Altro che prodursi in panzane da campagna elettorale ed in risibili attacchi personali

Il P$ di Lugano – quello che si fa fotografare in moschea con l’imam sospettato dalla Confederazione di legami con il terrorismo islamico; quello che partecipa alle manifestazioni non autorizzate e non pacifiche dei brozzoni dell’ex macello, dove si insultano gli odiati leghisti e si vandalizza la proprietà altrui – è da un pezzo in campagna elettorale. E dunque si produce in una marea di “alzate d’ingegno”. Ultima in ordine di tempo, la mozione con cui i kompagni pretendono che nei quadri dirigenti dell’amministrazione della città di Lugano ci sia almeno il 30% di donne.

“La situazione attuale è scandalosa (?)”, si scaldano i $ocialisti nell’atto parlamentare. Perdindirindina! E  poi snocciolano una serie di cifre FARLOCCHE.

Ad esempio, la colossale balla secondo la quale negli istituti sociali comunali – dal 1° gennaio 2020 Ente LIS – non ci sarebbero donne dirigenti. Ed infatti: 7 capostruttura su 9 sono donne. Forse che le capostruttura non sono  dirigenti? Per restare nello stesso dicastero (Formazione, sostegno e socialità): nelle scuole luganesi negli ultimi anni sono state nominate due direttrici di zona (su cinque), quindi il rapporto è di tre a due. E ancora: la presidente dell’ARP, Autorità regionale di protezione, è una donna; e la direttrice della Divisione sostegno è pure una donna.

Nel Consiglio del citato ente LIS ci sono tre donne su sette. Una leghista, una PLR ed una PPD. Il P$, invece, in sua rappresentanza ha indicato un uomo. Ohibò.

Improponibile

Al di là di queste considerazioni, venire a dire che nell’amministrazione pubblica bisogna nominare i dirigenti in base al genere, è improponibile. Si assume in base alle competenze ed alle capacità. Perché il cittadino-contribuente, che paga le tasse, si merita dei e delle dirigenti pubblici capaci ed efficienti. Non scelti/e in base al cromosoma X o Y.
Ma sappiamo che la meritocrazia a $inistra è vista come il fumo negli occhi (chissà come mai? Forse perché, se venisse applicata a certi alti papaveri di P$ e dintorni, verrebbeo tutti spazzati via?). E la mozione sul 30% ne è l’ennesimo esempio superfluo.
Oltretutto il P$ sta promuovendo la discriminazione degli uomini. Sarà contento Ghisletta quando nel suo sindacato e nel suo partito gli diranno che deve o sloggiare o cambiare sesso.

Del resto, in casa P$$ alle ultime elezioni federali vari rappresentanti validi sono stati lasciati a casa solo perché uomini. Ma evidentemente a $inistra le pari opportunità valgono a senso unico: come la morale, come il rispetto, come la legalità, come la confidenzialità, eccetera.

Donne… o donne $ocialiste?

Ma soprattutto, i kompagni non credano che la gente sia scema: anche il Gigi di Viganello – che non è l’imam del medesimo quartiere ben noto al presidente sezionale P$ – si è accorto che alla $inistra non vanno bene tutte le donne. Vanno bene solo le donne socialiste. Le donne di “destra”, per contro, non sono ritenute meritevoli né di venire promosse, né di venire rispettate. Anzi, sono spesso oggetto di campagne denigratorie e sessiste proprio ad opera dei soldatini $inistrati, degli odiatori ro$$i e dei loro portali-foffa. Accà nisciuno è fesso!

Sicché, la richiesta del P$ (Partito Sessista) avrebbe dovuto essere: almeno il 30% di donne $ocialiste nell’amministrazione pubblica di Lugano. Così almeno si sarebbero chiarite le vere intenzioni degli interpellanti.

Si attendono spiegazioni

Il P$ di Lugano, invece di prodursi in pertardi bagnati ad esclusivo scopo di campagna elettorale – vedi anche la patetica cagnara sollevata sul fatto che l’odiato Mattino ha reso noto che il presidente della sezione P$ di Lugano Raoul Ghisletta è l’estensore del rapporto commissionale favorevole alla naturalizzazione del discusso imam di Viganello –  spieghi piuttosto ai cittadini come mai il  partito in consiglio comunale ha affossato la Tredicesima AVS agli anziani in difficoltà economica proposta dalla Lega. Però adesso i $inistrati pretendono ipocritamente di introdurre la Tredicesima AVS per tutti. Non solo per gli anziani in difficoltà economica. Anche per i miliardari.

Eccola qua, la coerenza dei kompagnuzzi!

Lorenzo Quadri