Tra ammissioni provvisorie e sans papier, l’immigrazione clandestina è sempre più facile

Una decina di giorni fa a Coldrerio si è registrato un tentativo di rapina ai danni di un 18enne. Il giovane è stato picchiato da due aggressori che volevano rubargli il telefonino. Martedì i delinquenti sono stati arrestati. Si tratta – chi l’avrebbe mai detto! – di due richiedenti l’asilo, un 27enne tunisino ed un 21 marocchino: giovani uomini che non scappano da nessuna guerra.

Ennesima dimostrazione che, grazie alle frontiere spalancate dalla partitocrazia, arriva qui tutta la foffa: ricordarsene in aprile!

I due finti rifugiati sono stati arrestati. Ma costoro vanno sbattuti subito fuori dalla Svizzera, e mandati  a scontare la pena nelle patrie galere; altro che tenerli qui nelle nostre carceri simili ad alberghi.

Nettamente sopra la media

Sta di fatto che il caos asilo è tornato. Ed è tornato soprattutto in Svizzera. La quale si ritrova con un tasso di 1.5 asilanti ogni mille abitanti: nettamente più alto della media europea, che è di uno ogni mille abitanti. Due Cantoni, Lucerna ed Argovia, hanno già dichiarato lo stato di emergenza.

Con il “cappello” di richiedente l’asilo arrivano delinquenti in abbondanza (vedi i due rapinatori di Coldrerio) ma anche estremisti islamici pericolosi.

Le preoccupazioni dei politicanti

Un paio di settimane fa, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale, riunita a Mendrisio, è andata a visitare la frontiera sud assieme alla nuova ministra di Giustizia kompagna Elisabeth Baume Schneidèèèr (P$). Come si legge nel comunicato stampa diramato a fine seduta, Commissione e sconsigliera federala hanno preso atto dell’ “elevatissimo tasso di occupazione dei centri asilanti” ed espresso preoccupazione per l’assistenza ai numerosi minori non accompagnati. Ah, ecco.

Tanto per cominciare: quanti di questi sedicenti minorenni sono davvero tali? Spesso e volentieri si tratta di giovanotti di 20-25 anni, o anche di più.

Ma soprattutto: delle frontiere a colabrodo non si preoccupa nessun politicante? E sul fatto che il Belpaese applica gli accordi di Dublino a corrente alternata, e quindi numerosi migranti di spettanza della vicina Penisola rimangono qui, citus mutus?

Numeri che esplodono

L’attuale politica d’asilo è un flop. Invece di darsi da fare per limitare drasticamente l’afflusso di clandestini, pensa ad aumentare i posti letto per accoglierli (col risultato di incoraggiare ulteriormente l’invasione).

I numeri parlano chiaro: nel 2016 – anno del caos migratorio  – le persone con in corso una procedura d’asilo in Svizzera erano 68mila. A fine 2022, conteggiando anche i 71mila ucraini, la cifra era esplosa a 122mila. Quasi il doppio!

La grande maggioranza dei richiedenti l’asilo sono finti rifugiati: la domanda d’asilo è dunque un pretesto per immigrare illegalmente. E’ noto infatti che due terzi delle richieste vengono respinte. E tuttavia, come emerge da un documento redatto dall’Udc svizzera, la Confederella è già assai più generosa di altri Paesi europei in campo di decisioni d’accoglienza. Ad esempio: in Svizzera il 98% (!) dei richiedenti l’asilo turchi ottiene un Sì già in prima istanza; in Francia, solo il 14% (!). Allo stesso modo il 97% dei siriani riceve in Svizzera una decisione positiva, mentre in Germania (governo ro$$overde!) la percentuale scende al 65%. E che dire dei somali, che da Berna incassano un 92% di Sì e da Parigi solo il 32%?

Intanto il governicchio federale più debole della storia ed i nostri spauriti diplomatici si recano in pellegrinaggio all’ONU per sentire rivolgere al nostro Paese farneticanti accuse di “razzismo”; magari perfino “sistemico”. Ma stiamo busciando?

“Ammissioni provvisorie”… definitive

Tra i migranti la cui domanda d’asilo viene giustamente respinta, quelli che davvero lasciano la Svizzera sono una minoranza. Una moltitudine di asilanti senza i requisiti di profughi viene ammessa provvisoriamente (permesso F). Come scritto più volte su queste colonne, l’ammissione provvisoria diventa (troppo) spesso definitiva. Perché intanto il tempo passa, le persone vivono qui, i figli vanno a scuola, e quando si tratta di decretarne la partenza poi si mobilita la politichetta per impedirlo. Vedi la recente sceneggiata in Gran Consiglio sulle due profughe afghane residenti a Brione Verzasca. Tutti i partiti tranne la Lega, facendosi infinocchiare alla grande, hanno votato una risoluzione $ocialista  che chiede al governicchio di impedire che madre e figlia vengano mandate non certo in Afghanistan, bensì in Slovenia: ossia in un paese sicuro, Stato membro UE e pure con governo di $inistra. In questo modo vengono aggirate tutte le leggi migratorie. Alla faccia non solo dei cittadini elvetici, ma anche degli  stranieri che le leggi le rispettano.

Fatto sta che in Svizzera a fine novembre del 2022 le persone ammesse provvisoriamente erano 45mila, contro le 22mila del 2013. Più che raddoppiate in meno di dieci anni!

100mila Sans Papier

Ma anche tra chi riceve un ordine di allontanamento dalla Confederella, troppi sono quelli che rimangono qui illegalmente. Si stima che i cosiddetti “Sans Papier” siano all’incirca 100mila (per ovvi motivi, il numero esatto non è noto). Per un paese di 9 milioni di abitanti, sono moltissimi!

I sans papier risiedono illegalmente in Svizzera; non per questo sono privi di diritti. A partire dalla copertura sanitaria a spese del contribuente (intanto i premi di cassa malati esplodono).

E’ evidente che il sistema d’asilo attuale è anacronistico e pieno di falle. I primi due passi da compiere:

  • Ripristinare i controlli sistematici ai confini;
  • Seguire l’esempio di Danimarca e Gran Bretagna, che intendono spostare i centri per richiedenti l’asilo in paesi africani (vedi a pagina 17), come la Lega chiede da tempo!

Lorenzo Quadri