Per fermare l’invasione bisogna far saltare la libera circolazione delle persone

Adesso vogliamo vedere con che coraggio la casta oserà ancora negare l’invasione da sud! Il numero dei frontalieri presenti in Ticino è di nuovo aumentato, battendo l’ennesimo record. Come abbiamo letto nei giorni scorsi, è stata raggiunta quota 67’900. Di fatto 68mila. Quasi 70mila. La crescita è dell’8% su base annua e del 2.7% rispetto al trimestre precedente.

E quanto scommettiamo che anche stavolta i nuovi frontalieri lavorano nel terziario? Vale a dire, proprio in quel settore professionale dove non c’è alcuna carenza di manodopera indigena e dove quindi si verifica una sostituzione di lavoratori ticinesi con frontalieri?

Ed infatti quasi due terzi dei disoccupati residenti provengono proprio dal terziario!

E sempre in questo settore, i permessi G sono più che raddoppiati in 10 anni. Per contro, negli ambiti professionali tradizionali, vedi edilizia ed industria, il numero rimane costante.

Sappiamo chi ringraziare

E’ evidente che, per questa invasione da sud, possiamo ringraziare il triciclo PLR-PPD-P$$, onda verde inclusa. Il triciclo ha voluto la devastante libera circolazione delle persone. Ed il triciclo ha rottamato la preferenza indigena, col risultato che i frontalieri hanno ormai colonizzato quelle professioni che erano prerogativa dei residenti. E a questi ultimi non resta che emigrare.

La ciofeca

Eh già: le ultime impennate di frontalieri sono avvenute con la cosiddetta preferenza indigena light in vigore. Ecco dunque la dimostrazione lampante che tale preferenza indigena light è una CIOFECA. Non serve assolutamente ad un tubo! Il popolo, il 9 febbraio 2014, aveva votato la preferenza indigena “vera”. A Berna, la partitocrazia cameriera dell’UE l’ha azzerata. E le cifre ufficiali lo dimostrano, senza ombra di dubbio!

Il bello è che la scorsa settimana i burocrati della SECO, Segreteria di Stato dell’economia, quelli specializzati in statistiche farlocche su occupazione e frontalierato, se ne sono usciti con l’ennesima fregnaccia. Ovvero: lodi sperticate alla preferenza indigena light, che – a mente di questi  galoppini euroturbo – funzionerebbe a meraviglia! Sarebbe una figata pazzesca! Adesso, a pochi giorni di distanza, vediamo come funziona bene. Chiudere la SECO!

Solo una possibilità

Accertata la totale inutilità della preferenza indigena light voluta dalla partitocrazia per compiacere i suoi padroni dell’UE, è evidente che, se vogliamo salvare il mercato del lavoro ticinese, la possibilità è una sola: abolire la devastante libera circolazione delle persone votando SI’ all’iniziativa “per la limitazione” la prossima primavera. Qualsiasi altra misuretta o misuricchia è inutile!

Un sovranista agli Stati

E il bello è che, nel dibattito di settembre in Consiglio nazionale sull’iniziativa “per la  limitazione”, gli esponenti della partitocrazia cameriera dell’UE, ticinesi compresi, a partire dall’aspirante Consigliere agli Stati radicale Giovanni Merlini, sono saliti al pulpito a raccontare che la “preferenza indigena è in vigore” e quindi “le problematiche sono attenuate”!

Ecco una nuova conferma che questi politicanti della casta hanno perso completamente il contatto con la realtà ticinese. E costoro dovrebbero rappresentarci a Berna?

Oggi abbiamo l’ultima occasione per eleggere  il candidato dell’area sovranista Lega/Udc Marco Chiesa al Consiglio degli Stati. C’è ancora qualche ora di tempo per votare: non sprechiamola!

Mandare alla Camera dei Cantoni i due euroturbo Pippo “1.3 miliardi all’UE” Lombardi e Giovanni Merlini sarebbe autolesionismo puro!

O ci piace davvero così tanto martellarci sui gioielli di famiglia? E’ diventato il nostro hobby preferito?

Lorenzo Quadri