Il vertice sul clima fallisce, ma la kompagna Sommaruga vuole fare la prima della classe
Ma guarda un po’, il vertice COP25 sul clima è fallito, ed infatti gli Stati partecipanti, malgrado i due giorni supplementari di trattative, non sono giunti alla sottoscrizione di impegni concreti. Questo in particolare a seguito del disinteresse dei principali paesi industrializzati, a partire dagli USA. Di recente gli States hanno pure annunciato l’uscita dall’accordo di Parigi.
Attacco al ceto medio e basso
E tuttavia nella piccola Svizzera, le cui emissioni di CO2 rappresentano una percentuale microscopica se calcolata su quelle globali, i politicanti del triciclo, in preda ad isterismo climatico, meditano di bastonare i cittadini con ecodivieti, ecotasse ed ecobalzelli di ogni tipo, che peseranno come macigni in particolare sul ceto medio e basso. Ovvero, su quei cittadini che non si possono permettere di pagare la benzina 10 o 20 centesimi in più al litro. Che non si si possono permettere di cambiare la vecchia auto per comprarne una nuova che inquina meno. Che non si possono permettere di fare “incappottare” la casetta. Quelli che, se si rompe il vecchio riscaldamento a nafta, non possono permettersi di sborsare decine di migliaia di Fr per una termopompa climaticamente corretta. Eccetera eccetera. E non dimentichiamoci degli inquilini, ovvero la maggioranza dei cittadini svizzeri, che – a seguito degli ecobalzelli – si vedranno aumentare affitti e conguagli.
Effetto pari a zero
Nei principali paesi produttori di CO2 si tira dritto, senza lasciarsi impressionare dalle isteriche “Gretine” di turno. E allora non si capisce perché i cittadini svizzeri dovrebbero tollerare di farsi rapinare da politicanti con i piedi al caldo che pensano di farsi belli (?) seguendo l’onda eco-populista mainstream; e questo malgrado, sia ben chiaro, di clima costoro non capiscano una beata fonchia. E tutto questo, come detto, per ottenere un miglioramento globale concreto pari a zero.
Intanto, il Dipartimento Sommaruga…
Al proposito sono inquietanti, ma non c’era da attendersi altro, le esternazioni dalla (ahinoi) direttrice del DATEC kompagna Simonetta Sommaruga, la quale sembra fermamente intenzionata ad andare avanti a fare la prima della classe. E a farne le spese saranno le tasche dei cittadini. E anche le loro libertà.
Il DATEC, ovvero il Dipartimento della Simonetta, sta penalizzando alla grande il Ticino:
- i collegamenti ferroviari si fanno sempre più scadenti;
- i treni per Zurigo sono spesso e volentieri strapieni, col risultato che i passeggeri “in esubero” vengono fatti scendere, però le FFS ci appioppano i Giruno, che hanno 70 posti in meno (140 in caso di doppia composizione);
- sui collegamenti aerei e le prodezze di Lufthansa (Swiss) stendiamo un velo pietoso;
- i bus per la Malpensa vengono cancellati per ideologia stalinista.
A ciò si aggiungono le nuove prodezze della Posta, la quale dal prossimo primo luglio vuole aumentare massicciamente il costo delle operazioni allo sportello, il che equivale a rapinare i cittadini che ancora vanno in Posta per effettuare i pagamenti (con l’obiettivo di scoraggiarli e poi avere la scusa per chiudere uffici postali dicendo che non sono frequentati).
Consumatori bastonati
E cosa fa la kompagna Simonetta “devono entrare tutti” Sommaruga? La quale tra l’altro è stata pure, e per svariati anni, direttrice della Fondazione per la protezione di consumatori?
Di tutto quanto sopra se ne impipa. Non fa un cip a tutela dei consumatori. In compenso, si prepara ad inondarli di deliranti balzelli. Indicativa quanto demenziale la sua presa di posizione subito dopo l’annuncio del fallimento del vertice COP25 sul clima: “data la situazione climatica globale (?) e le recenti elezioni (?) è chiaro che la politica energetica e climatica è prioritaria”. Kompagna Simonetta, calma e gesso!
L’eco-dittatura
Tanto per cominciare: il 20 ottobre i Verdi avranno anche aumentato la propria percentuale, senza alcun merito ma semplicemente perché l’isterismo climatico è trendy. Ma sono ben lungi dall’essere il primo partito. La Svizzera non è ancora una dittatura ambientalista, e la kompagna Simonetta farà bene a rendersene conto. La priorità non è il clima (che è sempre cambiato nel corso della storia, con o senza l’influenza dell’uomo). La priorità è il LAVORO. Specie in questo sfigatissimo Cantone devastato dall’INVASIONE DA SUD provocata dalla libera circolazione, di cui la kompagna Simonetta ed il suo P$$ sono talebani fautori (e chi non è d’accordo con loro è un razzista ed un fascista).
E’ molto più facile…
Chiaro: è molto più facile vessare i cittadini – troppi dei quali già faticano ad arrivare a fine mese – con divieti, tasse e balzelli piuttosto che garantire alla gente svizzera un futuro lavorativo.
Strillare all’emergenza climatica farlocca per tentare di mascherare la propria incapacità davanti alle emergenze vere. Ecco il bel programma dei politicanti $inistrati!
Kompagna Sommaruga, se “la politica climatica è prioritaria”, allora fai saltare la devastante libera circolazione delle persone che ha portato in Ticino 70mila frontalieri uno per macchina!
Lorenzo Quadri