituirebbe un inasprimento rispetto alla situazione attuale, lo smentiscono proprio i kompagnuzzi: lo fanno per atti concludenti. A difendere la nuova legge ci sono infatti i più talebani degli spalancatori di frontiere. Qualcuno vorrebbe farci credere che questi $ignori sarebbero pronti a sostenere un giro di vite nella politica d’asilo? Come dice un noto slogan: “non siamo mica scemi”!
Lorenzo Quadri