ONU, vaffa! Usciamo subito da questa inutile organizzazione che pretende di darci ordini!

Squilli di trombe, rullo di tamburi, ecco l’ennesima sortita dell’ONU, o meglio del bidONU, a cui la Svizzera ha avuto la pessima idea di aderire.

Un gruppo di sedicenti esperti  indipendenti (?) dell’inutile organizzazione sovranazionale pretende infatti che il nostro paese aiuti i propri cittadini (?) che hanno lasciato la Svizzera per darsi al terrorismo islamico: ovvero per andare a combattere le jihad, e che si trovano detenuti in carceri straniere dove “il rispetto dei diritti umani non è garantito”.

Secondo i grandi scienziati dell’ONU, dunque, la Svizzera dovrebbe chiedere l’estradizione di questi terroristi per farli rientrare nella Confederazione.

Ma col fischio!

Altro che “svizzeri”

Tanto per cominciare, che questi jihadisti siano cittadini elvetici è ancora tutto da dimostrare. E’ assai più verosimile che si tratti di migranti economici non integrati né integrabili che si sono trasferiti in Svizzera dove hanno trovato “ul signur indurmentàa”. Se si dovesse poi trattare di cittadini elvetici, nella massima parte dei casi sarebbero dei beneficiari di una di quelle naturalizzazioni facili che tanto piacciono alla partitocrazia spalancatrice di frontiere e xenofila.

La storiella delle condizioni di detenzione irrispettose dei diritti umani nei paesi dove si combatte la jihad, che costringerebbero (?) la Svizzera a rimpatriare gli islamisti partiti da suolo elvetico,  i tamberla dell’ONU la vanno a raccontare a qualcun altro.

Un po’ troppo facile…

I jihadisti sono partiti dalla Svizzera ben sapendo quello che stavano facendo. Andavano a combattere a fianco dei terroristi islamici in paesi dove le prigioni sono “un po’ diverse” dalle nostre. Ai terroristi, e questo per definizione, dei diritti umani frega meno di zero. Un po’ troppo facile allora invocarli per sé per farsi “rimpatriare” (rimpatriare per modo di dire, perché col cavolo che la Svizzera è la patria di costoro) e per farsi poi alloggiare a spese del contribuente nei comodi penitenziari elvetici, simili ad alberghi! Farsi alloggiare, oltretutto, per poco tempo. Grazie alla nostra giustizia buonista-coglionista, inflessibile solo nei confronti degli sfigati automobilisti incappati nelle maglie di Via Sicura, i jihadisti se la cavano con condanne assai miti. Dopo vengono rimessi in libertà in Svizzera dove costituiscono, è evidente, una minaccia per la sicurezza pubblica. Una minaccia, e questo è proprio il colmo, che spesso e volentieri è pure finanziata dal contribuente. Il trucchetto è semplice. Gli islamisti si mettono a carico dell’assistenza, così hanno a disposizione tutto il tempo per dedicarsi alle loro attività criminose.

Avanti con le espulsioni

E’ dunque evidente che la foffa jihadista in Svizzera non deve mai più rimettere piede. Mentre quella presente sul nostro territorio va espulsa senza tante storie. Altro che il ritornello dei $inistrati secondo cui non si può (sa po’ mia!) espellere un terrorista straniero se questo si troverebbe in pericolo nel paese d’origine.

Invece adesso arriva l’ONU a pretendere il rimpatrio dei jihadisti che hanno lasciato il paese e si trovano detenuti in carceri estere. E naturalmente ci sarà qualche politicante e/o burocrate che pretenderà di applicare cotante “raccomandazioni”.

Fuori subito dall’ONU

Ecco cosa ci guadagniamo dall’aver aderito all’ONU! Continue ingerenze nella nostra sovranità. E naturalmente il ministro degli esteri (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis si appresta a dare seguito: infatti sogna di portare la Svizzera nel consiglio di sicurezza delle Nazioni unite solo per boria personale! E’ il colmo: il “grande statista” PLR non è neppure in grado di risolvere i contenziosi con l’Italia, però già si immagina di poter intervenire in chissà quali questioni di politica mondiale. Qui siamo a livelli da barzelletta.

Senza dimenticare, quando si parla del bidONU, che in ballo c’è sempre il delirante patto ONU sulla migrazione. Quello che vuole trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano, introdurre la figura del rifugiato climatico ed in più stabilire anche una pesante forma di censura: dell’immigrazione si potrà parlare (e scrivere) solo in termini positivi. Qualsiasi posizione critica verrà criminalizzata come “discorso d’odio”. Inutile dire che il binazionale Cassis smania per sottoscrivere anche questo balordo trattato (oltre al ben più deleterio accordo quadro istituzionale con la fallita UE).

Quindi, altro che firmare “patti”, altro che far rientrare terroristi in Svizzera per accontentare il bidONU: uscire subito da questa organizzazione è la cosa migliore da fare!

Lorenzo Quadri