Ma naturalmente i camerieri dell’UE in Consiglio federale non emettono un “cip”
I camerieri di Bruxelles in Consiglio federale, così come pure i soldatini della partitocrazia eurolecchina, sono già in piena campagna di votazione contro l’indispensabile iniziativa “Per la limitazione”, che porterebbe alla disdetta della devastante libera circolazione delle persone.
La Consigliera federale liblab Karin Keller Sutter (KKS, pronuncia Ka-Ka-eS) da settimane si è lanciata nell’ennesima campagna di terrorismo di Stato. Naturalmente con il supporto, entusiasta e slinguazzante, della stampa di regime. L’obiettivo è fare il lavaggio del cervello ai cittadini, terrorizzandoli con scenari apocalittici nel caso in cui l’iniziativa “Per la limitazione” venisse approvata.
Del resto, sono le stesse fregnacce che sentiamo dal lontano 1992, quando si trattava di votare sull’adesione della Svizzera allo SEE. Come sappiamo, i cittadini hanno detto No. Non si sono fatti infinocchiare dai politicanti asserviti. E questo No ha salvato la Svizzera.
Al proposito della votazione del 27 settembre abbiamo letto l’interessante articolo dell’arch. Vittorio Pedrocchi pubblicato nei giorni scorsi sul CdT in cui KKS viene definita “patetica, anzi decisamente penosa nei suoi proclami dogmatici”. Bene!
Libera circolazione insostenibile
La libera circolazione delle persone, già devastante prima della pandemia da virus cinese, è ormai del tutto insostenibile. Sia dal punto di vista sanitario che da quello occupazionale. Il coronavirus ci ha impestati, e sta tornando ad impestarci, per colpa della libera circolazione e delle frontiere spalancate. Eppure, senza vergogna il kompagno Alain Berset va in Francia a blaterare che “contro il covid bisogna superare le frontiere”. Che tolla! Del resto questo ro$$o soldatino della casta, slinguazzato ad oltranza dalla stampa di regime, era quello che, quando ad inizio marzo una chiusura tempestiva dei valichi con il Belpaese avrebbe risparmiato al Ticino almeno una parte dello sfacelo che poi è seguito, ripeteva come un disco rotto il mantra beota del “virus che non si ferma al confine”. Come se il virus cinese arrivasse per conto proprio con lo zaino in spalla e non portato da persone contagiate. Le quali, evidentemente, al confine si possono fermare eccome.
Le facce di palta dell’UE
E anche nell’ambito della pandemia, i burocrati della fallita UE – alla quale il Consiglio federale e la partitocrazia, succubi e servili, ci svendono ogni giorno che passa – hanno mostrato la propria vera faccia. Di palta.
Ed infatti i funzionarietti di Bruxelles ancora una volta si permettono di ricattare gli svizzerotti. Ed in modo particolarmente vomitevole, poiché lo fanno su una questione di salute pubblica.
Venerdì si è infatti appreso che gli eurobalivi non vogliono concedere (uhhh, che pagüüüraaa!) il collegamento di Swisscovid alle altre applicazioni di tracciamento sviluppate in Europa. Questo con il miserabile pretesto che gli svizzerotti non hanno sottoscritto lo sconcio accordo quadro istituzionale.
Che schifo!
Ci ricattano ancora!
A parte che l’App è un bidone, a parte che chi vuole può comunque scaricare anche quelle dei paesi vicini: lo sconcio accordo quadro non riguarda affatto questioni sanitarie o di salute pubblica. Quindi ancora una volta i balivi di Bruxelles ci stanno ricattando e discriminando per ottenere ciò che vogliono. Ma i loro camerieri in Consiglio federale (ed in particolare i due esponenti dell’ex partitone), chinati a 90 gradi e con le braghe abbassate ad altezza caviglia, non fanno un cip. Nessuna protesta, nessuna presa di posizione. E – ovviamente – nessuna contromisura. L’UE ci prende a pesci in faccia, ma ai politicanti della partitocrazia eurolecchina va bene così!
Mandarli affan…
Non solo: la citata partitocrazia vuole permettere alla foffa europea di comandare in casa nostra tramite lo sconcio accordo quadro istituzionale. Si ricorda che il PLR l’ha addirittura definito “l’accordo della ragione, da firmare subito”. E sempre la partitocrazia ha deciso di regalare 1.3 miliardi di Fr a gente che ci ricatta e ci discrimina!
L’incresciosa vicenda del sabotaggio di Swisscovid da parte dei funzionarietti di Bruxelles è l’ennesima conferma che dobbiamo mandare AFFAN… una volta per tutte questi eurobalivi del piffero!
Quindi:
- CANCELLARE SUBITO la marchetta da 1.3 miliardi all’UE;
- NO allo sconcio accordo quadro istituzionale;
- SI’ all’iniziativa “Per la limitazione” in votazione il prossimo 27 settembre!
#swissexit
#votalegaoiltriciclotifrega
Lorenzo Quadri