Altro che difendere i lavoratori! Ecco le grandi battaglie dei $inistrati

Eccole qua, le priorità dei cadregari ro$$i! Al Consiglio degli Stati il “senatore” $ocialista Paul Rechtsteiner, uno che siede ininterrottamente a Berna – prima al Nazionale, poi agli Stati – dal lontano 1986 (!), ovvero praticamente da una vita, ha presentato una mozione con la seguente richiesta balorda: introdurre anche in Svizzera lo “ius soli”. Trattasi di quella regola in base alla quale chi nasce in uno Stato ne acquista automaticamente la cittadinanza.

Non potevano stare indietro

Altro che difendere i lavoratori, che al contrario mettono nella palta tramite la devastante libera circolazione delle persone. La preoccupazione numero uno dei $ocialisti è fabbricare sempre più svizzeri di carta non integrati! Ovviamente nella speranza di accattarne i voti!

Del resto i kompagni non hanno perso l’occasione per strumentalizzare squallidamente i 50 anni di suffragio femminile per lanciare una petizione (uhhh, che pagüüüraaa!) mirante a conferire il diritto di voto agli stranieri.

I Verdi-anguria (verdi fuori, ro$$i dentro) non potevano stare indietro: e dunque hanno presentato un’iniziativa parlamentare del medesimo tenore, in cui precisano che gli stranieri non solo devono votare, ma devono pure essere eleggibili a livello federale!

In altre parole: i Verdi-anguria vorrebbero deputati federali, e magari pure consiglieri federali, stranieri! Già adesso i loro ranghi pullulano di politicanti con nazionalità plurime che non si sentono nemmeno abbastanza svizzeri per rinunciare al passaporto d’origine. Figuriamoci con lo “ius soli” o con l’eleggibilità degli stranieri!

Il bello è che i $inistrati sono addirittura contrari a che i politicanti federali siano tenuti a dichiarare, nel registro degli interessi pubblicato su internet, quante nazionalità hanno!

Eccola qua, la “trasparenza” con cui si sciacqua ipocritamente la bocca la gauche-caviar! Se un parlamentare è membro di una bocciofila lo deve dichiarare ai quattro venti, ma il numero di passaporti deve rimanere un segreto di Stato!

Qui qualcuno è davvero fuori come un balcone; ma queste deliranti politiche antisvizzere, mirate a svilire e ad umiliare il passaporto elvetico e di conseguenza chi lo possiede, ben dimostrano il livello dei  kompagnuzzi.

Verrà asfaltato, ma…

Chiaro: la proposta del senatore Paul “Fondoschiena di Gneiss” Rechtsteiner non andrà da nessuna parte. Ma i $inistrati, da prassi consolidata e non avendo nient’altro la da fare – la maggioranza di essi sono politicanti di professione, oppure $indakalisti che fanno politica pagati con le quote dei lavoratori – andranno avanti a riproporla ad oltranza. Nella speranza che prima o poi una partitocrazia sempre più imbesuita dal politikamente korretto, dal multikulti e dall’internazionalismo si conformi.

Vale anche la pena ricordare che il “nuovo” neo-presidente del P$$ è tale Cedric Wermuth (Cedric chi?), un tizio titolare di almeno due passaporti e le cui principali proposte politiche sono: 1) introduzione dello ius soli (e dagli!) e 2) rendere l’albanese ed il serbo-croato lingue nazionali.

Queste sono le grandi battaglie dei ro$$overdi, oltre – va da sé – alla svendita della Svizzera alla fallita UE, all’immigrazione incontrollata, all’introduzione di sempre nuove tasse e balzelli.

Ricordarsene il 18 aprile!

#votalegaoiltriciclotifrega

 

Lorenzo Quadri