Grazie, triciclo! In soli tre mesi, ben 2000 permessi G in più negli uffici ticinesi!
Ma come: la sostituzione dei residenti con frontalieri non era tutta una balla della Lega populista e razzista? Ed invece gli ultimi dati diffusi dall’Ufficio federale di statistica (!) sono allucinanti.
Nel secondo trimestre dell’anno di disgrazia 2019 il numero dei frontalieri in Ticino è cresciuto del 3.8%, arrivando alla cifra record di 66’316 unità. Un livello mai raggiunto! E ciò accade, ma tu guarda i casi della vita, in regime di “preferenza indigena light”.
Ingiustificabile
E’ evidente che simili numeri, in un Cantone di 350mila abitanti, non rispondono ad alcuna esigenza economica; non hanno uno straccio di giustificazione. Tanto più che i frontalieri nel secondo trimestre 2019 sono aumentati di ben 2000 unità nel settore terziario, ovvero nei servizi, dove ormai i permessi G sono ben 42’400! Adesso aspettiamo che qualche politicante della partitocrazia o qualche pennivendolo di regime venga a blaterare che non si sono trovati dei ticinesi per occupare 2000 posti di lavoro nel settore terziario!
Situazione tragica
Sarebbe inoltre interessante sapere quanti di questi 2000 posti occupati da frontalieri sono dei nuovi impieghi.
Già è tragico che tutti i nuovi posti di lavoro che vengono creati in questo sfigatissimo Cantone vadano a persone in arrivo da Oltreramina. Ma ormai è ancora peggio: ci sono tutti i motivi per credere che i pensionati vengano sostituiti da frontalieri, nell’ambito di quella che è una vera e propria colonizzazione! Senza dimenticare che, se i frontalieri occupano posti di responsabilità nella gestione del personale, poi assumono solo “i loro”. Gli esempi al proposito si sprecano.
E’ invasione
E’ inutile che la casta spalancatrice di frontiere, la stampa di regime, i burocrati euroturbo, gli intellettualini da tre e una cicca e compagnia cantante vengano a raccontarci storielle. Questa è una vera e propria INVASIONE.E la responsabilità è della libera circolazione voluta dalla partitocrazia PLR-PPD-PSS. Quella che, non ancora contenta, ha rottamato la preferenza indigena votata dal popolo, per far contenti i suoi padroni di Bruxelles.
Il bidone
L’ennesima esplosione del numero dei frontalieri, naturalmente nel terziario ovvero proprio là dove soppiantano in ticinesi, è la dimostrazione più plateale che la cosiddetta “preferenza indigena light” partorita dal triciclo è un bidone. Non serve assolutamente ad un tubo! Non a caso di tratta dell’ennesima marchetta della partitocrazia eurolecchina all’UE, la quale – c’era da dubitarne? – l’ha accolta con giubilo.
Eppure il triciclo euroturbo, non ancora contento del disastro fatto, vuole addirittura sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale che ci trasformerà in una colonia di Bruxelles. Il PLR, tanto per fare un esempio, l’ha definito “l’accordo della ragione”.
Anche i permessi B…
E mentre il numero dei frontalieri presenti da noi polverizza ogni record – avanti di questo passo ed entro fine anno “festeggeremo” le 70mila unità – in Ticino continua ad aumentare il numero delle persone in assistenza (quelle che spariscono dalle statistiche farlocche della disoccupazione), così come pure quello dei sottooccupati: ossia di quanti lavorano a tempo parziale perché non hanno trovato altro, ma che vorrebbero lavorare di più. Però in tre mesi sono stati assunti 2000 nuovi frontalieri. E non nell’edilizia, ma negli uffici!
Senza poi dimenticare che non ci sono solo i frontalieri, ma anche i permessi B (dimoranti), che sono vicini a quota 40mila. Parecchi frontalieri nel corso degli anni si sono trasformati in permessi B: il che abbellisce ulteriormente le statistiche del frontalierato.
Ringraziare il triciclo
Per questo vero e proprio disastro,che nessun altro paese si sognerebbe di tollerare (a parti invertite, l’Italia avrebbe già costruito un muro sul confine) ci sono dei responsabili precisi: la partitocrazia PLR-PPD-P$$ che ha spalancato le frontiere e che rifiuta di applicare la volontà popolare. Il popolo ha infatti deciso che la preferenza indigena va reintrodotta. Ma a Berna, i politicanti del triciclo – compresi gli esponenti ticinesi!– hanno cancellato la decisione popolare. E questi politicanti sognano di aumentare le proprie cadreghe in ottobre. A tale scopo, ricorrono perfino ad ammucchiate contro natura: vedi l’inciucio cadregaro PLR-PPD! Valutino i cittadini se costoro meritano di venire ancora ancora votati.
E abolire subito la devastante libera circolazione delle persone!
#votalegaoiltriciclotifrega
Lorenzo Quadri