Simonetta allo sbando: A2-A13, rustici, ecobalzelli, e pure il bus per la Malpensa
Il Dipartimento Sommaruga (DATEC) continua a danneggiare il Ticino. Il DATEC si è ormai completamente abbandonato alla foga ideologica ro$$overde dei suoi funzionari dirigenti e della sua direttora. Quando la kompagna Simonetta, nell’ultima ripartizione dei Dipartimenti, si è accattata il DATEC – e i colleghi di governicchio gliel’hanno lasciato fare, a dimostrazione che a Berna e non solo il sedicente “centro” è sempre più succube della $inistra – avevamo previsto che sarebbero stati cavoli non dolcificati. Siamo stati facili profeti.
Passi indietro
Come è emerso da un recente articolo pubblicato sul CdT, ancora oggi il Dipartimento Simonetta non ne vuole sapere di reintrodurre la linea di bus Ticino – Malpensa.
In effetti, l’UFT (Ufficio federale dei trasporti) non dovrebbe fare nulla. Se non ripristinare le concessioni che sono state cancellate a fine 2019. Ad organizzare le linee sarebbero gli operatori privati, che l’hanno fatto per anni e con “successo di pubblico”.
E’ infatti evidente che il collegamento ferroviario via Tilo S50,oltre ad andare avanti a singhiozzo tra un inghippo e uno sciopero,impiega più tempo per arrivare allo scalo varesino (da Lugano un’ora 35 contro l’ora scarsa del bus) ed è meno flessibile in materia di orari. Specie la mattina presto e la sera tardi. In altre parole: con il treno il servizio, invece di andare avanti, è andato indietro. Risultato prevedibile: sempre più passeggeri ticinesi raggiungono la Malpensa in AUTO. Se questa è promozione del trasporto pubblico, auguri!
E’ sempre trasporto pubblico
E’ inutile che gli strapagati burocrati bernesi ci vengano a raccontare favolette: senza i voli di linea da Agno, i viaggiatori ticinesi – per ovvi motivi di prossimità – preferiscono la Malpensa a Zurigo.
L’aspetto surreale della vicenda è che il Dipartimento ro$$overde rifiuta di reintrodurre le concessioni per un trasporto pubblico su gomma – col risultato di incentivare la vituperata “mobilità individuale” – con la seguente motivazione: i bus farebbero concorrenza alla ferrovia, mettendone a rischio l’esistenza (?).
E, nel collegamento su rotaia con la Malpensa, la Confederella e pure il Cantone hanno investito parecchio.
E’ il colmo. Se i bus “mettono a rischio l’esistenza” del collegamento ferroviario, vuol dire una cosa sola: che il collegamento ferroviario è toppato. Quindi i cittadini non solopagano il collegamento toppato, ma in aggiunta vengono pure privati, di proposito, dell’alternativa di trasporto pubblico più efficiente. Cornuti e mazziati due volte!
Da un disastro all’altro
Ringraziamo sentitamente la kompagna Simonetta ed i suoi burocrati ro$$overdi, che passano da un disastro all’altro! Vedi lo sciagurato aumento dei balzelli sul CO2 malgrado il voto popolare contrario. Vedi il sabotaggio del collegamento A2-A13, col risultato di tagliare fuori il Locarnese dalla rete autostradale nei secoli dei secoli (ma si sa: per la kompagna Summaruga ed i suoi tirapiedi, le strade sono brutte e cattive per definizione). E vedi anche la rottamazione dei bus per la Malpensa. La Lega ha sollevato più volte questo tema a Berna con atti parlamentari. Si è sempre scontrata con un muro di gomma.
Per il turismo ed i congressi…
Il collegamento mancante con la Malpensa non è solo un problema dei ticinesi che vogliono (tornare a) viaggiare. Tocca anche i turisti che intendono arrivare in Ticino (è evidente che la “manna” dei vacanzieri elvetici, dovuta alle restrizioni da stramaledetto virus cinese, non durerà in eterno). Pensiamo in particolare al turismo congressuale. A Lugano è in cantiere – un cantiere lungo…- il Polo turistico e congressuale al Campo Marzio. Un grande progetto che, per il futuro della città, è più importante sia del LAC che del Polo sportivo. Ma è chiaro anche al Gigi di Viganello (che vive ad un tiro di schioppo dal Campo Marzio) che non ci si può promuovere come destinazione congressuale, su un mercato dove la concorrenza è fortissima,senza efficienti collegamenti aerei. Servono i voli di linea su Agno e servono anche i bus per la Malpensa.
Ma è manifesto che la kompagna Simonetta della crescita economica della Svizzera italiana se ne impipa. Del resto la $ignora, esponente della gauche-caviar, ha sempre avuto i piedi al caldo.
Quindi, avanti con l’ideologia ro$$overde! Spesso e volentieri, come è il caso degli scellerati ecobalzelli, a danno dei più deboli: il ceto medio-basso e le regioni periferiche. Complimenti ai $inistrati!