Ma come, non dovevano essere tutte balle della Lega populista e razzista?
Le cronache cantonali sono sempre più disseminate di notizie su furti con scasso nelle abitazioni. I politikamente korretti amano ripetere che si tratta solo di un’impressione. Sarebbero i media di una certa area, ed i particolare un domenicale, a montare la panna in modo strumentale (ahhh, come suona bene questa parola) per far credere che esista un problema che non c’è, teorizzano kostoro dall’alto della propria scienza infusa. Del resto, si tratta poi della stessa linea adottata nei confronti delle devastanti conseguenze della libera circolazione: ma figuriamoci, non è vero che i frontalieri soppiantano i ticinesi nelle assunzioni, non è vero che i ticinesi giovani e meno giovani non trovano più un impiego perché il mercato del lavoro è saturato da gente in arrivo da Oltreconfine: è solo un’impressione fallace.
Frontiere spalancate
Perché adottare una simile linea? Il motivo è sempre lo stesso. Ossia che gli autori di furti con scasso come pure di rapine in casa non sono esattamente quel che si suol dire “patrizi di Corticiasca”. Sono infatti delinquenti stranieri, che spesso e volentieri escono ed entrano tranquillamente dalla Svizzera grazie alle frontiere spalancate. Quelle frontiere che la ministra del 5%, adesso del 3%, Widmer Schlumpf non si sogna di richiudere. Perché, e lo ha detto a chiare lettere e senza vergogna, la priorità è il rispetto dei fallimentari accordi di Schengen che nessuno applica. Mica la sicurezza dei cittadini.
Populismo?
Sicché, per negare l’evidenza, ossia per negare che la libera circolazione delle persone ha conseguenze devastanti non solo sull’occupazione ma anche sulla sicurezza, ed in particolare sulla sicurezza delle nostre case, si nega che in Ticino esista un problema serio di furti con scasso. Si ricorre, insomma, al mantra delle “esagerazioni populiste”.
Peccato che invece ancora una volta, l’ennesima, le cifre – sempre loro! – raccontano un’altra storia. E ci diano ragione.
In Ticino il numero dei furti con scasso, che sono poi quei reati di cui la gente giustamente ha più paura, poiché comporta la violazione delle nostre abitazioni, è esploso. E l’escalation non accenna a fermarsi.
Le cifre ci danno ragione
Sicché nel nostro Cantone i furti con scasso negli ultimi 4 anni si sono evoluti nel seguente modo:
Anno numero furti con scasso
2010 1175
2011 1515
2012 1736
2013 1838
Come ben si vede, una parabola inquietante. E la colpa non è di sicuro della polizia, bensì della delinquenza. In particolare della delinquenza d’importazione.
Per combattere questa piaga bisogna dunque aumentare la sicurezza ai confini come pure quella delle nostre abitazioni.
Legittima difesa
Lo abbiamo più volte ripetuto: la legge deve mettere i cittadini nella condizione di potersi difendere a casa propria. Perché non si può più pensare che la sicurezza sia solo un problema della polizia, un compito di cui il cittadino può lavarsi le mani delegandolo allo Stato, ovvero alla polizia. Forse questo ragionamento poteva funzionare quando eravamo ancora un’isola più o meno felice. Oggi è una pia illusione. A seguito della devastante libera circolazione delle persone, i “bei tempi” sono finiti. E allora bisogna attrezzarsi di conseguenza. Serve un quadro legislativo che appoggi il cittadino che si difende in casa propria, potenziando il diritto alla legittima difesa. Il tempo del buonismo che tutela il delinquente in nome del politikamente korretto è finito.
Lorenzo Quadri