I camerieri bernesi di Bruxelles rifiutano di mettere fuori legge l’islam politico
Il governicchio federale, ormai l’abbiamo capito, è la dimostrazione vivente del principio che “al peggio non c’è limite”. Ed infatti è riuscito a prodursi nell’ennesima presa di posizione scandalosa a SOSTEGNO dell’islam politico.
L’islam politico non è ancora terrorismo islamico; è però l’humus sul quale il terrorismo islamico prospera.
D’altra parte, da un governicchio che si è battuto a FAVORE dei minareti e del burqa, cosa ci si poteva attendere, se non che srotolasse il tappeto rosso davanti agli islamisti?
Il solito njet
I camerieri bernesi dell’UE hanno di recente preso posizione su una mozione presentata dal sottoscritto a fine dello scorso anno. L’atto parlamentare chiede di mettere fuori legge l’islam politico, sul modello di quanto proposto dal governo austriaco. Il CF replica con l’usuale njet, sostenuto da argomentazioni penose. Qui c’è un governicchio federale – ed in particolare una ministra di giustizia targata PLR, Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) – che si rifiuta di contrastare l’islam politico! I soldatini del triciclo pensano di combattere l’estremismo islamico a suon di buonismo-coglionismo!
Il festival delle fregnacce
I camerieri di Bruxelles non vogliono mettere fuori legge l’islam politico perché, a loro dire, un divieto sarebbe anticostituzionale (uella!) poiché lesivo della libertà di religione (?) ed in più discriminatorio (doppio uella!) perché interesserebbe una sola religione. Ma si possono sparare simili fregnacce?
Meglio gli attentati ed i morti…
Con la scusa dello stramaledetto virus cinese, il governicchio federale ha privato i cittadini, a suon di Diktat, di diritti costituzionali fondamentali. Interi settori economici sono tuttora colpiti da un divieto di lavorare.Però i pretesi diritti (?) degli islamisti non si toccano! Il virus dell’estremismo islamico dilaga, ma i sette “grandi statisti” stanno guardare. Eh già: per certi politichetti è meglio mettere in conto attentati e morti, piuttosto che rischiare l’accusa di “islamofobia”!
Paghiamo i radicalizzatori
Nella sua allucinante presa di posizione, il governicchio federale fa notare che è già possibile mettere fuori legge “un’organizzazione o un gruppo che direttamente o indirettamente propaga, sostiene o favorisce in altro modo attività terroristiche o di estremismo violento”. Ci mancherebbe che così non fosse. Peccato che poi nella realtà le cose vadano diversamente. Pensiamo ad esempio al sedicente “Consiglio centrale islamico della Svizzera” (CCIS). I suoi vertici (Blancho e compagnia brutta) sono stati condannati per propaganda in favore di Al Qaeda. Eppure il CCIS non è affatto vietato. Va avanti a radicalizzare. I suoi membri stranieri continuano a risiedere nel nostro paese, magari a carico dello Stato sociale.
Grazie alle politiche buoniste-coglioniste della partitocrazia PLR-PPD-P$$ (Verdi-anguria ovviamente inclusi) non solo permettiamo agli islamisti di installarsi e moltiplicarsi indisturbati in casa nostra, ma addirittura li PAGHIAMO per questo “servigio”! Si può essere più FESSI di così?
Espulsioni farlocche
Lo scempio non è finito: nella citata presa di posizione, il CF si bulla del fatto che, dal 2016 (!) ad oggi, sono state pronunciate 24 espulsioni in relazione al terrorismo islamico (quindi in media meno di cinque all’anno, non esattamente una moltitudine). Di queste espulsioni, prosegue il governicchio, 15 sono state anche eseguite. Ah, ecco! La logica conseguenza è che 9 espulsioni non sono state eseguite. Quindi ci sono ancora 9 pericolosi islamisti che se ne stanno tranquillamente in Svizzera, se capita pure mantenuti dal contribuente, e liberi di andare dove vogliono e di pianificare attentati! Se questo è un motivo di vanto…
Misuricchie
Ma il governicchio federale prende pure posizione nel merito dei finanziamenti esteri a moschee e centri culturali islamici. Come sappiamo, la partitocrazia è contraria a proibire detti finanziamenti. Adesso, nel vano tentativo di giustificare questa clamorosa cappellata multikulti, Ka-Ka-eS e colleghi si arrampicano sui vetri cianciando di modifiche alla legge sul riciclaggio di denaro. A seguito di dette fantomatiche modifiche “le associazioni che a causa dei loro legami con l’estero presentano il rischio di essere sfruttate per scopi di finanziamento del terrorismo o riciclaggio di denaro devono farsi iscrivere nel registro di commercio. Tutte le associazioni assoggettate a quest’obbligo devono anche tenere un elenco dei loro soci e avere un rappresentante domiciliato in Svizzera. L’affare è attualmente trattato in Parlamento”. Ossignùr! E’ evidente che simili misuricchie non servono ad un tubo. Intanto però, grazie a alla stessa magnificata legge sul riciclaggio, tra un po’ non sarà più possibile effettuare pagamenti in Posta con i contanti! Disservizi al cittadino ed efficacia ZERO nella lotta al terrorismo islamico! Eccole qua, le grandi prestazioni del governicchio federale!
In ogni caso, sulla messa fuori legge dell’islam politico dovrà decidere il Consiglio nazionale. Attendiamo al varco i soldatini della partitocrazia!
Il referendum
E, tanto per non farsi mancare niente, i $inistrati hanno pure lanciato il referendum contro la nuova legge antiterrorismo. Già, perché i ro$$overdi vogliono far entrare in Svizzera tutti gli islamisti, pretendono di mantenerli con i soldi del contribuente, rifiutano di espellere chicchessia e si oppongono pure alla leggina antiterrorismo all’acqua di rose.
Complimenti alla partitocrazia di centro-$inistra ed ai suoi soldatini in Consiglio federale: si stanno impegnando al massimo per rendere la Svizzera un autentico Paese del Bengodi per gli estremisti islamici! Un polo d’attrazione per questa foffa!
Ben presto ci arriverà il conto delle politiche all’insegna del buonismo-coglionismo. E allora saranno cavoli amarissimi.
Grazie Ka-Ka-eS! Grazie PLR! Grazie governicchio federale!
Lorenzo Quadri