I politicanti non vogliono obbligare gli assicuratori a restituire il tesoretto in eccesso
Nuova perla dei soldatini della partitocrazia alle Camere federali! Questa volta sul tema delle riserve in eccesso degli assicuratori malattia. Queste riserve ammontano attualmente a 11.3 miliardi di Fr: ben oltre il DOPPIO del minimo legale, peraltro già calcolato in modo assai generoso.
Il tesoretto plurimiliardario, come ovvio, non nasce dal nulla. E’ stato costituito con i premi pagati in eccesso dagli assicurati. Di conseguenza, il maltolto va restituito ai cittadini. O meglio: andrebbe restituito. Perché i cassamalatari, ma tu guarda i casi della vita, non si sognano di farlo. E – qui arriva il punto – nessuno si sogna di imporglielo.
Danno doppio
Il risultato è che i premi di assicurazione malattia continuano a lievitare indebitamente; e le riserve pure. Il danno è doppio per lo sfigato contribuente che i premi di cassa malati se li deve pagare di tasca propria, quindi senza beneficiare di alcun aiuto statale. Infatti deve versare premi più elevati per sé, ed inoltre finanziare con le proprie imposte i sussidi destinati a chi quei premi non è in grado di pagarli.
Non fa i compiti
Chi dovrebbe imporre ai cassamalatari di ridare agli assicurati le riserve in esubero? La Confederella, ovviamente. In primis il governicchio federale, con in testa il “ministro dei flop” Alain Berset (P$). Ma il kompagno Berset, oltre ad aver fallito nell’approvvigionamento di vaccini contro lo stramaledetto virus cinese, non fa i compiti neppure in campo di premi di cassa malati. Oltre a permettere agli assicuratori di imperversare, non si sogna di rendere obbligatoria la restituzione delle riserve in eccesso. Al proposito il governicchio federale ha infatti adottato nei giorni scorsi una modifica di ordinanza che prevede di semplificare la restituzione delle riserve in esubero delle casse malati. Tuttavia, semplificata o meno che sia, la restituzione continua ad essere volontaria. E, se non c’è la volontà, non si restituisce! Quindi rimaniamo ai piedi della scala, con cittadini sempre più depredati e riserve degli assicuratori sempre più pompate.
Iniziativa bocciata
E visto che le cappellate del kompagno Berset non bastavano (cosa ne pensano gli esponenti del suo partito, il P$, sempre pronti a riempirsi la bocca con gli aumenti dei premi di cassa malati, naturalmente solo a scopo elettorale?), ci si mette anche la partitocrazia bernese.
I politicanti della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati hanno infatti pensato bene di bocciare, per 9 voti contro 4, un’iniziativa cantonale ticinese che chiede l’introduzione di norme vincolanti per la restituzione delle riserve eccessive degli assicuratori malattia. Una mozione della Lega con contenuto analogo è tuttora pendente in Consiglio nazionale.
Cittadini depredati
La partitocrazia quindi, a manina con il kompagno Berset, non vuole che i cassamalatari siano obbligati a restituire le riserve costituite tramite premi eccessivi! Vuole che la restituzione sia lasciata alla buona volontà (?) degli assicuratori!
Ai politicanti triciclati va bene che i cittadini, in tempo di crisi nera, continuino a pagare premi troppo alti che vanno poi a gonfiare le riserve, le quali continuano a crescere!
D’altra parte, la partitocrazia scalpita per RAPINARE i cittadini con una pletora di ecotasse ed ecobalzelli che peseranno sui bilanci delle economie domestiche come un decennio di aumenti di premio di cassa malati. Su questo tema voteremo il 13 giugno.
Niente restituzione delle riserve in eccesso e mungitura ad oltranza nel nome dell’isterismo climatico: ecco come i politicanti del triciclo difendono le tasche dei contribuenti. Prendere nota!
Lorenzo Quadri