La situazione continua a peggiorare; quando si pensa di finalmente inasprire le regole?
Gli sbarchi di clandestini a Lampedusa si moltiplicano „grazie“ ai passatori delle ONG. In Sicilia la situazione è disastrosa. A maggior ragione di questi tempi. Tanto più che i finti rifugiati con lo smartphone portano anche il virus cinese. E scappano dalle quarantene, rischiando di diffondere il contagio.
Oltre allo smartphone, oggi i migranti economici hanno pure occhiali da sole, orologi di marca, valigie e pure barboncini, per meglio confondersi con i turisti. Ed in effetti, proprio di turisti si tratta: giovanotti che non scappano da nessuna guerra ma cercano il paese con la socialità più vantaggiosa dove insediarsi. E naturalmente la Svizzera è ai primi posti della lista. Ringraziamo la partitocrazia del “devono entrare tutti”!
Costi miliardari
Il governo italiano non eletto del premier “Giuseppi” Conte, uno dei più a $inistra della storia della Repubblica, ha spalancato i porti agli sbarchi di clandestini. E’ ovvio che le conseguenze le sconteremo anche noi. Ed abbiamo tutti i motivi per esserne preoccupati. Non solo dal profilo finanziario. Che già non è cosa da poco. Per i finti rifugiati si spendono miliardi ogni anno. Naturalmente, ma tu guarda i casi della vita, la somma effettiva non viene detta. I costi sono spalmati sui vari livelli istituzionali (Confederazione, Cantoni, Comuni) oltre che suddivisi tra vari dipartimenti: il pretesto è perfetto per non tirare le somme dicendo che “sa po’ mia”. Chiaro: certe cifre è meglio che non si sappiano. I troppi svizzeri che faticano a tirare la fine del mese, magari perché sono disoccupati per colpa della devastante libera circolazione delle persone voluta dalla casta, potrebbero “inalberarsi”.
Sicurezza pubblica
Il tema però non è solo finanziario. E’ anche di sicurezza pubblica. Ed infatti, nel silenzio della stampa di regime, si moltiplicano i casi di finti rifugiati che commettono reati o che si comportano in modo inaccettabile. In particolare a Chiasso, ma non solo. Si parla di risse sotto gli effetti dell’alcool; di taccheggi e furti con intimidazioni messi a segno a danno di negozianti come pure di cittadini, magari effettuati in gruppo. Senza dimenticare i continui disturbi alla quiete pubblica, i “bisogni fisiologici” espletati sulla pubblica via, e molte altre amenità.
Di recente si è verificato il caso eclatante dei due finti rifugiati ospiti del centro di Chiasso che hanno rubato un veicolo e forzato due posti di blocco della polizia, mettendo in pericolo gli agenti ed anche altre persone.
Per una curiosa coincidenza, i solitamente logorroici $inistrati al proposito non hanno nulla da dire: non sia mai! Citus mutus! Sono tutte “risorse da integrare”! Addirittura, in un disperato tentativo di copertura, il giornale di servizio del partito delle tasse (LaRegione) si affretta a scrivere che i migranti economici delinquenti sarebbero “una minoranza”.
Non stiamo a guardare
La Lega, per contro, non intende stare a guardare. Tanto più che le gesta degli asilanti-delinquenti restano in massima parte impunite. E spesso gli autori sono sempre gli stessi! Nei giorni scorsi il deputato in Gran consiglio Stefano Tonini ha presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato, mentre chi scrive ne presenterà un’altra al governicchio federale durante la prossima sessione delle camere federale, che inizierà il 7 settembre.
Ci pare infatti pacifico che chi, spacciandosi per profugo (come no…) arriva qui per commettere reati, si deve levare dalla testa di ottenere asilo da noi. Ma accade davvero così, oppure…?
Alcune domandine
Ci sono pertanto alcune domandine (facili facili) a cui ci piacerebbe avere una risposta. Ad esempio: quanti reati, e quali, sono stati commessi in Ticino quest’anno da richiedenti l’asilo? Quanti interventi di polizia si sono resi necessari? Per quali costi?
Agli asilanti ospiti dei centri della Confederella che commettono reati vengono imposte delle misure restrittive all’interno dei centri stessi (ad esempio, divieti di libera uscita)?
Ma soprattutto: la richiesta d’asilo pendente di un migrante che delinque viene respinta, oppure va avanti come se niente fosse? Quali reati portano al rifiuto di una richiesta d’asilo? Quante richieste d’asilo sono state respinte negli ultimi anni a causa del comportamento delinquenziale del richiedente?
Come si vede, i punti su cui fare luce sono parecchi!
Lorenzo Quadri