I $ocialisti ci riprovano: naturalizzazioni di massa a scopo di politichetta sovranofoba
I $inistrati immigrazionisti non si smentiscono mai. Ed infatti il kompagno di turno pretendeva addirittura di introdurre in Svizzera lo ius soli. Ovvero, chiunque nasce su territorio della Confederella diventa automaticamente cittadino svizzero. Un po’ come dire, per usare una nota battuta, che il topo che nasce in un maneggio diventa cavallo.
A tornare a remenarla con lo ius soli (come se fossero queste le priorità) è tale kompagno Paul Rechsteiner (P$). Costui, per 20 anni presidente dell’Unione $indakale Svizzera, può a ben diritto aggiudicarsi il titolo di fondoschiena di granito nazionale: siede interrottamente a Berna dal lontanissimo 1986 (!). Prima, fino al 2011, in Consiglio nazionale; adesso in Consiglio degli Stati. Alla faccia del ricambio!
Per fortuna, e ci sarebbe mancato altro, nella sessione parlamentare appena conclusa la Camera alta ha bocciato l’ennesima boiata ro$$a per 29 voti a 13.
Molteplici obiettivi
Con simili iniziative del flauto traverso, il P$ vuole creare svizzeri di carta in quantità industriale. Lo scopo è molteplice:
– Taroccare le statistiche degli stranieri (in generale). Infatti l’attuale quantitativo stratosferico (un quarto della popolazione) crea imbarazz, tremend imbarazz agli immigrazionisti ro$$i, ai loro media di servizio ed alla loro narrazione farlocca che accusa gli svizzeri di essere “chiusi e razzisti”.
– Taroccare le statistiche degli stranieri che delinquono. Già i kompagni pretendono che nei comunicati delle autorità non venga indicata la nazionalità di chi commette reati. Chissà che mai, eh? Forse perché non vogliono far sapere che la deleteria politica delle frontiere spalancate ci ha riempiti di delinquenza d’importazione? Non è certo un caso se il 70-80% degli ospiti delle carceri svizzere non ha il passaporto rosso.
– In particolare, fabbricando svizzeri di carta, si taroccano le statistiche della violenza sulle donne. Che non è un problema di uomini in generale, bensì principalmente un problema di uomini stranieri. Ed in particolare di quelli che arrivano da “altre culture” (islamiste) dove la donna è considerata proprietà del padre prima, e del marito poi. E le femministe ro$$overdi che si riempiono la bocca con la “violenza di genere” sono poi quelle che vogliono fare entrare tutti i migranti economici in arrivo da “culture” misogine (e omofobe, e antisemite, e cristianofobe).
– Trasformare gli stranieri in svizzeri con un colpo di bacchetta magica permette anche di taroccare le statistiche sulla nazionalità dei beneficiari di prestazioni assistenziali. Altro che la fanfaluca dell’”immigrazione uguale ricchezza”.
– Ma soprattutto il P$, Partito degli Stranieri, spera di incrementare la propria base elettorale con le naturalizzazioni di massa. Del resto, non si capisce per quale motivo un cittadino effettivamente elvetico (non uno con l’inchiostro ancora bagnato sul passaporto) dovrebbe votare per un partito come il P$: spalancatore di frontiere, multikulti, islamofilo, immigrazionista, sempre schierato contro la Svizzera e contro gli svizzeri (definiti “chiusi e gretti”). Un partito che vuole l’adesione all’UE e l’abolizione dell’esercito. Ed in più, tassaiolo ed ecoisterico.
– Per portare avanti le sue politiche di distruzione della Svizzera, il P$ ha bisogno di un numero sempre crescente di votanti non svizzeri. Vale a dire, di votanti che se ne fregano del nostro Paese, del quale non sanno un tubo. Svizzeri solo sulla carta che hanno il passaporto rosso unicamente per convenienza, ma si sentono “cittadini del mondo” (fetecchiata che, in certi ambienti, fa molto chic). Regalare passaporti rossi a stranieri non integrati e non integrabili è il modo migliore per orientare le votazioni popolari nel senso (disastroso) del programma P$.
Crescere all’infinito
Allucinanti sono le motivazioni addotte dal “fondoschiena di gneiss” Rechtsteiner a sostegno del proprio atto parlamentare per l’introduzione dello “ius soli”. Dopo essersi scandalizzato perché le attuali regole ostacolano la naturalizzazione di stranieri in assistenza (!), il Paul viene al punto forte: “Aprire (sic) la cittadinanza risulta ancora più urgente (?) in quanto il numero delle naturalizzazioni è in calo dall’entrata in vigore della revisione della legge sulla cittadinanza”. A parte il fatto che il presunto “calo” in Ticino non si vede, l’argomentazione è davvero fuori di zucca. Sicché, secondo i $inistrati, il numero delle naturalizzazioni dovrebbe continuare a crescere all’infinito!
Abolire i doppi passaporti
Perfino il governicchio federale, assai poco sospetto di sovranismo, si sente in dovere di respingere l’introduzione dello “ius soli” in Svizzera. Nella presa di posizione del CF si legge tra l’altro: “I paesi che applicano questo principio, come gli Stati Uniti, volevano incentivare l’immigrazione”. Ah, ecco.
E’ infatti evidente che lo “ius soli” che tanto piace ai $inistrati darebbe vita ad un turismo delle nascite. Ed in più permetterebbe la naturalizzazione automatica di jihadisti: basta che siano stati messi al mondo in Svizzera ed il gioco è fatto.
Altro che ius soli: abolire i doppi passaporti, a cominciare da quelli (troppi) dei politicanti federali!
Lorenzo Quadri