Virus cinese: riacquistare libertà senza diventare irresponsabili. Intanto la casta…

E’ ormai appurato che la variante Omicron dello stramaledetto virus cinese, per quanto assai contagiosa, è poco pericolosa. Le infezioni rimangono elevate, ma nessuno finisce in cure intenseper colpa di Omicron.

Nemmeno nelle case per anziani, dove si trovano le persone più fragili, la “nuova” variante ha mietuto vittime: contagi ce ne sono stati, ma decessi no.

In questa situazione, per il governicchio federale era doveroso decidere degli allentamenti importanti. Il che non vuole ancora dire togliere tutte le misure.

Situazione cambiata

Giusto, quindi, eliminare telelavoro e quarantene. Dal punto di vista sanitario anche il green pass – che è una forma di lockdowndigitale per no vax – è superato. Con la variante Delta i vaccinati erano protetti discretamente dal contagio, ma l’efficacia dell’inoculazione si notava soprattutto sul decorso della malattia. Se i vaccinati avevano ottime possibilità di cavarsela a buon mercato anche nel caso si fossero comunque contagiati, i no vaxrischiavano molto di più. Ed infatti gli attuali pazienti in cure intense sono no vax che hanno preso la Delta.

Con l’arrivo di Omicron, che ha soppiantato la Delta, la situazione è cambiata. Il virus mutato “buca” il vaccino facilmente. I vaccinati hanno un decorso asintomatico o con sintomi da raffreddore; i no vax stanno un po’ peggio, ma non così male da rischiare il pelotto (tranne che in casi eccezionali; ma anche la “comune” influenza provoca dei morti). Quindi isolare i non vaccinati a suon di 2G, 2G+, 3G, 5G e Punti G non alleggerisce le cure intense.

Il vero scopo

Ma l’obiettivo principale del pass, per quanto non dichiarato espressamente, era un altro: spingere verso la vaccinazione tramite un obbligo indiretto. Ovvero: non sei costretto a farti inoculare, ma se rifiuti puoi dire addio agli ultimi rimasugli di vita sociale.

Se con Omicron la protezione vaccinale non sembra più così fondamentale come lo era per le varianti precedenti dello stramaledetto virus cinese, ciò non significa che sia diventatainutile. Omicron è stata, in effetti, un colpo di fortuna: almeno alle nostre latitudini, ha fatto piazza pulita della Delta. Ma purtroppo non si può escludere che arrivi una nuova variante ben più pericolosa. E per questa eventualità è importante essere vaccinati.

Continuare a vaccinarsi

Invece è successo quello che si poteva temere: dopo le dichiarazioni del kompagno Berset sul green pass vicino al capolinea (giusto) il numero di vaccinazioni è crollato. Tanti hanno disdetto gli appuntamenti già fissati. Ma non ci si vaccina per un certificato, che è solo un pezzo di carta o un codice sul telefonino. Ci si vaccina per sé stessi. Dovesse per colmo di sfiga dopo la Omicron arrivare qualcosa di peggio, se non ci si vaccina – rispettivamente se non si rinnova la protezione vaccinale – ci si ritrova ai piedi della scala. Ovvero: con la scusa delle cure intense a rischio di intasamento – abbiamo visto che la sanità svizzera, malgrado costi 85 miliardi di franchi all’anno, in due ANNI non è stata in grado di potenziare i letti in cure intense – il governicchio federale ci rimanda in lockdown un’altra volta! La stampa di regime, accodata alla partitocrazia, riattiverebbe la macchina del terrorismo e del lavaggio del cervello. E tutti finiremmo di nuovo “chiusi in casa come sorci” (cit. Burioni).

Per sventare questa eventualità bisogna continuare con le vaccinazioni. Anche senza obblighi di covid pass.

Mascherine

Per quel che riguarda le mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi chiusi, non c’è tutta questa fretta di levarle: non limitano la libertà e permettono di ridurre i contagi. Anche se Omicron non è una malattia grave, chi la piglia deve comunque mettersi in isolamento, rischiando di contagiare altre persone (in particolari familiari) che poi devono a loro volta isolarsi. Non è una prospettiva piacevole: né per chi è costretto a blindarsi in casa, e nemmeno per l’economia. Se troppi dipendenti si trovano isolaticontemporaneamente, le aziende non possono più lavorare, incluse quelle che forniscono servizi essenziali.

Oltretutto siamo in inverno, per cui una mascherina che copre bocca e naso non crea grandi fastidi (effetto sciarpa). Serve anche a nascondere numerose brutture.

Il golpe

Come sappiamo, il governicchio federale ha mandato in consultazione due varianti per gli allentamenti. Una prevede la cancellazione in blocco di tutte le misure, l’altra una revoca a tappe. Sul tema ha preso posizione anche la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N). Ebbene, i soldatini della partitocrazia ivi incadregati hanno approfittato dell’occasione per mettere a segno l’ennesima cappellata. Sono infatti riusciti ad approvare, per 15 voti a 6 (!), una mozione $ocialista che chiede una modifica alla Legge sulle epidemie volta a “garantire la libertà di spostamento per chi vive nei pressi (?) dei confini anche in tempi di pandemia”. Il che tradotto significa: qualsiasi cosa accada, tornasse anche la peste nera, i frontalieri devono poter continuare ad entrare liberamente in Svizzera; e non solo per lavorare, ma per qualsiasi motivo! Frontiere spalancate über Alles!

Eccola qua, la priorità della partitocrazia eurolecchina: cancellarei confini nazionali!

Però poi i $inistrati sono quelli che vogliono i lockdown con la scusa della salute pubblica! Vedi i sempre più esagitati giovani (?) $ocialisti, i quali durante il periodo natalizio strillavano che bisognava chiudere bar e ristoranti! Economia svizzera chiusa e in fallimento, ma frontiere sempre SPALANCATE! “Devono entrare tutti”!

Ma andate a scopare il mare!

Lorenzo Quadri