Bisogna chiudere i confini ai migranti economici che arrivano attraverso l’Italia

Il governo italiano non eletto di “Giuseppi” Conte – uno dei più a $inistra della storia della vicina Penisola – ha riaperto i porti all’immigrazione clandestina. La maggior parte dei barconi arriva dalla Tunisia o comunque dal Maghreb (fascia nordafricana che comprende il Marocco, l’Algeria e la Tunisia).

Chi sono i passeggeri? Evidentemente, sono finti rifugiati con lo smartphone. Quindi  migranti economici. Nei paesi di provenienza non è in corso alcuna guerra. Si tratta anzi di gettonate destinazioni turistiche (quando il turismo era ancora possibile). Non solo: attualmente, secondo quanto pubblicato sul sito del Dipartimento affari esteri della Confederella, in Tunisia risultano risiedere circa 1500 svizzeri.

Appurato che gli asilanti maghrebini che sbarcano a Lampedusa, e poi  gradualmente filtrano in Ticino, sono dei finti rifugiati, la domanda da porsi è se magari  non siano anche di peggio.

La risposta è: troppo spesso sì.

Esporta jihadisti

La Tunisia è infatti uno dei principali paesi esportatori di jiahdisti. Svariate migliaia di combattenti sono partiti proprio da lì. Molti, oltre ad essere partiti, sono pure tornati. Non è un caso se parecchi degli attentati terroristici islamisti che hanno insanguinato l’Europa sono stati commessi da migranti in arrivo da Tunisia e dintorni. Vedi la strage ai mercatini natalizi di Berlino a fine 2016, vedi quella (nell’estate dello stesso anno) sul lungomare di Nizza, vedi l’attentato del 2017 sulla Rambla di Barcellona. Queste indicazioni già figuravano in un articolo pubblicato nell’estate 2018 sul Corriere del Ticino dal Guastafeste Giorgio Ghiringhelli. Ma, per restare più vicini nel tempo, anche la recente mattanza nella cattedrale di Nizza è stata commessa da un terrorista islamico tunisino. Il quale, oltretutto, era da poco sbarcato a Lampedusa.

Tanto per non farsi mancare niente, dalla Tunisia partono anche dei galeotti. Ciò a seguito dell’abitudine locale di svuotare regolarmente le prigioni tramite amnistie.

Sbarchi quasi triplicati

Secondo gli ultimi dati statistici disponibili, lo scorso mese di settembre nella vicina Penisola sono sbarcate circa 1600 persone, con una media giornaliera di 126.

Tra settembre 2019 ed il febbraio 2020, in Italia sono sbarcati quasi 9000 migranti, contro i 3500 dello stesso periodo dell’anno precedente. Quindi in un anno le cifre si sono pressoché triplicate.

Il 60% dei clandestini che approdano in Italia sono tunisini.

Altra indicazione statistica: durante la prima ondata pandemica di stramaledetto virus cinese, le partenze dalle coste tunisine si sono ridotte del 90%, mentre quelle dalla Libia solo del 5%. Il motivo? L’Organizzazione “Progetto Melting Pot Europa”, che come ben si capisce dal nome è una ONG immigrazionista, lo spiega così: “verosimilmente, coloro che partono dalla Tunisia hanno più possibilità di rimandare il viaggio”. E se lo dice lei…

Insomma, siamo alla stregua delle partenze per le vacanze! Altro che fuga da una qualsivoglia situazione di emergenza!

Ricapitolando:

  • In Italia il numero degli sbarchi è quasi triplicato in un anno.
  • Il 60% dei clandestini sbarcati sono tunisini.
  • Tutti i migranti economici che raggiungono il Belpaese dalla Tunisia sono finti rifugiati e non scappano da nessuna guerra (nel Paese risiedono addirittura 1500 cittadini svizzeri).
  • Tra questi migranti economici ci sono terroristi islamici (la Tunisia esporta ogni anno svariate migliaia di jihadisti) e galeotti (amnistie ricorrenti e compulsive).
  • Terroristi maghrebini sono gli autori di buona parte delle stragi islamiste in Europa.

Blindare i confini

Basta dunque considerare i semplici elementi testé indicati per rendersi conto che la Svizzera, per una basilare questione di sicurezza, deve blindare le proprie frontiere all’immigrazione clandestina che giunge attraverso il Belpaese!

A maggior ragione se si considera che l’80% dei clandestini arrestati in Svizzera è entrato illegalmente in treno dall’Italia.

E invece, cosa fa il triciclo PLR-PPD-P$$, verdi-anguria ovviamente inclusi? Nell’ennesimo raptus autolesionista vuole rottamare i rinvii-Dublino perché sarebbero “vantaggiosi per la Svizzera”! Col risultato che non potremo più rimandare in Italia i clandestini che sono entrati nel nostro Paese attraverso la vicina Penisola! Grazie, partitocrazia!

Solo ai posti di frontiera

Per evitare che i finti rifugiati tunisini di Lampedusa arrivino tutti qui con i connessi rischi di terrorismo islamico, bisogna sorvegliare i confini; ma occorre anche ostacolare burocraticamente il migrante economico che raggiunge  illegalmente la Svizzera da un paese confinante (e quindi da uno Stato sicuro).

Nella sessione invernale, il Consiglio nazionale voterà su un’iniziativa che prevede che una domanda d’asilo possa essere presentata solo in un posto di frontiera svizzero. Di conseguenza,  chi viene beccato ad entrare clandestinamente non potrebbe depositare domanda d’asilo: verrebbe quindi respinto subito, senza l’avvio di procedure lunghe e costose. Del resto, in nessun paese che confina con il nostro sono in atto persecuzioni politiche. Dunque, non si vede perché chi vuole domandare asilo in Svizzera non dovrebbe essere tenuto a farlo ad un posto di frontiera: l’entrata illegale non è necessaria, e nemmeno può essere tollerata. Men che meno incoraggiata!

Lorenzo Quadri