E visto che i camerieri bernesi dell’UE non bastavano, arrivano anche i legulei del TF
Il caos asilo imperversa. E l’espulsione dei finti rifugiati dalla Svizzera diventa sempre più una farsa. Quanto accaduto di recente, e proprio in Ticino, è emblematico. Il rimpatrio di un migrante bielorusso, con precedenti penali ed oggetto di un mandato di cattura internazionale dell’Interpol, è stato annullato dal Tribunale federale quando l’aereo con a bordo l’uomo era già in volo. Il pregiudicato è così rientrato in Ticino. Le autorità migratorie ne hanno disposto la carcerazione in vista di una nuova espulsione e considerata anche la pericolosità del soggetto. Ma il diretto interessato ricorre – magari con avvocati pagati dal solito sfigato contribuente – ed i legulei del Tribunale federale ordinano la scarcerazione. A causa dei contenziosi in corso (sempre pagaticon i soldi dei contribuenti) non si può infatti parlare di rimpatrio “in un lasso di tempo prevedibile”. Ma, in assenza di tale presupposto, la carcerazione in prospettiva dell’espulsione non è lecita.
A piede libero
Morale della favola: grazie ai legulei del TF, uno straniero che non ha alcun diritto di rimanere in Ticino e che “costituisce una grave minaccia per il Paese” si trova a piede libero sul nostro territorio. Avanti così!
Situazioni del genere sono destinate a moltiplicarsi. Il caos asilo sta riprendendo vigore. La fallita UE, e come poteva essere altrimenti, è del tutto assente. Troppo impegnata a farsi ricattare dal despota turco Erdogan (il finanziatore delle moschee che diffondono l’islam radicale in Svizzera) il quale pretende “pizzi”miliardari; in caso contrario farà passare nell’UE tutti i migranti siriani.
C’è poco da stare allegri
Il Belpaese – che da quando il leghista Salvini non è più ministro dell’Interno non si sogna di tornare a chiudere i porti – rimarrà il ventre molle dell’immigrazione clandestina. Già adesso la situazione è drammatica. A Lampedusa, nella notte tra venerdì esabato, sono sbarcati ulteriori 178 migranti economici. Nel centro d’accoglienza dell’isola, che ha una capienza di 250 persone, ce ne sono 1300, malgrado i trasferimenti ad Agrigento.
Per noi che ci confiniamo con la Penisola in regime di frontiere spalancate voluto dalla partitocrazia, c’è poco da stare allegri. Non dimentichiamo poi che dietro i passatori, spesso e volentieri, ci sono gruppi jihadisti. Sui barconi dei migranti economici si trovano anche delinquenti comuni ed estremisti islamici. Tanto per non farsi mancare niente, molti clandestini approdano nel Belpaese dalla Tunisia. La quale di certo non è una nazione in guerra (è anzi una nota meta turistica). Ma è anche un focolaio pandemico dello stramaledetto virus cinese. L’immigrazione illegale, destinata ad aumentare, porta dunque con sé anche un importante rischio sanitario.
I regali
Delinquenza, estremismo islamico, contagi: questi “regali” del caos asilo toccheranno anche noi.
Inutile dire che sul tema la ministra di giustizia PLR Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) più che lanciare appelli all’UE affinché “riveda il sistema” non fa. Questi appelli sono da un lato inutili (a Bruxelles della posizione degli svizzerotti non gliene potrebbe fregare di meno) e dall’altro anche potenzialmente autolesionistici. Se gli eurobalivi dovessero “rivedere il sistema”, poco ma sicuro che ciò avverrebbe a nostro ulteriore danno. Altro fatto grave: sul fronte dei paesi di provenienza dei finti rifugiati che rifiutano di riprendersi i propri concittadini espulsi dalla Svizzera (in prima linea Eritrea ed Algeria), il governicchio federale non muove paglia. In particolare, questi Stati-canagliacontinuano a cuccarsi i ricchi aiuti economici finanziati con i soldi degli svizzerotti; quelli che ogni anno già spendono miliardi per i finti rifugiati.
Paragone umiliante
Mentre a Berna davanti alla ripresa del caos asilo ci si slaccia la cintura, altrove la musica è ben diversa. La Gran Bretagna, ad esempio, ha proceduto ad un deciso giro di vite nelle proprie politiche migratorie. La ministra dell’Interno Priti Patel ha presentato al Parlamento il nuovo disegno di legge con queste parole: “Per la prima volta da decenni, decideremo chi entra e chi esce dal nostro paese (…). Oggi vediamo assassini, stupratori e pedofili presentare richieste dell’ultimo minuto per restare qui (…). Basta con un sistema d’asilo fallimentare che costa al contribuente miliardi di sterline all’anno. Basta imbarcazioni che arrivano illegalmente sulle nostre coste, guidate da bande criminali organizzate. Basta morti in mare per questi viaggi pericolosi, illegali ed inutili. Basta migranti economici che si spacciano per veri rifugiati. Basta adulti che si fanno passare per minorenni. Basta con chi tenta di entrare illegalmente a scapito di quanti rispettano le regole”.
Parole e musica che purtroppo, dai camerieri di Bruxelles in Consiglio federale, non sentiremo mai.
Lorenzo Quadri