Incredibile: la Corte europea dei diritti dell’Uomo dà uno schiaffo agli immigrazionisti
Incredibile ma vero. Ogni tanto anche la Corte europea dei diritti dell’Uomo (CEDU, quella che in un paio di sentenze ha tentato di sdoganare il diritto dei mussulmani in Europa di farsi applicare la sharia) sorprende in positivo. Ad esempio quando ha mandato in tilt i $inistrati multikulti ed islamofili stabilendo che il divieto di burqa è legittimo e non viola alcun diritto umano.
Di recente è stata emessa un’altra sentenza interessante, che riguarda la Spagna. La quale aveva espulso con procedura sommaria dei finti rifugiati che erano entrati illegalmente dalla frontiere di Melilla nell’ambito di un “assalto” condotto in gruppo.
La nuova decisione
I due finti rifugiati africani – chissà chi li istruisce ad infinocchiare gli europei buonisti-coglionisti – hanno subito lamentato una violazione dei loro diritti poiché non è stato messo loro a disposizione un interprete né un avvocato (apperò!) e quindi non hanno potuto perorare individualmente la propria causa.
Nell’ottobre 2017, la CEDU aveva stabilito che la procedura adottata dalla Spagna costituiva una violazione del diritto europeo. L’autorità iberica avrebbe dovuto verificare l’identità dei migranti economici, fornirli di traduttore, di avvocato e garantire l’accesso alle cure mediche. Di conseguenza, la Spagna era stata condannata ad indennizzare i due finti rifugiati con 5000 euro ciascuno. Il governo ha impugnato la decisione e, lo scorso 13 febbraio, la CEDU ha rivisto integralmente, ed all’unanimità, la sentenza precedente. La Corte ha stabilito che chi deliberatamente si mette al di fuori della legge per entrare in modo clandestino in un paese, poi non può pretendere di vedersi applicate le procedure che valgono per il migrante che si comporta secondo le regole.
Insomma: non puoi rivendicare i diritti conferiti da una legge che hai di proposito violato.
Interessa anche a noi
Naturalmente la Svizzera non è Melilla, non è un’enclave spagnola situata in Marocco. Non ci sono gli assalti violenti ai confini. Tuttavia la decisione sulla possibilità di espellere con procedura sommaria chi entra illegalmente in un paese europeo è di certo rilevante anche per noi. Tanto più che la nuova legge sull’asilo, voluta dalla ministra del “devono entrare tutti” kompagna Simonetta Sommaruga, prevede l’avvocato gratis (ossia pagato dal contribuente) per i finti rifugiati!
Il partito conservatore spagnolo Vox ha commentato la sentenza della CEDU in questi termini: “una nazione ha il diritto di rinviare al paese d’origine, il più rapidamente possibile, chi viola i suoi confini”.
Silenzio tombale
Stranamente, ma tu guarda i casi della vita, alle nostre latitudini la stampa di regime si è ben guardata dal riferire sulla sentenza CEDU sul caso spagnolo. Fosse stato deciso il contrario – ossia, che le espulsioni sommarie violano tout-court i diritti umani e quindi “sa po’ mia” – poco ma sicuro che la copertura mediatica sarebbe stata ben altra. In particolare quella della Pravda di Comano.
La sentenza della CEDU va invece tenuta ben presente. Tanto più che, come abbiamo riferito la scorsa settimana da queste colonne, “grazie” al governo Conte-bis (e Conte è quel cadregaro non eletto che ha tentato di approfittare dell’allarme coronavirus per togliere poteri alle Regioni: vergogna! Questo sì che è putrido sciacallaggio!) gli sbarchi di clandestini nel Belpaese sono aumentati dell’800%.
Anche a tal proposito, alle nostre latitudini, la stampa di regime… citus mutus!
Il sabotaggio
E’ ovvio che quel che accade in Italia avrà conseguenze anche per noi. Ricordiamoci inoltre che i legulei del TAF, Tribunale amministrativo federale, hanno stabilito, in una sentenza clamorosamente politica e del tutto arbitraria, che non si possono più effettuare i rinvii-Dublino di asilanti “vulnerabili” (?) verso la Penisola, poiché quest’ultima, a seguito del decreto sicurezza-bis, non offrirebbe sufficienti garanzie. E’ come dire che l’Italia è un paese incivile!
Hai capito la partitocrazia eurolecchina? Sabota i rinvii-Dublino tramite i propri soldatini del TAF, però sulle frontiere spalancate malgrado in Lombardia imperversi il Coronavirus non ha nulla da dire!
E’ ovvio che la combinazione aumenti degli sbarchi dell’800% più sabotaggio dei rinvii-Dublino è, per noi, potenzialmente deleteria.
Loro “possono”, e noi…?
Non solo: adesso le autorità del Belpaese hanno deciso di sospendere fino a nuovo avviso, causa coronavirus, la ripresa degli asilanti in base al sistema Dublino. Come, come? I vicini a sud a seguito del coronavirus possono rifiutare di riprendersi i finti rifugiati di cui sono tenuti ad occuparsi, però noi dobbiamo tenere le frontiere spalancate ai 70mila frontalieri? Qui qualcuno non ha capito da che parte sorge il sole.
A proposito di coronavirus ed asilanti. E’ chiaro che la promiscuità sui barconi, rispettivamente sulle navi dei passatori delle ONG, rappresenta un habitat ideale per il contagio.
Siamo messi bene!