Aspettiamo al varco i kompagni ro$$overdi: ecologisti o spalancatori di frontiere?
Come ben sappiamo, grazie alla devastante libera circolazione delle persone voluta dal triciclo PLR-PPD-P$$ (Verdi anguria compresi) l’invasione da sud di questo sfigatissimo Cantone prosegue alla grande. Ormai siamo vicinissimi a quota 70mila frontalieri, molti dei quali entrano in Ticino tutti i giorni uno per macchina. Gli altri infesciano i treni Tilo. Il risultato è che – grazie anche alle FFS allo sbando – i passeggeri si trovano ammassati come bestie. Di recente sulla stampa si è letto di malori e svenimenti.
Le conseguenze
Quali siano, in generale, le conseguenze dell’invasione da sud è ormai chiaro da un bel pezzo. Una tra tante: di recente, da un sondaggio effettuato a livello federale, è emerso che i ticinesi in tutta la Svizzera sono quelli che risparmiano meno. E perché risparmiano meno? Ovviamente, perché molti non riescono più a mettere da parte nulla. Da un lato le entrate restano al palo o si abbassano (e questo principalmente “grazie” alla devastante libera circolazione delle persone ed alle sue conseguenze: dumping salariale, precariato, disoccupazione…). Dall’altro, il costo della vita cresce. E quando arriverà il DILUVIO di ecotasse ed ecobalzelli, con cui la casta progetta di rapinare i cittadini in nome dell’isterismo climatico, per il ceto medio e basso sarà una vera tragedia! Migliaia di franchi di spese in più all’anno! Ringraziamo l’onda verde!
Quattro volte al giorno
I 70mila frontalieri – molti dei quali uno per macchina – causano evidenti problemi ambientali e viari che non serve spiegare per l’ennesima volta. Da notare che, nel Mendrisiotto, spesso e volentieri i viaggi “uno per macchina” non sono nemmeno due al giorno (arrivo la mattina e rientro la sera) ma addirittura quattro: infatti, tanti frontalieri varcano il confine anche per andare a pranzo al di là della ramina. Questo per spendere meno e per non lasciare in Svizzera nemmeno un copeco.
E’ quindi evidente che occorre arginare questo enorme flusso di traffico parassitario. La misura più efficace, ed anche la più evidente, sarebbe l’abolizione della devastante libera circolazione delle persone, che ha portato all’invasione da sud. Ma chi sono i primi ad opporsi istericamente, perché “devono entrare tutti”? “Ovviamente” i ro$$overdi! Altro che ambiente, altro che protezione dell’aria!
Un esempio di ecobalzello
Un’altra misura è quella delle ecotasse per frontalieri, come da atti parlamentari presentati a Berna da chi scrive. Queste ecotasse si possono declinare anche sottoforma di ecopedaggi. E visto che la partitocrazia vuole imporre, in nome dell’isterismo climatico, una caterva di nuove tasse, vogliamo proprio vedere come si opporrà ad una misura neutra per svizzeri e turisti, mentre per i premessi G magari la musica cambia.
Una proposta potrebbe essere di questo tipo. L’attraversamento della frontiera in macchina viene abbinato ad un pedaggio. Questo vale per tutti: sia cittadini svizzeri, che frontalieri, che turisti. Il pedaggio dà però diritto ad un credito equivalente, da spendere in Svizzera, utilizzabile per pagare tutto quello che si vuole. Ad esempio: si pagano 10 Fr per varcare il confine (la riscossione può avvenire per via elettronica) ed in cambio si ottiene un credito di 10 Fr da spendere come meglio si crede (ad esempio per fare la spesa, o per pagare tasse e/o bollette, o per qualsiasi cosa: una sorta di moneta alternativa). Per chi vive in Ticino, anche se attraversa il confine spesso, spendere il credito in patria non è un problema: le occasioni non mancano. Idem per i turisti.
Per i frontalieri, la situazione si presenta un po’ diversamente. Essi saranno quindi tenuti, per non perdere il credito, o a spendere in Ticino (quindi stop alla “schiscetta” da casa) oppure a ridurre il numero delle automobili in entrata.
Aspettiamo al varco
Evidentemente la proposta qui tratteggiata a grandi linee può (e deve) essere ulteriormente affinata. Ma il senso è chiaro: si tratta di scoraggiare gli arrivi di frontalieri uno per macchina facendo in modo che il provvedimento sia neutrale per i ticinesi.
Adesso vogliamo proprio vederli, i ro$$overdi ad opporsi a questo genere di iniziative. O vuoi vedere che in realtà i kompagni vogliono semplicemente criminalizzare e tartassare gli automobilisti ticinesi? Mentre le targhe azzurre… “devono entrare tutte”?
Lorenzo Quadri