Sta perdendo quota l’ipotesi di aumentare il numero dei Consiglieri federali

La bislacca idea di aumentare a 9 il numero dei membri del governicchio federale perde quota. Infatti la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) ha di recente proposto, per 7 voti contro 3 e 2 astensioni, di non dare seguito all’iniziativa parlamentare presentata in tal senso. La Commissione omologa del Consiglio nazionale, per contro, si era espressa a sostegno del cambiamento.

Aggiungi un posto a tavola

Finalmente una decisione sensata, verrebbe da dire. Perché, al contrario di quanto affermano i sostenitori del governicchio federale “gonfiato come una rana”, la modifica non è in alcun modo voluta per “ripartire meglio il lavoro” dei ministri o baggianate del genere (per quello basterebbe ridistribuire in modo più sensato le competenze tra i sette Dipartimenti attuali).

No: l’obiettivo dell’operazione è semplicemente di “aggiungere un posto a tavola”. A vantaggio di chi? Dei Verdi-anguria, ça va sans dire!

Come noto, infatti, costoro scalpitano per entrare nell’Esecutivo.Altro che “ambiente”, altro che “clima”: questi vogliono le CADREGHE! E il 2023, anno delle prossime elezioni federali, non è così lontano.

Altro che efficienza!

Se i Verdi-anguria entrano nel CF, chi ci lascia le penne? Non è un mistero che il secondo seggio dell’ex partitone scanchigna. Gli attuali numeri elettorali del PLR non lo giustificano. E allora, per non scontentare nessuno, ecco la quadratura del cerchio: aumentare le cadreghe per soddisfare gli appetiti di tutti, intortando poi il popolazzo con fantasiose storielle sulla “distribuzione del lavoro”. Alla faccia dell’efficienza: la quale, più i gremi decisionali diventano numerosi, più cala. Specie se si stratta di gremi collegiali.

Repubblica bananiera

Ovviamente, due Consiglieri federali in più significa creare due Dipartimenti in più: con tutta la corte dei miracoli burocratica che questo comporta. L’operazione non è a costo zero. Anzi!

E’ poi chiaro che il Consiglio federale dopato a 9 sarà solo il primo passo. La prossima tappa sarà aumentare ancora il numero dei seggi per rispettare le quote rosa; poi arriveranno le quote arcobaleno; poi le quote dei calvi, e avanti così.

Ogni qualvolta che un partito di governo perderà alle elezioni si aggiungeranno nuovi posti, per non arrivare a delle estromissioni (trombature).

Questa manipolazione pro-saccoccia delle istituzioni, mirata a garantire cadreghe perpetue, è degna di una repubblica bananiera e non deve trovare posto in Svizzera.

Lorenzo Quadri