Il TF ha decretato l’espulsione di una “furbetta” serba. Ma chissà quanti ce ne sono…

 

Ha suscitato giusta indignazione il caso di una finta invalida 35enne serba nei cui confronti il Tribunale federale ha decretato l’espulsione dalla Svizzera. E sappiamo che, se  i legulei del TF (esponenti della casta spalancatrice di frontiere, nominati dall’Assemblea federale con il sistema del mercato del bestiame) decretano un’espulsione, vuol dire che davvero non era possibile fare diversamente.

La donna ha ottenuto nel 2007 una rendita AI farlocca. Ha presentato dei falsi documenti in cui spiegava che, a causa di problemi psicologici, lavorare, accudire i figli e mantenere contatti sociali (?) le risultava impossibile senza aiuti esterni. Grazie a questi  attestati, da novembre 2009 fino a maggio 2012 ha indebitamente percepito una rendita di invalidità  di 258’994 franchi.

Altri 53’204 franchi le erano pure stati versati durante gli accertamenti ordinati dalla Procura sangallese, sfociati nella denuncia penale del 31 gennaio 2013, fino a giugno dello stesso anno.

Se la truffa non fosse stata scoperta, la donna avrebbe percepito in totale 1’227’082 franchi fino all’età della pensione. Parte dei soldi pagati dagli svizzerotti sono stati utilizzati per costruire una casa in Serbia.

Ma come…

Hai capito questi “furbetti” in arrivo da “altre culture”? Ma come: gli stranieri che delinquono e che abusano del nostro Stato sociale non erano tutta una balla della Lega populista e razzista?

Ed invece, ma guarda un po’, l’invalidità elvetica ha versato alla truffatrice serba la bella cifra di oltre 300mila Fr! La signora in questione si dichiarava invalida per motivi psichici. Ma, stando agli accertamenti esperiti dalla magistratura, la sera usciva ed andava al bar ed in discoteca. Tuttavia evidentemente frequentava solo connazionali. Infatti la donna, malgrado 20 anni di permanenza in Svizzera tedesca, il tedesco non lo ha mai imparato. Al punto che per comunicare con le autorità necessita di un interprete (pagato da chi?).

Siamo i re dei minchioni?

A questo punto ci piacerebbe anche sapere chi è il medico che ha stilato i certificati farlocchi che attestavano l’ invalidità per motivi psichici. Perché costui (o costei) ha causato un danno di centinaia di migliaia di franchi alle casse dell’AI.

Questi medici “dal certificato facile”, magari “non patrizi”, complici degli approfittatori – e si sa che i motivi psichici ed il mal di schiena sono le motivazioni più utilizzate per staccare rendite AI poiché difficili da verificare – dovranno far fronte a conseguenze penali e finanziarie? Oppure l’è tüt a posct?

Ma esiste un paese dove gli approfittatori stranieri possono attingere con maggiore facilità alle casse dello stato sociale rispetto alla Svizzera? Chissà perché, c’è il vago sospetto che siamo in cima alla lista dei minchioni. E poi – colmo dei colmi! – dobbiamo addirittura sorbirci farneticanti accuse di razzismo da parte della casta radikalchic! Vedi ad esempio i blabla dell’inutile Commissione federale contro il razzismo, che va abolita quanto prima.

I rimpatriati

Ma oltre ai finti invalidi stranieri che ci troviamo in casa, manteniamo pure quelli che, dopo aver ottenuto la rendita AI elvetica, la esportano. Nel senso che tornano al natìo paesello per condurvi vita da pascià. Per questo sarebbe ora che le rendite d’invalidità degli stranieri poi rimpatriati venissero adattate al tenore di vita del paese d’origine. Ma naturalmente la partitocrazia politikamente korretta fa orecchie da mercante: “Sa po’ mia! E’ discriminazione!”.

Detective

A proposito di questi finti invalidi stranieri che poi tornano a casa loro con i soldi degli svizzerotti. Qualche anno fa un’assicurazione ebbe l’idea di mandare dei detective al paese d’origine di questi presunti invalidi, per verificare la situazione in loco. Ebbene, l’iniziativa andò a schifìo. Perché? Ma perché le agenzie interpellate dovettero rinunciare al mandato a causa delle minacce ricevute. Apperò! Hai capito l’andazzo?

Votazione del 25 novembre

Da notare che il 25 novembre si voterà sulla possibilità per le assicurazioni sociali di servirsi di investigatori per controllare i presunti “furbetti”. Questo a tutela delle casse pubbliche, dei veri invalidi e della credibilità delle istituzioni. Ma naturalmente i $inistrati sono contrari. E strillano alla violazione delle privacy… dei simulatori! Complimenti kompagni, avanti così: dalla parte dei truffatori, meglio ancora se stranieri!

Del resto, la posizione del P$ (partito degli stranieri) si spiega facilmente. I $inistrati e le associazioni contigue al partito, nel business rosso della socialità ci “tettano dentro” alla grande. Sicché, più “clienti” ci sono, meglio è! Tanto i soldi sono quelli della collettività. E, come noto, dalle parti dei kompagni soldi di tutti uguale a soldi di nessuno.

Lorenzo Quadri