Ticino: lo dicono le cifre dell’USTAT- grazie, partitocrazia spalancatrice di frontiere!

Altro che “immigrazione uguale ricchezza”: ci siamo riempiti di FOFFA! E sappiamo chi ringraziare…

Ma come: immigrazione non era uguale a ricchezza? Ma come: gli stranieri che delinquono non erano tutta una balla della Lega populista e razzista? Ed invece, ma tu guarda i casi della vita, le statistiche ufficiali, quelle dell’USTAT (Ufficio cantonale di statistica) raccontano una storia assai diversa. E dimostrano, al di là di ogni possibile dubbio, che l’immigrazione incontrollata, voluta dalla partitocrazia iscariota PLR-PPD-P$$ (che tradisce senza pudore la volontà popolare per ubbidire ai suoi padroni di Bruxelles), fa solo disastri.

Negli anni Ottanta…

Qualche settima fa l’USTAT ha pubblicato i consueti aggiornamenti statistici. Tra i dati rilevati, anche quelli relativi alla criminalità in Ticino, negli anni che vanno dal 1984 al 2018.

I numeri parlano chiaro. Nel 1984 in questo Cantone – ai tempi ancora ridente, non ancora sfigatissimo, e soprattutto non ancora devastato dall’INVASIONE da sud – sono state emesse 2162 condanne penali. 1100 condannati erano svizzeri, e 941 stranieri. Già allora risultava manifesta la sproporzione. Negli anni Ottanta in Ticino c’erano parecchi meno stranieri di oggi (attualmente siamo a quasi un terzo della popolazione cantonale). Però il numero di condannati era già quasi uguale a quello degli svizzeri.

Il doppio dei reati

Se il dato del 1984 già faceva sorgere legittimi dubbi, quelli del 2017 e del 2018 sono a dir poco allucinanti.

Nell’anno di disgrazia 2018 le condanne sono state 4762. Di queste, 1615 a carico di Svizzeri e ben 3037 a carico di stranieri. Nel 2017 la situazione era analoga: 5110 condanne, di cui 1715 a carico di Svizzeri e 3249 a carico di stranieri.

In altre parole: in Ticino gli stranieri commettono ormai il doppio dei reati dei cittadini elvetici!Non a caso oltre i tre quarti degli ospiti dell’Hotel Stampa non hanno il passaporto rosso.

Da poi tener presente che queste statistiche sono taroccate tramite naturalizzazioni facili.Non si sa, infatti, quanti dei delinquenti che figurano come “svizzeri” sono davvero tali, e quanti hanno invece il passaporto rosso ancora fresco di stampa.

Paese del Bengodi

Ecco cosa succede a spalancare le frontiere senza alcun limite! Si diventa il paese del Bengodi della delinquenza d’importazione.

E, se le nostre frontiere sono spalancate, sappiamo chi ringraziare: il triciclo euroturbo e sovranofobo PLR-PPD-P$$!

Da notare che i delinquenti stranieri attivi sul nostro territorio sarebbero con ogni probabilità ancora più numerosi, se nel 2015 il ministro leghista Norman Gobbi non avesse introdotto la richiesta del casellario giudiziale. Quella richiesta che però i burocrati federali, lecchini di Bruxelles – a partire dall’improponibile tirapiedi Jacques De Watteville – hanno tentato di far cancellare, raccontando la fregnaccia che “non serve”! Dove “non serve”, l’ha capito anche il Gigi di Viganello, è in realtà sinonimo di “non piace al Belpaese”.

Sempre gli stessi burocrati, e sempre con la medesima scusa, pretendono ora di farci credere che sarebbe inutile chiudere i valichi secondari di notte. E noi dovremmo bercela?

Nel resto della Svizzera

Tornano alle statistiche sulla criminalità straniera, esplosa grazie all’immigrazione incontrollata voluta dal triciclo PLR-PPD-P$$: se il Ticino piange, il resto del Paese non ride di certo.

Dai dati dell’Ufficio federale di statistica per l’anno 2017 emerge infatti che gli stranieri hanno commesso la maggioranza di praticamente tutti i reati registrati in Svizzera.  Sono clamorosamente sovrarappresentati nei più gravi: omicidi (circa il 60% è commesso da stranieri), lesioni corporali gravi (idem), mentre nel caso degli stupri gli autori stranieri sono addirittura vicini al 75%. Ma anche per le violenze di media gravità, i delinquenti “con trascorsi migratori” sono chiaramente in maggioranza.

In Svizzera gli stranieri sono il 25% della popolazione. Se il 25% della popolazione commette il 75% degli stupri, il 60% degli omicidi, eccetera, questo può significare solo una cosa, e non c’è né se né ma che tenga: vuol dire che, grazie alle frontiere spalancate dalla partitocrazia, ci siamo riempiti di FOFFA d’importazione!

E sempre grazie alla partitocrazia (quella che si sciacqua la bocca con i “valori svizzeri” ma solo quando fa comodo; perché poi, nella pratica, li rottama senza remore) il più basilare dei valori svizzeri, la sicurezza, sta andando a ramengo.

Via la libera circolazione!

E allora diteci voi se, in considerazione dei disastri commessi non solo sul mercato del lavoro, ma anche per quanto attiene alla sicurezza, la devastante libera circolazione delle persone non è da disdire subito!

Ma la partitocrazia serva dell’UE non ne vuole sapere. Ed infatti proprio nei giorni scorsi, nella Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale, ha detto Njet all’iniziativa popolare “Per un’immigrazione moderata”, che vuole appunto limitare l’immigrazione.

Ricordarsene alle elezioni federali di ottobre!

#votalegaoiltriciclotifrega

 

Lorenzo Quadri