Intanto il CF non vuole limitare le libere uscite degli “ospiti” dei centri di registrazione
Nel ridente comune argoviese di Oberwil-Lieli i cittadini hanno bocciato il preventivo, ribaltando in questo modo il rifiuto dell’assemblea comunale di stanziare 290mila quale tassa sostitutiva. Aprendo il borsello, il Comune paga per non dover accogliere asilanti. L’iniziativa viene giustificata anche come investimento per il futuro. Infatti in Svizzera interna spesso i costi dell’assistenza gravano integralmente sui Comuni (da noi invece il 75% viene pagato dal Cantone). E ad Oberwil Lieli non vogliono, nel caso gli asilanti dovessero rimanere, dei casi sociali che costerebbero molto di più di 290 mila Fr. Perché oltre la quasi totalità dei rifugiati che hanno ottenuto il permesso di rimanere in Svizzera sono a carico della collettività.
Espropriazioni facili
Il comune argoviese fa bene a difendere il proprio territorio da presenze indesiderate. Peccato che la Confederazione abbia invece imboccato la strada esattamente opposta. Infatti uno degli scopi principali della riforma dell’asilo in votazione il prossimo 5 giugno è proprio quello di impedire ai comuni, ed ai cittadini, di difendersi dalla creazione di nuovi centri di registrazione della Confederazione (come quello di Chiasso, per intenderci). Le espropriazioni facili previste nella legge su cui voteremo tra qualche settimana servono proprio a questo. Il dipartimento della kompagna Sommaruga deve essere libero di realizzare nuovi centri asilanti senza che nessuno gli metta i bastoni tra le ruote. Alla faccia, dunque, del tanto magnificato Stato di diritto. Altro che intoccabile: quando si tratta di “aprirsi” e di fare spazio ai finti rifugiati, anche lo Stato di diritto va a farsi benedire.
Pericolo per le donne
I finti rifugiati per tre quarti sono giovani uomini soli che non scappano da alcuna guerra. Tutti hanno vestiti alla moda e almeno uno smartphone. Questi giovani provengono da paesi con usanze e tradizioni completamente incompatibili con le nostre. Ad esempio per quel che riguarda il ruolo della donna, il suo comportamento ed il suo abbigliamento. Poi succedono i fatti di Colonia, che naturalmente non sono avvenuti solo a Colonia, ma anche in Svizzera. Del resto nel Belpaese perfino la ro$$i$$ima Lucia Annunziata ha scritto che queste migrazioni di massa verso i paesi UE sono un pericolo per le donne occidentali. Non solo per le donne, aggiungiamo noi, ma per tutta la società. Più numerosi saranno i finti rifugiati, più faranno ghetto. I migranti economici non saranno mai integrati, né socialmente e nemmeno finanziariamente: quindi tutti in assistenza a spese del contribuente. E magari anche a commettere reati. Vogliamo metterci in casa le “banlieues” parigine?
Chiudere gli occhi
Fingere di non vedere i problemi che questa vera e propria immigrazione di massa di uomini non integrabili provocherà nell’immediato e anche sul lungo termine, è semplice ipocrisia politikamente korretta. Un po’ come le fregnacce del presidente USA in scadenza Barack Obama, secondo cui l’ “Anghela” Merkel, quella che ha spalancato le porte della Germania provocando un disastro, sarebbe “dalla parte giusta della storia”. Uella! 1) Il signor Obama, malgrado l’arroganza Yankee, non è di certo nella condizione di decidere quale sia la parte giusta della storia; 2) Il signor Obama, prima di impicciarsi degli affari europei, cominci a portarsi negli USA qualche milione di finti rifugiati, poi ne riparliamo.
Libere uscite
La kompagna Simonetta Sommaruga vuole mantenere le frontiere spalancate e moltiplicare i centri asilanti tramite “espropriazioni facili”. Moltiplicare i centri asilanti significa moltiplicare i problemi.
Onde evitare altri fatti Colonia, chi scrive ha presentato al Consiglio federale una mozione con la richiesta di limitare le libere uscite degli asilanti dai centri di registrazione, specie durante i fine settimana. Infatti i migranti economici, come da ordinanza del Consiglio federale, possono stare fuori dai centri di registrazione dalle 9 di venerdì mattina alle 19 di domenica sera, e nel frattempo possono girare liberamente dove vogliono. Sabato sera è notte libera!
Naturalmente il Consiglio federale propone di respingere la mozione indicando che “nell’ambito dell’attuazione delle misure volte ad accelerare le procedure d’asilo, valuterà se occorre adeguare le disposizioni dell’ordinanza”. Non dice però in che senso intende adeguarle: vuole renderle più restrittive o magari, paradossalmente, addirittura più largheggianti? Sarebbe il “massimo”. Ma sarebbe in linea con la politica (?) Sommaruga: sempre più finti rifugiati e sempre più centri; naturalmente centri sempre più “aperti”!
Lorenzo Quadri