Veicoli targati TI che commettono infrazioni nel Belpaese

Oltreconfine non hanno ancora capito, o fingono di non capire, la differenza abissale che intercorre tra l’essere ticinese ed il guidare un’automobile con TARGHE ticinesi!

Accipicchia, questa sì che è politica ai massimi livelli!

Prosegue la telenovela delle automobili con TARGA ticinese (il che non significa affatto che il conducente sia ticinese) che commettono infrazioni Oltreconfine!

Nei giorni scorsi un deputato comasco di Fratelli d’Italia ha infatti annunciato la presentazione di una proposta di legge affinché i veicoli con targhe straniere vengano sequestrati nel caso il conducente commettesse un’infrazione e non pagasse la multa sull’unghia.

Il grande statista di Fratelli d’Italia autore della proposta ha pure lanciato l’hashtag #adesstabalatancatì, per fare il verso al “famoso” balairatt.

Certo che questo sconosciuto parlamentare, che pensa di guadagnare visibilità criminalizzando i ticinesi, ha avuto senza dubbio un grande colpo di genio!

Infatti, se la sua proposta dovesse venire approvata, il risultato che otterrà sarà quello di bloccare i veicoli di tanti suoi connazionali “fratelli d’Italia”.Perché a commettere infrazioni oltreconfine con veicoli targati “TI” sono in massima parte cittadini stranieri (specialmente italiani) residenti nel nostro Cantone, e che per questo motivo hanno la targa rossoblù: non certo perché sono ticinesi!
Nel caso il disegno di legge proposto dovesse diventare realtà, ci aspettiamo un rendiconto dettagliato sul passaportodelle persone cui verrà bloccata la vettura. Così sapremo quanti di questi conducenti sono stranieri e quanti ticinesi (e da questi ultimi occorrerà poi scremare quelli che hanno il passaporto rosso ancora fresco di stampa).
#adesstabalatancatì? Il “fratello d’Italia” Mago Otelma prevede che sarà il festival dei ballerini tricolore!
L’iniziativa “blocca il veicolo” è accompagnata da una vignetta apposita. Nell’illustrazione, quelli che – secondo il promotore del disegno di legge – dovrebbero essere dei conducenti ticinesi, vengono rappresentati con la mascherina caratteristica dei ladri. Ohibò, nessun moralista a senso unico ha nulla da dire? Come mai nessuno strilla al “razzismo”?  E la stampa d’Oltreramina che starnazzava per la prima pagina del Mattino con la Banda Bassotti in arrivo dal Belpaese, cosa ne pensa?

Per i ticinesi, ecco un motivo in più per non andare in Italia!

E per l’ennesima volta: i vicini a sud si ricordino che, senza il Ticino, ameno 250mila loro connazionali residenti nelle provincie italiche limitrofe (65’500 frontalieri più svariate migliaia di padroncini più i rispettivi familiari) si troverebbero senza la pagnotta sul tavolo. Per cui, come si dice dalle nostre parti, e magari anche dalle loro: “giò do dida”!

Lorenzo Quadri