Ecco perché è giusto e doveroso votare SI’ all’iniziativa per la legittima difesa
Il prossimo 9 febbraio saremo chiamati a votare sull’iniziativa popolare a sostegno della legittima difesa. La Lega ha sempre appoggiato questa iniziativa, lanciata dal Guastafeste Giorgio Ghiringhelli. La leghista Sabrina Aldi è stata relatrice, in Gran consiglio, del rapporto favorevole, poi rimasto in minoranza poiché i $inistrati ro$$verdi, i liblab ed alcuni uregiatti hanno votato contro.
Inciuci PLR-P$
L’inciucio ex partitone – kompagnuzzi si verifica con sempre maggiore frequenza, specie in questioni che riguardano la sicurezza dei cittadini: ad esempio, nel parlamento federale P$$, Verdi-anguria e PLR hanno votato all’unanimità (esponenti ticinesi compresi) CONTRO la chiusura notturna dei valichi secondari. A dimostrazione che nel PLR, ormai convertitosi in partito delle tasse che sostiene i deliranti eco-balzelli su benzina, olio combustibile e biglietti aerei, di “liberale” non è più rimasto nemmeno uno spillo.
Solo gli innocenti
L’iniziativa prevede un sostegno a quei cittadini che, aggrediti, si sono difesi, e per questo sono stati messi sotto accusa per eccesso di legittima difesa e poi assolti. Si chiede che a questi cittadini vengano risarcite non solo le spese dell’avvocato d’ufficio, ma anche quelle dell’avvocato di fiducia, in genere più caro. E’ importante sottolineare che a beneficiare della nuova disposizione sarebbero persone assolte dall’accusa di aver ecceduto nella legittima difesa: quindi innocenti a tutti gli effetti. I pochi casi del genere verificatisi in Ticino hanno un comune denominatore: sul groppone di chi alla fine è stato assolto sono rimaste spese per migliaia di franchi. Quindi queste persone, vittime di malviventi, sono state:
- Aggredite
- Accusate ingiustamente e sottoposte a lunghi processi
- Ed in più hanno dovuto sborsare migliaia di franchi di tasca propria!
Messaggio sballato
Una simile prospettiva manda al cittadino onesto un messaggio completamente sballato. Questo: se vieni aggredito da un criminale, ad esempio da un rapinatore armato introdottosi nottetempo in casa tua, rinuncia a difenderti, lascia che il delinquente faccia tutto quello che vuole, altrimenti finisci “nelle pettole” per anni.
Questo è inaccettabile e l’iniziativa in votazione tra due domeniche fa un passettino nella direzione giusta. Un passettino dai costi assai modesti. Niente a che vedere con i circa 5 milioni di franchetti che spendiamo ogni anno per le difese d’ufficio dei delinquenti, spesso e volentieri stranieri!
Sempre più attuale
Che la legittima difesa sarà sempre più un tema anche in Ticino, lo dimostra la cronaca. Proprio in questi giorni sono stati arrestati due scassinatori, un albanese ed un kosovaro (ma come: gli stranieri che delinquono non erano tutta una balla della Lega populista e razzista?) autori di numerosi furti soprattutto nel Luganese. Riferiscono al proposito gli organi di stampa: “i ladri spesso non si facevano scrupoli ad entrare nelle case nonostante i proprietari fossero presenti, già a letto”. E se qualcuno di questi proprietari si fosse svegliato trovandosi faccia a faccia con i delinquenti?
Sempre in questi giorni dal Belpaese è arrivata la notizia dell’assoluzione di un ristoratore 69enne di Casaletto Lodigiano che nel marzo 2017, durante una colluttazione con dei rapinatori rumeni entrati nel suo locale per rapinarlo, aveva sparato uccidendo un malvivente. Se si pensa che la pubblica accusa aveva chiesto, per l’oste, tre anni di reclusione, si ha la misura di un sistema che gira al contrario. Per fortuna in Italia è passata una nuova legge di potenziamento della legittima difesa, voluta dalla Lega; e anche in altri paesi europei sono al vaglio riforme analoghe.
Partitocrazia di nuovo asfaltata?
I Ticinesi si sono sempre dimostrati sensibili ai problemi di sicurezza, basti pensare all’esito delle votazioni popolari sull’espulsione dei criminali stranieri e sul Diktat disarmista dell’UE.
Sulla legittima difesa, la partitocrazia si prepari dunque ad una nuova asfaltatura! Ma poi in aprile i cittadini si ricordino di chi difende la loro volontà e di chi, invece, si schiera sistematicamente contro.
Lorenzo Quadri