I nostri soldi utilizzati per foraggiare trasporti di finti rifugiati dalla Libia all’Italia? 

Secondo il quotidiano italiano il Giornale, il DFAE sarebbe tra i principali foraggiatori della discussa ONG Moas: interpellanza della Lega al Consiglio federale in arrivo!

Perdindirindina, questa è grossa! Il quotidiano d’Oltreramina “Il Giornale” venerdì ha pubblicato un’ampia inchiesta su chi trasporta i finti rifugiati con lo smartphone dalle coste libiche a quelle italiane. Tra questi, figura la discussa ONG (organizzazione non governativa) Moas.

Moas ha sede a Malta ed è stata fondata da una ricca coppia italo-americana. L’ONG è in prima linea nel gestire (citazione dal Giornale) la “flotta solidale” ossia “un gruppo di navi che, com’è ormai assodato, va incontro ai barconi dei migranti a ridosso delle coste libiche, li carica a bordo e li trasporta nei porti italiani”.

Ebbene, secondo le informazioni raccolte dal Giornale, pare che tra i principali finanziatori di questa ONG ci sia nientepopodimento che la Confederella. E, più precisamente, il DFAE guidato dal liblab Didier “dobbiamo aprirci all’UE” Burkhaltèèèèr. Uella!

Sulla base di questa scoperta, il Giornale pubblica un lungo editoriale intitolato “Se la Svizzera ora finanzia l’invasione d’Italia”.

I contenuti sono faziosi ed anti-svizzeri (e poi a rovinare il clima transfrontaliero sarebbe il Mattino populista e razzista?). Come sempre accade quando la stampa d’Oltreramina riferisce su questioni che riguardano il nostro paese, del resto. Abbondano, nell’articolo del quotidiano italico, le cifre creative  – ovvero farlocche – sui flussi migratori verso il nostro paese. Ricordiamo ai vicini a sud che la Svizzera (razzista, chiusa e gretta) è il paese che accoglie più asilanti per rapporto al numero di abitanti.  E che ha un quarto di popolazione straniera, senza contare le naturalizzazioni facili. Ma, al di là di questo, l’affare scotta. Eccome che scotta!

E’ infatti chiaro come il sole che, se davvero la Confederazione, e meglio il Dipartimento federale affari esteri, foraggia con soldi pubblici un’ONG che va a prendere i finti rifugiati sulle coste libiche e poi li scarica  nei porti italiani, dovrà renderne conto. Eccome che dovrà. Anche davanti al parlamento, e di conseguenza all’opinione pubblica ed ai cittadini che pagano il conto, sempre più spropositato, della politica d’asilo e degli aiuti miliardari all’estero. Vero Burkhaltèèèr?

E’ infatti palese che i migranti economici giunti in Italia vanno poi a creare il caos asilo ai confini ticinesi. Con tutte le conseguenze del caso. Anche – ovviamente – a livello di entrate clandestine nel nostro paese.
Ministro degli esteri targato PLR,  è così che si usano i soldi dei contribuenti? Interpellanza leghista in arrivo!

Lorenzo Quadri