L’abitudine di montare in cattedra senza averne il titolo è tipico di
questo Cantone, ed è l’atteggiamento in cui cade Mauro Rossi in un bilioso,
gratuito e pure menzognero attacco agli eventi estivi a Lugano pubblicato in
prima pagina (!) sul Corriere del Ticino di giovedì.
Secondo Mauro Rossi, delle iniziative realizzate (e che si stanno
ancora realizzando) quest’estate a Lugano “non importa a nessuno e non
producono alcunché”.
Evidentemente Rossi non solo, contrariamente a quanto scrive, a queste
manifestazioni non c’è mai stato, ma neppure ha mai chiesto un parere a
qualcuno: né luganese né turista né albergatore.
Prima di tutto, contrariamente a quanto si afferma sul CdT, non è
affatto vero che si tratta solo di piccole manifestazioni, dal momento che
l’estate luganese ha visto e ancora vedrà manifestazioni di tutte le
dimensioni, sia grandi che piccole: ad esempio il concerto di Capareza, con
oltre 8000 spettatori, non può definirsi esattamente “di nicchia”. Ma anche gli
eventi più piccoli hanno registrato comunque affluenze di pubblico notevoli per
il tipo di appuntamento (ad esempio 400 persone ad una matinée di musica
classica non è propriamente un risultato usuale).
In generale, nei 25 giorni di Longlake festival, gli eventi di cui,
secondo Rossi, “non importa a nessuno e non producono alcunché” hanno attirato
almeno 150mila persone.
Se poi Rossi, prima di sputare le sue sentenze, si fosse preoccupato di
chiedere un’opinione ai luganesi, giovani ma non solo, o ai turisti,
dell’offerta di eventi in città, magari si sarebbe accorto che il suo giudizio,
oltre che malevolo, è pure campato in aria. C’è da dire che sulle rive del
Ceresio la campagna elettorale è già iniziata, per cui non ci sarebbe da
stupirsi troppo se l’articolo in questione fosse stato suggerito da qualcuno.
Naturalmente, premesso che offrire ai Luganesi ed ai turisti oltre 200
eventi gratuiti secondo Rossi è una schifezza, ecco che l’articolista se ne
esce anche con la sua illuminante proposta per raddrizzare le cose: puntare su
due grandi manifestazioni, Estival Jazz (con il quale, per la serie “ma tu
guarda i casi della vita”, Rossi collabora) e il Blues to bop!
Accidenti, nessuno ci aveva mai pensato! Questo sì che è un
suggerimento inedito! Una vera rivoluzione copernicana!
Stranamente a Rossi sembra essere sfuggito – curioso, perché i
comunicati di Estival li prepara lui – che sulle due manifestazioni citate si
sta già puntando parecchio.
Estival Jazz si è infatti evoluto in Estival Eventi: con la
collaborazione della RSI, la Città di Lugano ha affiancato alla grande
manifestazione estiva una serie di appuntamenti culminanti in Aspettando
Estival, una due giorni primaverile di concerti gratuiti nel centro di Lugano e
nei suoi esercizi pubblici, ed Estival Nights, un vero
festival “indoor” che di terrà dal 6 al 10 di novembre al Cittadella.
Anche il Blues to bop da quest’anno è cresciuto con l’aggiunta di nuovi concerti a Tesserete e Sessa assumendo
un’estensione regionale.
Piaccia o non piaccia a Mauro Rossi, non si può che confermare la
validità turistica e aggregativa degli oltre 200 eventi estivi luganesi grandi
e piccoli, quelli di cui “non importerebbe a nessuno” e che “non porterebbero
nulla”.
A parlare sono le cifre, proprio quelle che Rossi ammette di non avere.
Tra l’altro, detto per inciso, nel mese di agosto i pernottamenti nel
comprensorio di Lugano Turismo presentano un aumento del 6% rispetto all’agosto
2011.
Lorenzo Quadri
Municipale di Lugano