Come di consueto, il nostro Cantone è mandato allo sbaraglio perché “bisogna aprirsi”

 

Ohibò, ma chi l’avrebbe mai detto! Le entrate irregolari in Svizzera di finti rifugiati sono esplose nel 2016, toccando quota 50mila. L’anno prima, ossia nel 2015, erano poco più di 30 mila. Ma come: il caos asilo non era tutta una balla della Lega populista e razzista?

Naturalmente il Cantone più coinvolto, quello dove si è verificato il 70% dei casi – circa 34mila – è il nostro. Non ci vuole il mago Otelma per capire come mai. La rotta balcanica è chiusa o quasi a suon di muri, muretti, palizzate, ramine e controlli sistematici sul confine. I controlli doganali alle frontiere interne della Disunione europea, in crassa violazione degli accordi di Schengen, sono stati prolungati per altri tre mesi. Con la benedizione di Bruxelles.

Capito l’andazzo? Gli Stati membri UE se ne impipano di Schengen. Invece la Svizzera, grazie alla kompagna Simonetta Sommaruga, esponente del partito del “devono entrare tutti”…

Finti rifugiati

La rotta balcanica è chiusa, ma quella mediterranea è invece ben aperta. Scontato dunque che il Ticino si trovasse preso d’assalto, con le entrate illegali quasi raddoppiate tra il 2015 (anno in cui il caos asilo era già scoppiato) ed il 2016.

Preso d’assalto da finti rifugiati con lo smartphone, perché i migranti economici erano in prima linea africani; con gli eritrei a fare la parte del leone. Proprio quelli che, se ottengono di rimanere in Svizzera, poi tornano nel paese d’origine per le vacanze, perché “lì è più bello”. Quelli tra cui i casi d’assistenza sono aumentati in otto anni del 2272% (duemiladuecentosettantadue per cento).

In Spagna

A proposito: quanti clandestini sono arrivati in Spagna nel 2016? Poco più di 15mila. Traduzione:  in Spagna sono dunque entrati meno della metà dei clandestini che sono entrati in Ticino. La Spagna ha chiuso le frontiere (marittime). L’Italia no. E la Svizzera purtroppo non ha chiuso un bel niente. Malgrado nei mesi scorsi i kompagni R$I, presi dalla foga propagandistica a favore del “devono entrare tutti”, siano pure riusciti a raccontare questa balla: ossia che la Svizzera – sottointeso: razzista e xenofoba – avrebbe “chiuso le frontiere”. Disinformazione pagata col canone più caro d’Europa!

E sull’Italia…

Malgrado l’esplosione delle entrate clandestine in Svizzera in generale ed in Ticino in particolare, gli spalancatori di frontiere vorrebbero fare entrare sempre più migranti economici. L’ultima petizione in questo senso è stata consegnata nei giorni scorsi a Berna dal capogruppo dei verdi alle Camere federali Balthasar Glättli (simpatico come un cactus eccetera).

Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Se non per un particolare. Nel testo della petizione si inserisce l’Italia tra i paesi “non in grado di fornire un minimo di degna ospitalità” (sic!).

Questo di fatto vuol dire che, secondo gli spalancatori di frontiere, il rinvio in Italia dei migranti economici con lo smartphone non dovrebbe più essere possibile. Sicché secondo lor$ignori noi dovremmo far entrare tutti e tenerci tutti. Mentre gli stati UE se ne impipano allegramente di Schengen. Geniale!

Qui è proprio il caso di mandare qualcuno da Trump per un corso accelerato in costruzione di muri.

Lorenzo Quadri