Stangata di cassa malati e non solo: la Lega pensa ad un’iniziativa popolare

E ti pareva! Le voci allarmanti sull’impennata dei premi di cassa malati per il 2023 hanno trovato conferma a Berna. Già si parla del peggiore rincaro degli ultimi vent’anni. Esso si inserisce suun quadro economico ed occupazionale preoccupante. Soprattutto in Ticino.

La crisi da stramaledetto virus cinese, la guerra in Ucraina e le sue gravissime conseguenze sul caro-vita, l’effetto boomerang delle sanzioni contro la Russia (il liblab Cassis addirittura si bulla che la Svizzera sarebbe la prima della classe nell’applicarle: alla faccia della neutralità!): questo cumulo di iatture avrà effetti catastroficisul lavoro e sul reddito dei ticinesi, già devastati dalla libera circolazione delle persone (vedi il divario, in costante crescita, tra i nostri salari e quelli d’Oltralpe).  

Ma ancora non basta: adesso a dissanguare i cittadini arriva anche l’esplosione dei premi di cassa malati. Esplosione immotivata, oltretutto: non c’è un aumento equivalente dei costi sanitari a giustificarla. Senza contare che gli assicuratori dispongono di svariati miliardi di riserve in esubero.

Malgrado tutto questo, il governicchio federale non si sogna di intervenire a difesa del potere d’acquisto dei cittadini. Ad esempio rinunciando a parte dei balzelli sulla benzina, come chiede laLega.

Intanto i tassaioli $inistrati pianificano di affondare le mani nelle tasche della gente per finanziare svolte verdi ideologiche e flussi migratori incontrollati.

Davanti a tanto scempio, la Lega non intende stare a guardare. Il Movimento sta pensando ad una (o anche più di una) iniziativa popolare per lasciare qualche soldo in più nei borselli dei lavoratori.

Primo tema sul tavolo: la deducibilità integrale dei premi di cassa malati dalle imposte.

Lorenzo Quadri

A pagina 3

 

 

 

Dida:

Fino a quando la casta pensa di dissanguare i ticinesi?