La partitocrazia ancora una volta contro i diritti popolari: ASFALTIAMOLA in votazione!

Come da copione, la partitocrazia cameriera dell’UE in Consiglio nazionale ha respinto,  compatta ed isterica, l’iniziativa “per l’autodeterminazione” detta anche “contro i giudici stranieri”.

L’iniziativa chiede che la Costituzione abbia la precedenza su trattati internazionali – ciofeca. Quindi: “prima la nostra… Costituzione”. Così funzionavano le cose in Svizzera prima del 2012. E così funzionano le cose in tutto il resto del mondo. A partire dalla Germania, dove l’ordine di priorità (precedenza alla Costituzione nazionale) è stato ribadito nei mesi scorsi dalla massima istanza giudiziaria del Paese.

Fake news

Ma naturalmente di tutto questo la partitocrazia non ne vuole sapere. Gli accordi internazionali, secondo il triciclo, sono più importanti della nostra Costituzione. Perché? Ma perché servono alla casta per cancellare la volontà popolare sgradita.

Durante il dibattito fiume alla Camera del popolo sull’iniziativa per l’autodeterminazione  – 83 oratori e 10 ore di blabla per un’unica votazione! – gli esponenti della casta non hanno certo lesinato sulle fregnacce. E, se nel dibattito sulla direttiva dell’UE contro le armi dei cittadini onesti, l’ossessione del triciclo era la possibile disdetta dei fallimentari accordi di Schengen, questa volta starnazzava ad oltranza all’abolizione della CEDU (Convenzione europea dei diritti dell’Uomo), in Svizzera in caso di Sì all’iniziativa per l’autodeterminazione.

Proprio vero che non c’è limite al ridicolo!

Non cambierebbe nulla

Come non c’è alcun automatismotra rifiuto elvetico del Diktat disarmista UE ed un’eventuale disdetta di Schengen (che a noi, tra l’altro, porterebbe solo vantaggi) la stessa cosa vale per l’accettazione dell’iniziativa “contro i giudici stranieri” e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Su questo aspetto  è bene insistere. Perché naturalmente l’élite spalancatrice di frontiere durante la campagna di votazione strillerà che i promotori dell’iniziativa “per l’autodeterminazione” vogliono rottamare la CEDU e quindi (?) sono degli spregevoli nemici dei diritti umani! Uella!

Non solo: ma se anche per delirio d’ipotesi la CEDU non dovesse più valere in Svizzera, per il rispetto dei diritti umani nel nostro paese non cambierebbe proprio nulla. Infatti i diritti contenuti nella CEDU sono iscritti anche nella nostra Costituzione.

Se fosse in vigore…

Se l’iniziativa contro i giudici stranieri fosse già in vigore, oggi la nostra situazione sarebbe ben diversa. Solo due tra i tanti esempi possibili:

  • I criminali stranieri verrebbero espulsi, come da volontà popolare.
  • La preferenza indigena ed i contingenti votati dal popolo il 9 febbraio 2014 sarebbero in vigore. Idem dicasi per “Prima i nostri”.

E’ evidente quindi che (negli esempi indicati sopra, come in molti altri) il “diritto superiore” è il pretesto di comodo con cui la casta azzoppa i diritti popolari per comandare alla faccia della democrazia. La posta in gioco è dunque molto alta. La casta lo sa. Ed infatti ha perso la testa. Sicché si è lasciata andare ad una serie di allucinanti fregnacce.

  • Senza la CEDU e senza i giudici stranieri gli svizzerotti – sottointeso: chiusi, razzisti, gretti – alla prima occasione cancellerebbero i diritti umani dalla Costituzione federale”.In sostanza: il popolo? Criminale! Se non lo teniamo a bada noi della casta, che siamo superiori, che siamo “dalla parte giusta della storia” (sic!)… $ignori del triciclo, ma non vi vergognate a profferire simili bestialità?Con quale coraggio, poi, mettete ancora fuori la faccia per chiedere voti alle elezioni per preservare le idolatrate cadreghe?
  • Senza la priorità del diritto internazionale sulla Costituzione, la Svizzera sarebbe a livelli da terzo mondo”.Ma andate a Baggio a suonare l’organo! La partitocrazia si dimentica che il benessere di cui ancora godiamo,e che il triciclo si impegna a distruggere perché “bisogna aprirsi”, “bisogna far entrare tutti”, “bisogna inchinarsi a 90° davanti ai balivi di Bruxelles” è stato costruito proprio grazie alla democrazia diretta e grazie alla sovranità nazionale.Che però la casta vuole rottamare per svenderci all’UE.
  • Addirittura il relatore della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (la famosa CAG: una sigla, una garanzia), il liblab Kurt Fluri, politicante professionista, ha accusato i sostenitori dell’iniziativa per l’autodeterminazione di “non averla letta”. La spocchia PLR non ha limiti!

Il voto a mezzanotte

A ciò si aggiunge che, per inibire il dibattito sull’iniziativa “contro i giudici stranieri”, l’ufficio presidenziale del Consiglio nazionale lo ha piazzato lunedì  a notte fonda (si è votato poco prima di mezzanotte). Per tre motivi: sabotare la discussione, umiliare i promotori dell’iniziativa ma soprattutto evitare un rinvio alla sessione parlamentare di settembre, che avrebbe portato la votazione popolare sul tema troppo a ridosso delle elezioni federali. Il rischio che il triciclo venga nuovamente “sbugiardato” in votazione popolare è infatti assai concreto. I suoi soldatini lo sanno. E hanno fifa.

Alla partitocrazia PLR-PPD-P$, che vuole trasformare la Svizzera in una colonia dell’UE, che vuole rottamare i nostri diritti popolari, diamo una risposta chiara ed inequivocabile. In occasione della votazione popolare sull’iniziativa per l’autodeterminazione, che si terrà in novembre, depositiamo nell’urna un Sì convinto!

Lorenzo Quadri