I giovani PLR a livello nazionale schierati a favore dell’iniziativa No Billag

 

Nella stucchevole cacofonia della partitocrazia che – assieme a tutto l’establishment – sbraita contro l’iniziativa No Billag, ricattando e minacciando senza ritegno i votanti, si sente, finalmente, una voce fuori dal coro.

La voce in questione è quella dei giovani PLR, i quali nella loro assemblea di ieri hanno accettato a larga maggioranza l’iniziativa No Billag. Si tratta evidentemente dei giovani PLR a livello nazionale, perché figuriamoci se in Ticino…

Libertà fondamentale

Così scrivono i giovani liberali nel loro comunicato a sostegno dell’iniziativa contro il canone: “La libertà del consumatore nello scegliere di quali media fruire, quando e per quale prezzo è fondamentale, così come la garanzia della pluralità mediatica nel nostro Paese. Il panorama audiovisivo nazionale non può contemplare una posizione di monopolio come oggi, bensì deve orientarsi e svilupparsi secondo la richiesta del mercato. Il servizio pubblico odierno non garantisce tale libertà. Vi sono inoltre aspetti finanziari di questa imposizione che per molti consumatori non possono essere trascurati. La tassa per il mantenimento del monopolio della SSR non è proporzionata all’utilizzo (…)”.  

Stop tromboni

Certo: i giovani PLR sono stati tra i promotori dell’iniziativa No Billag; ci sarebbe dunque mancato che non la sostenessero. Tuttavia, visto il clima isterico creato dall’establishment contro la “criminale” iniziativa, è senz’altro positivo che i giovani liblab non si siano fatti intimidire dalle fake news, dai ricatti, dal catastrofismo farlocco e dall’arroganza dei tromboni della partitocrazia. A partire da quelli del loro stesso partito. Altro che “servizio pubblico”! La casta, e speriamo che questo sia chiaro, nella sua jihad contro il No Billag difende unicamente le proprie cadreghe ed i propri centri di potere. Del servizio pubblico se ne impipa. Ed infatti, lo smantellamento del servizio pubblico della Posta – che è assai più importante della SSR – alla partitocrazia va benissimo.

I giovani sono il futuro, e la televisione non la guardano più. Da un sondaggio di qualche mese fa è emerso che solo tre giovani su dieci (!) seguono la RSI. E non si tratta di sistemi di fruizione diversi. Non la guardano proprio, nemmeno sul telefonino o sul tablet. Perché non interessa.

A proposito di sondaggi: come c’era da aspettarsi, i più recenti danno l’iniziativa No Billag in svantaggio. Che la strada fosse tutta in salita (per usare un eufemismo) l’abbiamo sempre saputo. Ma è importante sostenere l’iniziativa No Billag; in caso contrario, in casa SSR non cambierà assolutamente nulla! Adesso, infatti, gli alti papaveri della TV di Stato, sentendosi traballare sotto le natiche le imbottite poltrone, si profondono in ogni sorta di promesse da marinaio. Poi, dopo il 4 marzo… passata la festa, gabbato lo santo!

Lorenzo Quadri