Ieri a Bellinzona in via Ghiringhelli un’anziana di 91 anni è stata rapinata in casa.
L’aggressione è avvenuta in pieno giorno, verso le 16.45. E non in una zona isolata. In via Ghiringhelli, che è una strada centrale. E’ vicina a Palazzo delle Orsoline; sulla via si affaccia la redazione centrale de LaRegione (giornale di partito degli spalancatori di frontiere) e pure il posteggio dei deputati in Gran Consiglio.
Tutti loro – governanti, parlamentari e giornalisti di servizio – avranno ora ulteriore materia di riflessione.
Al momento, come si legge nel comunicato della Polizia cantonale, non si sa nulla dei due rapinatori. Attendiamo dunque di saperne di più: chissà come mai, abbiamo il “vago sospetto” che i criminali non siano patrizi di Corticiasca, e nemmeno di Montecarasso.

Entra di tutto
Grazie alla deleteria politica delle frontiere spalancate, grazie alla perdita totale di controllo sull’immigrazione, in Svizzera è entrato, e continua ad entrare, di tutto e di più. I delinquenti sono i più “mobili” di tutti. Aprendo le frontiere, ancora prima della manodopera a basso costo, arrivano i criminali. Ma naturalmente secondo i politikamente korretti erano tutte balle della Lega populista e razzista, chiusa e gretta. Come no: ed infatti sono arrivati sia i delinquenti che la manodopera a basso costo.

“Sa po’ mia”
Però i partiti $torici ancora negano l’evidenza. Dicono: controllare l’immigrazione non serve a nulla, i controlli sistematici al confine sono una belinata e – soprattutto, ed è l’argomento da cui tutto discende – “sa po’ mia”.
“Sa po’ mia” perché gli eurobalivi non vogliono. E chi ha trasformato questo paese, contro la volontà dei cittadini, in una colonia degli eurobalivi? I partiti storici, ovviamente! Anche se adesso, visto che le elezioni federali sono vicine, fingono di far credere il contrario. Improvvisamente tutti, da un giorno all’altro, antieuropeisti e paladini della sovranità svizzera! Tutti a fotocopiare (xerox) le – fino a ieri – deplorevoli posizioni della Lega “populista e razzista”! Ma è solo una commediola da tre e un cicca. Le parole d’ordine dei partiti nazionali sono ben altre. Sono: avanti con Schengen, avanti con la libera circolazione senza alcun limite, sabotaggio del 9 febbraio. Ed è questo che conta a Berna. Mica le promesse da marinaio delle sezioni ticinesi dei partiti $torici, che contano come il due di picche.

Ricatti morali
Le rapine in casa, ad opera di delinquenti stranieri che prendono di mira in genere le persone anziane – perché sono più indifese – non cadono dal cielo. Sono la logica conseguenza della perdita di controllo sull’immigrazione. E per questo ci sono dei precisi responsabili. Quelli che hanno voluto rinunciare a difendere i confini perché “bisogna aprirsi”. Quelli che per anni hanno denigrato chi la pensava diversamente da loro. E adesso che l’evidenza ha dimostrato che i “gretti populisti e razzisti” avevano ragione, gli spalancatori di frontiere ancora tentano la via del ricatto morale più becero. Non si vergognano nemmeno di strumentalizzare i bambini morti pur di costringere a tenere le frontiere spalancate a tutti. E questa gente pretende di avere il monopolio sulla morale? Ma non facciamo ridere i polli!

Legittima difesa
La delinquenza d’importazione, sempre più pericolosa e priva di scrupoli, che non esita ad aggredire in casa i cittadini più inermi, non impone solo la chiusura delle frontiere ed una gestione dell’immigrazione col contagocce. Solleva anche il tema della legittima difesa delle vittime. Che vanno messe nella condizione di difendersi. Il diritto alla legittima difesa, dunque, va potenziato. Far West? Degrado? Una volta si poteva stare tranquillamente in casa con porte e finestre aperte. Adesso, manco per sogno. Questo sì che è Far West; questo sì che è degrado. Ma ci sono dei responsabili. Non generici: precisi ed identificabili. Quelli citati sopra.
Lorenzo Quadri