No limits! Per i $ocialisti il passaporto rosso deve valere meno della carta straccia

Un paio di settimane fa la Lega dei Ticinesi, sezione di Lugano, ha deciso di chiamarsi fuori dalle naturalizzazioni seriali che purtroppo, “grazie”  alla partitocrazia multikulti, da anni costituiscono un leitmotiv sulle rive del Ceresio.

In ogni seduta del Consiglio comunale di Lugano, vengono concesse decine e decine di attinenze comunali, con punte fino ad oltre settanta.

Addirittura la partitocrazia in CC è riuscita ad approvare la naturalizzazione di un candidato che da quando vive in Svizzera, ovvero da oltre due decenni, è a carico dello stato sociale. L’ha approvata – e questo è davvero il colmo – malgrado il parere contrario del municipio!

Il kompagno sbrocca

La Lega ha dunque deciso di non rendersi complice di questo andazzo e di non partecipare più alle sedute della Commissione delle petizioni durante le quali si esaminano le domande di attinenza comunale. Il che ha fatto sbroccare il solito presidente della sezione P$ di Lugano Raoul Ghisletta: quello che voleva concedere il passaporto rosso perfino al famigerato imam di Viganello sospettato da Berna di connessioni con il terrorismo islamico. Quello che ha inondato la Sezione enti locali (ovviamente venendo asfaltato) di farneticanti esposti quando sul Mattino è comparsa la notizia che il “naturalizzatore dell’imam” era proprio lui. Quando si dice: un bel tacer…!

Proposta aberrante

Ulteriore dimostrazione che la Lega ha fatto bene a chiamarsi fuori: il P$, Partito degli Stranieri, sta di nuovo tentando di conferire a questi ultimi il diritto di voto e di eleggibilità a livello comunale. Sì, avete letto bene. Anche di eleggibilità. Quindi un domani, se si desse retta ai $inistrati, ci potrebbero essere dei comuni ticinesi, financo delle città, con dei municipali e dei sindaci STRANIERI!

Un’iniziativa parlamentare in tal senso, presentata dai kompagni,  è pendente in Gran Consiglio. In queste settimane l’aberrante proposta si trova in consultazione presso i Comuni.

Siamo proprio curiosi di vedere quali risposte arriveranno dalla consultazione. E soprattutto come si posizioneranno i partiti del sedicente “centro”, sempre più succube della $inistra e delle sue fetecchiate. Basti pensare che PLR e PPD votano giulivi perfino gli scellerati ecobalzelli!

Meno della carta straccia

Hai capito i $inistrati? Le naturalizzazioni facili ancora non bastano. Nei loro deliri antisvizzeri, vogliono addirittura concedere il diritto di voto e di eleggibilità agli stranieri. Ciò significa che tra l’essere svizzeri o stranieri non ci sarebbe più alcuna differenza. Di conseguenza, il passaporto rosso varrebbe meno della carta straccia!

Del resto, da un partito che manda in consiglio nazionale delle deputate con cittadinanza plurima le quali in occasione del 1° agosto dichiarano che “La Svizzera non esiste”, cos’altro ci si può aspettare se non il peggio? E’ sempre più evidente che, per racimolare qualche voto, i $ocialisti devono puntare sugli stranieri non integrati, perché tra gli svizzeri…

Tattica del salame

E’ poi manifesto che anche questa volta i kompagnuzzi procedono con la tattica del salame (una fetta alla volta). Nel caso venisse concesso agli stranieri il diritto di voto e di eleggibilità a livello comunale, i ro$$overdi pretenderanno di concederlo anche a livello cantonale e federale. Così un domani, grazie ai $inistrati rottamatori della Svizzera, ci troveremo pure dei Consiglieri federali stranieri! Già adesso, per “merito” dell’ex partitone, ne abbiamo uno che aveva il doppiopassaporto fino a cinque minuti prima dell’elezione, e vediamo i disastri.

Stop ai doppi passaporti

Altro che diritto di voto agli stranieri. Chi vuole il diritto di voto, fa il piacere di naturalizzarsi. E’ invece tempo di fare come il Liechtenstein, che in votazione popolare ha rifiutato di concedere la doppia cittadinanza. Chi vuole ottenere quella del principato, deve rinunciare al passaporto d’origine. Prendiamo esempio! Poco ma sicuro che tante naturalizzazioni “di comodo” non ci sarebbero più.

Certo che se pensiamo che a Berna  il triciclo PLR-PPD-P$$ (Verdi-anguria ovviamente inclusi) ha istericamente rifiutato perfino le proposte di Lega ed Udc che chiedevano che i Consiglieri federali (!) dovessero avere solo la cittadinanza svizzera, non c’è da stupirsi se il  paese va a ramengo.

Lorenzo Quadri