Il Movimento venne fondato il 17 gennaio del 1991. Ed ha cambiato il Ticino

Fu proprio il 17 gennaio di trent’anni fa che Nano Bignasca, Flavio Maspoli e Mauro Malandra sancirono la nascita ufficiale della Lega dei Ticinesi. Un Movimento che mirava a trasformare in azione politica le battaglie iniziate meno di un anno prima con il Mattino. La casta si affrettò a squalificare la nuova formazione politica come un “fenomeno passeggero”. Trent’anni di fenomeno passeggero sono un bel record! La Lega iniziò subito col botto: a neanche tre mesi dalla sua nascita, alle elezioni cantonali dell’aprile 1991, incassò quasi il 13% dei consensi. Altrettanto strepitoso il risultato alle elezioni federali in ottobre: Flavio Maspoli e Marco Borradori vennero eletti in Consiglio nazionale, Giorgio Morniroli agli Stati.

L’onda continua nel 1992 alle elezioni comunali, con la Lega che entra in numerosi esecutivi ottenendo ben due seggi nel municipio di Lugano. Nel dicembre dello stesso anno, la Lega contribuì in modo determinante a far passare a livello nazionale il NO all’adesione allo SEE: un voto che ha salvato la Svizzera. Nel 1995 l’ingresso in Consiglio di Stato con il raddoppio nel 2011. Il resto è storia recente.

E’ fuori di dubbio che la Lega abbia cambiato la politica ticinese, incrostata e clientelare. Il suo grande merito: aver rimesso il cittadino ticinese al centro del villaggio. Un Movimento “populista”, ovvero vicino al territorio, al popolo, alle sue aspirazioni, ai suoi problemi. Al contrario di un triciclo PLR-PPD-P$$ euroturbo, tassaiolo, spalancatore di frontiere e xenofilo.

Oggi più che mai, in un Ticino devastato dalla libera circolazione voluta dalla partitocrazia e messo in ginocchio dagli scellerati “lockdown”, c’è bisogno di Lega. E dunque: altri 100 di questi giorni!

Lorenzo Quadri