I vicini “comunitari” rispondono picche all’Italia. Gli svizzerotti invece…
Ma guarda un po’! In Ticino il numero di ingressi clandestini è più che raddoppiato. Nei primi 5 mesi del 2017 sono stati 6’726. Nello stesso periodo del 2016, invece, eravamo a quota 3’374. Naturalmente i migranti economici entrano illegalmente passando dal Belpaese, che non chiude le frontiere marittime. E c’è chi (non gli svizzerotti) a questa situazione reagisce. Marsiglia ad esempio ha detto chiaro e tondo che non intende togliere le castagne dal fuoco all’Italia facendo entrare i barconi con gli asilanti nel suo porto, tanto più che non saprebbe dove alloggiarli. “Ci sono cittadini – ha spiegato il vicesindaco – che aspettano anni per ottenere degli alloggi popolari”. Traduzione: “prima i nostri”. Altro che il “devono entrare tutti”, e nümm a pagum, della kompagna Sommaruga!
“Vogliamo solo i veri profughi”
Pochi giorni dopo, il presidente francese Macron davanti al parlamento ha detto che la Francia è disposta ad accogliere solo i veri perseguitati ma non i finti rifugiati con lo smartphone (tutti giovani uomini soli che non scappano da alcuna guerra) che – grazie anche alle ONG – sbarcano a migliaia nei porti italici. Sicché, questi migranti economici che se li tenga l’Italia.
La Spagna dal canto suo già quando al governo c’era la $inistra praticava il respingimento in mare (ossia i barconi intercettati venivano riportati al punto di partenza).
L’Austria
E che dire dell’Austria? Ad inizio settimana, il ministro della Difesa Hans Peter Doskozil ha dichiarato che avrebbe schierato l’esercito sul confine del Brennero; che erano già pronti i mezzi blindati e 750 militi. “Credo che molto presto saranno attivati controlli alle frontiere e ci sarà bisogno di un dispiegamento dell’esercito”, aveva detto il ministro austriaco, aggiungendo che la misura sarà “indispensabile se l’afflusso di migranti dall’Italia non diminuisce”.
Nei giorni successivi la casta spalancatrice di frontiere ha costretto Vienna al dietrofront. Ma la minaccia, o meglio la promessa, è nell’aria. Infatti il cancelliere austriaco ha precisato che il flusso di clandestini dall’Italia è rimasto costante. Traduzione: dovesse aumentare, l’esercito al Brennero ce lo mandiamo eccome.
In Germania…
Ed è forse il caso di ricordare che i Länder tedeschi hanno accusato più di una volta noi svizzerotti di avere i confini come l’Emmental perché in Germania arrivano troppi finti rifugiati. Di conseguenza, i vicini a nord ci hanno detto che avrebbero reintrodotto i controlli sistematici alle frontiere con la Confederella, “anche contro il volere dell’UE”. Non risulta che il quasi ex ministro degli Esteri Burkhaltèèèr abbia convocato d’urgenza l’ambasciatore di Germania dopo queste affermazioni.
Ciliegina sulla torta: perfino l’ex premier italiano PD Matteo “Selfie” Renzi ha detto: “aiutiamo i profughi a casa loro”. Ohibò, ci risulta che questo fosse il motto della Lega Nord. E che l’italica $inistruccia, solo sentendolo, diventasse cianotica e strillasse al razzismo. Ma evidentemente la politica-Xerox non esiste solo in Ticino.
I razzisti saremmo noi?
Naturalmente, davanti a questo popo’ di iniziative, quelli razzisti e disumani, quelli che vengono accusati di “chiudere le frontiere” (magari!) ai finti rifugiati che si trovano a Como (dove sono aperte inchieste sui legami tra l’Isis e i migranti economici) sono gli svizzerotti. Ma il perché questo accada è fin troppo facile da capire. Se i moralisti a senso unico si mettono a berciare accuse di razzismo contro un qualsiasi paese europeo (in senso geografico) che rifiuta di farsi carico di finti rifugiati, i suoi governanti se ne impipano e proseguono per la loro strada. Quindi non vale la pena. La partitocrazia rossocrociata, invece, cala le braghe. Prendersela con gli svizzerotti paga…
Ricollocamento
Fatto sta che gli Stati membri UE che confinano con il Belpaese, non hanno alcuna intenzione di tollerare di venire invasi da finti rifugiati con lo smartphone, che mai s’integreranno in quanto non sono integrabili. E quindi prendono provvedimenti adeguati – o si preparano a prenderli.
Invece la ministra del “devono entrare tutti” kompagna Simonetta Sommaruga va nel Belpaese a farsi prendere per i fondelli alla grande (come tutti i burocrati bernesi che vanno in Italia, e lo abbiamo ben visto sia con la fiscalità dei frontalieri che con il collegamento ferroviario Lugano-Malpensa). E naturalmente promette aiuti che non siamo affatto tenuti a fornire. Vedi ad esempio, la famigerata adesione della Svizzera ai piani di ricollocamento UE di finti rifugiati “per dare l’esempio”. Invece ci sono stati membri dell’Unione europea, i paesi del blocco Visegrad, che di questi piani di ricollocamento non ne vogliono sapere. Non solo per le conseguenze economiche, ma anche per sacrosanti motivi di sicurezza e di sicurezza sociale. Le inchieste in corso hanno infatti confermato il legame diretto tra Isis ed immigrazione clandestina. E, come ha detto chiaramente la Repubblica Ceca (quella che ha mandato “affanc” gli eurobalivi anche sulle direttive disarmiste) “non vogliamo che sul nostro territorio si formi una forte presenza musulmana”. Da noi invece il P$, partito della ministra del “devono entrare tutti” Simonetta Sommaruga, vuole far diventare l’Islam religione ufficiale.
La domanda
Non solo: gli svizzerotti fessi sono addirittura pronti a far saltare gli accordi di Dublino perché non è giusto (?) restituire al Belpaese – che ci frega ogni volta che può – i finti rifugiati che gli spettano. Dobbiamo ospitarli noi!
La domanda è una sola, sempre la stessa: cosa hanno fatto di male gli svizzeri per meritarsi simili rappresentanti? In realtà una risposta c’è: hanno continuato a votare certi partiti cosiddetti $torici…
Lorenzo Quadri