Ma guarda un po’! Ma allora è vero che l’estensione della libera circolazione delle persone alla Croazia è una violazione della Costituzione!

Intendiamoci: che applicare la libera circolazione delle persone alla Croazia significasse violare la Costituzione è sempre stato chiarissimo. Del resto lo aveva ammesso anche il Consiglio federale all’indomani del “maledetto voto” del 9 febbraio. Ma il tempo della ragionevolezza e della legalità è durato poco. Al primo ricattino in arrivo degli Eurobalivi, il Consiglio federale ha contraddetto le sue stesse dichiarazioni ed è corso ad inginocchiarsi. Che libera circolazione con la Croazia sia, chissenefrega della Costituzione. E la maggioranza del Consiglio nazionale, contrarie solo Lega ed Udc, subito dietro a ruota ad approvare la calata di braghe governativa. I soldatini dei partiti $torici marciano. Marciano contro la maggioranza dei cittadini svizzeri.
Il fattaccio è avvenuto a fine aprile, a conclusione del dibattito che resterà negli annali parlamentari perché la kompagna Simonetta Sommaruga e tutti i membri del gruppo parlamentare P$ sono stati all’improvviso colpiti da un problema collettivo di vescica durante l’intervento di un esponente UDC. Di conseguenza hanno dovuto lasciare l’aula per recarsi tutti insieme in bagno, mettendo a dura prova le canalizzazioni di Palazzo federale.

Chiesti approfondimenti
Eppure la calata di braghe sulla questione croata un qualche problema di rispetto della Costituzione lo crea. Se ne è accorta perfino la Commissione di politica estera del Consiglio degli Stati (CPE). Il gremio, in un sprazzo di lucidità, ha chiesto ulteriori approfondimenti sulla costituzionalità dell’estensione della libera circolazione al nuovo Stato membro.
Poiché al Consiglio degli Stati non c’è di sicuro una maggioranza di leghisti populisti e razzisti, e nemmeno di UDC; poiché nella Camera alta e nelle sue Commissioni non di rado, pur di essere politikamente korretti, si mettono a segno delle cappellate epiche, vedi il njet al ritiro del passaporto rosso ad i terroristi islamici con doppia nazionalità (perché sarebbe contrario allo Stato di diritto; anche le espropriazioni facili contenute nella riforma dell’asilo sono contrarie allo Stato di diritto, ma lì stranamente i Senatori non trovano nulla da ridire); per questi ed altri motivi si comprende che, se alla Camera dei Cantoni sentono il bisogno di mettere in discussione la costituzionalità dell’estensione della libera circolazione delle persone alla Croazia, vuol dire che la violazione della “Magna Charta” è irrefutabile.
Tradotto in altre parole: allargare la libera circolazione alla Croazia è anticostituzionale e se ne accorgerebbe anche un opossum.

Stranamente però alla partitocrazia, alla stampa di regime, ai moralisti a senso unico, agli spalancatori di frontiere, violare la Costituzione va benissimo, se si tratta di bacchettare la volontà popolare sgradita. Si fosse violato un qualche diritto, o presunto tale, di immigrati nello stato sociale, altro che “alti lai”: si sarebbe sentito starnazzare fin sul pianeta Saturno. Due pesi e due misure.
Lorenzo Quadri