Ogni giorno un nuovo record di ingressi. Ma a Berna si va avanti come se niente fosse

Ormai non c’è più bisogno di spiegare che, sul fronte migranti, è assalto alla diligenza elvetica. E’ quindi evidente che anche la Svizzera deve finalmente difendere i propri confini come fanno peraltro vari altri paesi. Anche con governi di $inistra.

Ricordiamo che in un qualche cassetto bernese giace sempre dormiente il famigerato Patto ONU sulla migrazione, che la partitocrazia sogna di sottoscrivere. Trattasi di una “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) che pretende di trasformare l’immigrazione clandestina da reato in diritto umano: così i paesi di destinazione non potranno più opporsi all’invasione. Il Patto del BidONU vorrebbe pure introdurre la figura del rifugiato climatico. Geniale: allora andiamo tutti a fare i rifugiati climatici alle Maldive!

Sempre impreparati

Ogni settimana si registra un nuovo record di ingressi clandestini in Svizzera. Però la ministra di giustizia PLR Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) invece di blindare i confini e di espellere i migranti economici presenti sul territorio, continua a fare entrare tutti e poi ingerla gli asilanti ai Comuni ed ai Cantoni. I quali, è bene non dimenticarlo, stanno già facendo i conti con i finti rifugiati del 2015-2016. Infatti, trascorsi 5 o al massimo 7 anni, la Confederella smette di occuparsene e li scarica sul groppone degli enti di prossimità. E questi ultimi, oltre a dover pagare l’assistenza, devono pure fare da balia ad asilanti che – malgrado i numerosi anni trascorsi qui – non si sono minimamente integrati, non parlano la lingua e non sono autonomi in nulla.

Si rileva inoltre che ad ogni emergenza la SEM, Segreteria di Stato della Migrazione, si fa cogliere impreparata. Così il paese si trova tutte le volte nella palta.

8 miliardi

Il Ticino, come ben sappiamo, è particolarmente esposto ai flussi migratori provenienti dal Mediterraneo. Quelli gestiti dagli scafisti e dalle ONG loro complici. Attualmente arrivano circa 500 finti rifugiati alla settimana: cifre che non si vedevano dal 2016. Tra loro abbondano i sedicenti minorenni non accompagnati. Nella realtà si tratta spesso e volentieri di trentenni.

Il Belpaese, in base agli accordi di Dublino, a quanto pare se li riprende ma… con calma. Ovvero ad orari sempre più limitati. Così il Ticino deve creare sul proprio territorio delle possibilità di pernottamento. E nümm a pagum.

Nei giorni scorsi si è inoltre appreso che gli abitanti della Terra sono diventati 8 miliardi. Nel giro di una quindicina d’anni gli africani saranno 2.5 miliardi. Il mondo si trova confrontato con una crescita demografica senza precedenti.  Questo avrà ovviamente conseguenze deleterie sull’immigrazione clandestina.

Anche la stampa d’Oltralpe…

Il Capodanno 2016 è rimasto tristemente famoso per le aggressioni sessuali ai danni di giovani donne compiute da migranti economici in arrivo “da altre culture” (islamiste)  dove a dettare legge sono sessismo e patriarcato. Sui “fatti di Colonia” – che però non si sono verificati solo a Colonia – è calato ben presto il silenzio. Chiaro: dell’immigrazione si può solo parlare bene. Chi non lo fa è un razzista e un fascista. E qualsiasi reato commetta un migrante non è mai colpa sua. La responsabilità è del paese (europeo) che lo ospita e lo mantiene. Perché non lo ha saputo integrare. L’uomo bianco è infatti un “razzista sistemico”. Ma si possono sparare simili fregnacce? Nei giorni scorsi perfino il quotidiano gratuito 20 Minuten, che di certo non è di “destra”, ha dovuto ammettere il nesso – che peraltro emerge con prepotenza dalle statistiche – tra violenza a sfondo sessuale ed immigrazione da società (islamiste) patriarcali.

Ciò che è davvero indegno

I finti rifugiati sono un pericolo per le donne. Eppure le femministe ro$$overdi vogliono farli entrare tutti. E non solo: in Consiglio nazionale, una soldatina dei Verdi-liberali (che sono uguali ai Verdi che sono uguali ai ro$$i; “liberali” una fava) ha dichiarato quanto segue: “Oggi i richiedenti l’asilo ricevono dallo Stato 56 franchi al giorno a persona, e questo è indegno della ricca Svizzera”. Ö la Peppa! Qui l’unica cosa “indegna  della Svizzera” è che gente del genere sieda nel parlatoio federale. Si ricorda infatti la rendita massima dell’AVS per una coppia di anziani ammonta alla stessa cifra (più precisamente, a 58 franchi al giorno a testa). Con la differenza che con questa somma la coppia deve far fronte ad una lunga lista di spese, che ai finti rifugiati invece paghiamo noi. Ma soprattutto, il cittadino elvetico in AVS ha versato i contributi per 44 anni. Il migrante economico non ha versato un centesimo. Viene qui per attingere ai soldi degli altri.

Cifre del genere dimostrano tra l’altro che:

  • Il buonismo-coglionismo ha raggiunto e superato i livelli di guardia
  • La barca è piena. E, quando una barca è piena, per prima cosa non si fa più salire a bordo nessuno!

Lorenzo Quadri