La legge voluta dal Triciclo per vessare gli automobilisti ha pesanti effetti collaterali

E’ da tempi non sospetti che su queste colonne predichiamo che Via Sicura è una CIOFECA. Grazie a questo conglomerato di norme balorde, votato alle Camere federali dal triciclo PLR-PPD-P$$ (Verdi-anguria ovviamente inclusi), un eccesso di velocità senza alcuna conseguenza pratica viene sanzionato più duramente di una rapina.

La CIOFECA Via Sicura è il risultato di una legislazione fatta coi piedi (per non citare altre parti anatomiche), sotto la pressione del ricatto morale ro$$overde. E anche in questa occasione il sempre più evanescente “centro” PLR-PPD si è chinato a 90 gradi, supino e pavido davanti alla $inistra. Adesso cominciamo a contare i danni. Che sono trasversali.

Poliziotto condannato

Venerdì è stata infatti resa nota la condanna, in base appunto alla CIOFECA Via Sicura, di un poliziotto della Cantonale che a Gentilino ha infranto (in modo importante, d’accordo) un limite di velocità. Ma non perché stava andando al bar a prendersi una birra. L’agente era in servizio e ha pigiato sull’acceleratore per arrivare quanto prima sulla scena di un incidente stradale dove uno scooterista giaceva a terra ferito. Il poliziotto stava dunque facendo il proprio lavoro, ma in regime Via Sicura questo evidentemente non è più possibile. Grazie, soldatini del triciclo!

Fatto sta che il giudice Mauro Ermani – ovvero il presidente P$ del Tribunale penale cantonale, quello che manda al Procuratore generale i messaggini su whatsapp a sostegno della sua “protetta”, e la cui credibilità non è proprio alle stelle – ha condannato il malcapitato agente al ritiro della patente e a 12 mesi di carcere sospesi con la condizionale. E’ chiaro che per un poliziotto una sentenza del genere, se dovesse crescere in giudicato, avrebbe esiti professionali devastanti.

Regalo ai delinquenti

Grazie alla CIOFECA Via Sicura votata dalla partitocrazia, la polizia in pratica non può più lavorare. I criminali in fuga si pensa di inseguirli rispettando i limiti? Che spesso e volentieri sono pure di 30 km all’ora, visto che le zone 30 spuntano ovunque come funghi, oltretutto senza base legale. Già, perché una zona 30 deve rispondere ad una serie di requisiti stabiliti dal diritto federale, che in molti casi non sono dati, e sottostare a delle verifiche, che non vengono svolte.

Con la CIOFECA Via Sicura la partitocrazia ha fatto l’ennesimo regalo ai delinquenti: si vede che spalancare le frontiere ai criminali stranieri ancora non bastava.

Problemi a non finire

E non sono solo le forze dell’ordine a non poter lavorare. Come la mettiamo con le ambulanze? Ci vorrà un leguleio per stabilire se il paziente era abbastanza grave da giustificare l’eccesso di velocità per la corsa in ospedale? Oppure, per non rischiare, d’ora in poi le ambulanze andranno tutte a 30 Km/h, e se il paziente non arriva in tempo, amen?

E chi accompagna all’ospedale con la propria auto un congiunto che sta male (situazione destinata a moltiplicarsi “grazie” alla ripresa dei contagi da stramaledetto virus cinese)?

E i pompieri? Se devono spegnere un rogo possono superare i limiti di velocità ma se il fuoco è piccolo no? Se brucia un palazzo puoi correre ma se è una casetta unifamiliare chissenefrega, Via Sicura über Alles?

Siamo allo sbando. E sappiamo chi ringraziare (la partitocrazia) e cosa (la smania patologica di vessare gli automobilisti “cattivi” nel nome dell’isterismo climatico modaiolo).

Quanti ticinesi rovinati?

Intanto ci piacerebbe sapere quanti ticinesi hanno già avuto la vita rovinata da Via Sicura e dai suoi annessi e connessi. A cominciare dalle visite, con tariffari da rapina, presso i medici del traffico in arrivo dal Belpaese che ci tettano dentro alla grande (vedi la “famosa” dottoressa De Cesare ed anche il suo collega e connazionale Bonanno, medico del traffico di livello 3 la cui specializzazione è la costruzione di genitali farlocchi sui trans).

Cosa deve ancora succedere perché i soldatini della partitocrazia incadregati a Berna si rendano conto che la CIOFECA Via Sicura va mandata al macero?

Il sedicente “centro” PLR-PPD, se esiste ancora, batta un colpo. In caso contrario, tanto vale che chiuda baracca e che fusioni con i ro$$overdi, per i quali vessare e criminalizzare gli odiati automobilisti è una “sacra missione”. Al pari dello spalancamento di frontiere, della naturalizzazione di stranieri non integrati e della svendita della Svizzera alla fallita UE.

Lorenzo Quadri