Ma guarda un po’! Pare proprio che ai nostri confini si stiano di nuovo ammassando i migranti economici magrebini. E pare anche che tra costoro si moltiplichino i segnali di radicalizzazione. Il tema  è oggetto di una domanda al Consiglio federale del deputato PPD Marco Romano. Siamo curiosi di sentire la risposta.

In particolare ci interessa sapere in che modo i camerieri bernesi dell’UE intendono impedire che arrivino in casa nostra frotte di finti rifugiati integralisti. La situazione in Svizzera  su questo fronte è già abbastanza deleteria. Infatti, grazie all’accesso facile alle nostre prestazioni sociali (una facilità analoga esiste solo nei paesi del nord Europa, ed infatti si vede come sono messi) la Svizzera si presta assai bene a diventare un centro logistico per integralisti islamici, mantenuti con i nostri soldi. A costoro è infatti permesso di tutto e di più. Per questo ringraziamo i fautori del buonismo-coglionismo in Consiglio federale ed anche nei tribunali.

Espellere i jihadisti? Sa po’ mia, se questi sono in pericolo nel paese d’origine! Vietare le associazioni islamiste? Sa po’ mia! Impedire a moschee e centri culturali musulmani di farsi foraggiare dall’estero, segnatamente da paesi dove vige l’islam radicale? Sa po’ mia! E avanti di questo passo.

Insomma, l’andazzo è sempre lo stesso: per tutelare la Svizzera dall’avanzata islamista mancano sempre le basi legali. Ora, se il nostro diritto penale va bene per i ladri di galline ma non è per nulla adatto a far fronte alle minacce del terrorismo islamico, ci sono dei precisi responsabili. Ossia gli spalancatori di frontiere, fautori del multikulti, che hanno aperto le porte del  nostro paese, e le casse del nostro stato sociale, ai musulmani radicalizzati e radicalizzatori. Senza però nemmeno prendere uno straccio di contromisura: guai, è populismo e razzismo! Basti pensare che i kompagnuzzi si opponevano perfino alla nuova legge sui sistemi informativi!

Adesso vogliamo sapere se il Dipartimento Sommaruga e compagnia cantante intendono impedire l’arrivo in Ticino di finti rifugiati che “evidenziano segnali di estremismo” o se invece, come al solito, “devono entrare tutti” altrimenti è discriminazione, razzismo, fascismo! Ciò che equivarrebbe a servire su un piatto d’argento una nuova infornata di potenziali miliziani ai reclutatori già attivi in casa nostra. Applausi a scena aperta!

Lorenzo Quadri