Lo studio-shock: in Svizzera la metà dei jihadisti è a carico dello Stato sociale
Ma come: non erano tutte balle della Lega populista e razzista? Ed invece, ma tu guarda i casi della vita, adesso da uno studio dell’Alta scuola di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) si scopre che in Svizzera il 40% dei jihadisti beneficia di prestazioni sociali di vario genere (in primis assistenza), tra cui anche aiuti per i finti rifugiati. I risultati dello studio sono stati pubblicati di recente.
Ecco dunque la conferma che tra i troppi migranti economici che arrivano nel nostro Paese e si mettono a carico del solito sfigato contribuente, ci sono pure dei jihadisti, oltre che dei delinquenti comuni.
Da tempo gli esperti ammoniscono che, a livello internazionale, la facilità d’accesso degli immigrati agli aiuti sociali – specie se particolarmente generosi… – costituisce un fattore di rischio per quanto attiene all’arrivo nei singoli Paesi europei di miliziani dell’Isis e di analoghe associazioni criminali.
Gli Stati dall’ “aiuto sociale facile” agli stranieri, tra i quali figura la Svizzera, diventano particolarmente attrattivi come meta e residenza per jihadisti. Costoro, mantenuti dall’ente pubblico, non hanno bisogno di lavorare. Quindi possono dedicare tutto il proprio tempo alla radicalizzazione ed al reclutamento. Detto in altri termini: grazie all’assistenza facile, la Svizzera diventa il paese del Bengodi per estremisti islamici. Con tutti gli evidenti rischi che ne derivano per la sicurezza interna.
Con le mani in mano
Il problema è noto da tempo. Ma naturalmente non si interviene. Come di consueto i camerieri dell’UE in Consiglio federale ed i funzionari ro$$i del dipartimento ex Simonetta, oggi Keller Sutter (ma il passaggio da una direttrice P$ ad una dell’ex partitone non si nota affatto) vanno avanti “come se niente fudesse”. Quale pretesto, recitano il solito mantra della “non discriminazione”. Chiaro: i jihadisti sono stranieri “in arrivo da altre culture”: e come tali devono essere accolti, mantenuti, coccolati. E magari perfino naturalizzati. Così oltretutto spariscono pure dalle statistiche degli stranieri!
La partitocrazia multikulti PLR-PPD-P$$ non è certo messa meglio dei suoi rappresentanti nel governicchio federale. Basti pensare che solo la scorsa settimana in consiglio nazionale il tandem composto da $inistrati ed ex partitone è riuscito ad ottenere l’affossamento, per appena due voti di scarto, di un’iniziativa parlamentare che chiedeva l’espulsione certa e sistematica dei terroristi islamici.
I Qatar Papers
A ciò si aggiunge che il Consiglio federale e la partitocrazia triciclata rifiutano ostinatamente di vietare i finanziamenti esteri alle moschee ed ai centri culturali islamici. Eppure è accertato che questi finanziamenti servono a promuovere la radicalizzazione dei musulmani presenti nel nostro Paese. Illuminanti al proposito (ma sono solo un esempio) le rivelazioni contenute nei Qatar Papers. Questi documenti testimoniano della valanga di milioni che il Qatar, per il tramite di un’apposita ONG, invia in Europa – Svizzera compresa, Ticino compreso, Lugano compresa – per finanziare le attività di gruppi islamisti.
Cosa aspettiamo?
Signori, cosa aspettiamo per darci una svegliata? Adesso lo dice anche lo studio dell’alta scuola di scienze applicate di Zurigo (non il Mattino populista e razzista) che quasi la metà dei jihadisti è carico dello Stato sociale. Quindi a nostro carico. Qualcuno pensa davvero di poterla metter via senza prete, o senza imam tanto per restare in tema? Ma col fischio!
I soldi per i terroristi ci sono
E’ il colmo. I soldi per mantenere i terroristi islamici ci sono. Poi però ai ticinesi in difficoltà lo Stato dice che devono tirare la cinghia? Poi però la partitocrazia blatera che l’AVS sarebbe sull’orlo del baratro finanziario? Ma andate a Baggio a suonare l’organo! Diciamo finalmente “basta” alle prestazioni sociali ai jihadisti! Non abbiamo nessuna intenzione di continuare ad essere il Paese del Bengodi per gli estremisti islamici. Questa foffa va espulsa dalla Svizzera, senza tanti se né ma! Föö di ball!Altro che mantenerla!
Ed infatti chi scrive nei giorni scorsi ha inoltrato una mozione con cui si chiede di darci un taglio all’assistenza sociale facile per migranti economici, che fa sì che la metà dei jihadisti delinqua mantenuta dal contribuente.
La mozione
Vedremo con quali arrampicate sui vetri i camerieri dell’UE in Consiglio federale tenteranno per l’ennesima volta di spacciare la disastrosa tesi che… “sa po’ fa nagott”! E intanto gli islamisti se la ridono a bocca larga e si preparano ad arrivare in massa nella Confederella a farsi mantenere con i soldi del solito sfigato contribuente. Tanti gli svizzerotti “sono fessi e non si accorgono di niente”!
Lorenzo Quadri