Monteggio, nuova rapina. Però triciclo e burocrati federali vogliono i valichi aperti

Ma nooo! Ma chi l’avrebbe mai detto! Venerdì mattina in quel di Monteggio, in prossimità di un valico incustodito con il Belpaese, è stata messa a segno l’ennesima rapina. Questa volta con tanto di sequestro. Bersaglio: un furgone portavalori. La persona legata e sequestrata è l’autista del mezzo. I criminali, almeno quattro ed armati, sono arrivati in auto attraverso la dogana spalancata. Sempre attraverso la medesima si sono dati alla fuga.

Com’era già la fregnaccia dei burocrati federali secondo cui chiudere i valichi non aumenterebbe la sicurezza?

Chiudere e presidiare

L’ennesima rapina in cui una dogana incustodita viene utilizzata da criminali stranieri, pericolosi ed armati, come facile (addirittura puerile) porta d’accesso alla Svizzera, conferma che i valichi secondari vanno chiusi di notte e presidiati di giorno. (I soldi per farlo ci sono: basta tagliare sui regali miliardari all’estero). E se questa fosse una violazione dei fallimentari accordi di Schengen, semplicemente si sospende Schengen, come hanno fatto numerosi Stati membri dell’UE.

E sia chiaro che per compiere un passo del genere non dobbiamo chiedere niente a nessuno. Se, come amano ripetere i $inistrati spalancatori di frontiere, “è giusto infrangere leggi ingiuste” noi infrangiamo delle norme ingiuste (quelle di Schengen) che mettono in pericolo i ticinesi. Oppure le leggi ingiuste si possono infrangere solo nell’interesse dei finti rifugiati con smartphone e bluetooth, mentre quando ad andarci di mezzo sono dei ticinesi…?

Buoni rapporti?

I burocrati federali, come sappiamo, rifiutano di applicare la mozione Pantani e di chiudere i valichi secondari di notte. Questo non certo perché la misura sia inutile, anche un bambino dell’asilo è in grado di rendersi conto che una giustificazione del genere non sta in piedi, ma perché infastidisce il Belpaese. Un pugno di burocrati federali del flauto traverso getta nel water la sicurezza del Ticino e dei ticinesi in nome di presunti buoni rapporti con il Belpaese, ma soprattutto per la fifa blu di venire rampognati dai loro padroni di Bruxelles.

Giù le braghe!

“Grazie” a Schengen, ossia a quell’accordo che, secondo la partitocrazia eurolecchina PLR-PPD-P$$, bisognava “assolutamente salvare” e quindi giù le braghedavanti al Diktat disarmista, il Ticino è diventato un self service per criminali in arrivo dal Belpaese.

“Grazie” alla direttiva disarmista dell’UE, che è uno sviluppo di Schengen, i malviventi continuano a girare armati (vedi la rapina di venerdì) mentre i cittadini onesti vengono disarmati per la gioia dei criminali. Applausi a scena aperta per il triciclo sovranofobo e per i suoi politicanti-soldatini!

Il tirapiedi

Vale la pena ricordare che a Berna a starnazzare contro la chiusura notturna dei valichi secondari c’era l’allora tirapiedi dell’ex ministra del 5% Jacques De Watteville. Costui pretendeva addirittura che il Ticino rinunciasse alla richiesta del casellario giudiziale. Mentre adesso, da pensionato d’oro con i nostri soldi, De Watteville è in giro a fare propaganda a sostegno dello sconcio accordo quadro istituzionale, blaterando che “bisogna firmare subito”.

Che a comandare a Berna siano burocrati di questa risma, fautori dell’adesione della Svizzera all’UE e svenduti alla medesima, ma strapagati con i soldi del disprezzato contribuente svizzerotto (“chiuso e gretto”) per calpestarne le decisioni democratiche, è scandaloso. Serve un repulisti generale!

Come criminali

A proposito dei presunti buoni rapporti con il Belpaese: ai fatti ormai arcinoti (fiscalità dei frontalieri, accesso al mercato finanziario, opere di interesse italo-svizzero non eseguite, liste grigie illegali, eccetera) si aggiunge un ulteriore elemento. Nei giorni scorsi sul Sole 24 oreè stato pubblicato un interessante articolo in cui si illustra il modo in cui oltreramina vengono trattate le banche estere, e svizzere in particolare.

Si leggono frasi quali “messe sotto torchio dalla procura di Milano”, “tenere sotto scacco le banche straniere in Italia”,eccetera. E questo, secondo i politicanti calabraghisti, sarebbe buon vicinato?

E nümm a pagum

E intanto, anche quest’anno, i ticinesotti hanno versato 80 e rotti milioni di ristorni al Belpaese. Ringraziamo il triciclo PLR-PPD-P$$ in Consiglio di Stato! Sì, il triciclo: perché i due “ministri” leghisti sono sempre stati, sono tuttora e saranno anche in futuro, favorevoli al BLOCCO dei ristorni.

Il governicchio ha proceduto solo al microblocco relativo ai debiti di Campione d’Italia (che intanto continuano a crescere in conseguenza dei servizi erogati “per solidarietà”). I vicini a sud possono giusto ridersela a bocca larga dei ticinesotti e leccarsi i gomiti. Eppure una sconosciuta deputata PD ha pensato bene di mettersi a starnazzare alla procedura illegale… uhhh, che pagüüüraaa!

Morale della favola: che nessun burocrate o politicante o tirapiedi si azzardi a cianciare di valichi che devono restare aperti in nome di “buoni rapporti di vicinato” che esistono solo nelle fantasie di qualcuno! Chiudere le frontiere!

Lorenzo Quadri