Mele, vermi e manifesti: dalla gauche-caviar nuovo sfoggio di morale a senso unico

Ohibò, il manifesto elettorale dell’Udc ha fatto sbroccare i kompagnuzzi ro$$overdi. L’immagine raffigura una mela da cui spuntano diversi vermi, contrassegnati dai colori degli altri partiti, e la scritta: “Lasciamo distruggere la Svizzera da sinistroidi e europeisti?”.

Proprio loro!

Gli odiatori (“haters”) di $inistra, come da copione, non hanno perso l’ occasione per mettersi a starnazzare, lanciando le consuete e ritrite accuse di “fascismo e razzismo”.

Proprio loro!  Quelli dediti alla denigrazione sistematica degli avversari; quelli che distribuiscono accuse di fascismo e di nazismo a chiunque osi non essere d’accordo con i loro dogmi xenofili, sovranofobi, spalancatori di frontiere, euroturbo e multikulti; quelli con la morale a senso unico; e l’elenco potrebbe continuare. Proprio loro, adesso tentano ancora una volta di montare in cattedra a calare lezioni di stile e di correttezza nel dibattito politico. Che tolla! E cominciare a guardare in casa propria ed in quella dei propri amichetti (vedi ad esempio il  portale-foffa GAS intestinale al servizio del P$)? Ah già: ma loro “possono”: sono del partito giusto. Il bello è che questi signori si sciacquano la bocca con la “tolleranza”. Però non tollerano nessuna posizione diversa dalle loro. E poi hanno ancora il coraggio di blaterare di “ricchezza della diversità”.

Messaggio chiaro

Il manifesto dell’Udc potrà piacere o meno, ma trasmette un messaggio chiaro: la partitocrazia euroturbo (gauche-caviar in primis) sta svendendo la Svizzera a Bruxelles tramite una politica della calata di braghe sistematica. E così manda il Paese in malora.

Ricordiamo infatti che il triciclo PLR-PPD-PSS brama per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale, che ci trasformerà in una colonia di Bruxelles. Inoltre, vuole regalare 1.3 miliardi dei nostri franchetti alla fallita UE, senza uno straccio di contropartita.

Quanto alla libera circolazione delle persone e conseguente invasione da sud, la partitocrazia rifiuta istericamente di apporre un qualsiasi correttivo. Perché le frontiere devono rimanere spalancate. Oltretutto, lo sconcio accordo quadro porterà con sé anche la direttiva UE sulla cittadinanza, a seguito della quale gli svizzerotti dovranno mantenere a vita tutti i migranti economici in arrivo da un qualsiasi Stato membro UE, che si trasferiranno da noi per farsi mantenere.

Decidano gli elettori

In ottobre gli elettori, svizzeri e ticinesi, dovranno decidere se sostenere con il proprio voto chi svende la Svizzera (triciclo PLR-PPD-PSS) o chi invece la difende (Lega-Udc). Si tratta di una scelta di campo fondamentale; perché fondamentali saranno le decisioni che verranno prese a Berna nella prossima legislatura a tal proposito.E gli elettori devono essere in chiaro almeno su una cosa: se continueranno a votare per il triciclo, tra qualche anno la Svizzera così come la conosciamo ora- ovvero come Stato autonomo e sovrano, basato sul federalismo e sulla democrazia diretta – non esisterà più.

La raffigurazione della mela con i vermi potrà anche non essere un modello di far play comunicativo. Ma la $inistra partito dell’odio non è certo nella condizione di scandalizzarsi.

Evidentemente il cartellone serviva a far discutere. Il risultato è stato facilmente raggiunto, grazie a quelli che si sono messi subito a strillare facendogli pubblicità.

Lorenzo Quadri