Come da copione: nei giorni scorsi i kompagnuzzi hanno rese pubbliche le loro intenzioni in materia di finti rifugiati. Non a caso la $inistra ha sostenuto, con le consuete modalità (chi non è d’accordo è un razzista e un fascista)  la nuova legge sull’asilo. Adesso abbiamo la dimostrazione che questa legge serve per far arrivare in Svizzera tutti i migranti economici. E, ovviamente, per far sì che, una volta arrivati, non debbano più andarsene.

E quindi ecco che il P$ comincia subito ad avanzare pretese per i finti rifugiati: insegnamento della lingua  (quale?) a partire dal primo giorno su suolo elvetico (sic! naturalmente a spese del contribuente) e l’integrazione nel mondo del lavoro. Ma bravi! Sempre più cittadini svizzeri vengono tagliati fuori dal mondo del lavoro in casa loro grazie alla devastante libera circolazione delle persone e alla fallimentare politica delle frontiere spalancate volute dai kompagni. E costoro, non ancora contenti, vogliono tagliarne fuori ancora di più, per fare spazio ai finti rifugiati. Svizzera sempre più paese della cuccagna per immigrati! Gli stranieri prima degli svizzeri, come sempre secondo la $inistra: perché “dobbiamo aprirci”!

Pretesti per non espellere

Interessante pure la tesi della consigliera nazionale del Canton Vaud Cesla Amarelle (di Montevideo): che è poi la stessa che ha dichiarato che la Svizzera non ha il diritto di espellere dei terroristi islamici se questi nel paese d’origine rischiano la vita (quindi ci teniamo in casa i miliziani dell’Isis). “Tutti hanno interesse che ogni persona destinata a rimanere a lungo termine in Svizzera sia ben integrata e che l’integrazione avvenga il più rapidamente possibile”, ha detto la Cesla. Ma guarda un po’ che foffa politikamente korretta!

Tanto per cominciare, l’intenzione dei kompagnuzzi è proprio il contrario di quanto viene dichiarato. Ci si inventa corsi e misure di integrazione (integrazione solo sulla carta) per finti rifugiati per poi avere il pretesto per non espellerli. Per la serie: gretti razzisti e fascisti, non vorrete mica mandar via persone che si stanno integrando (nel nostro Stato sociale)?

Punto secondo: l’integrazione è compito dell’immigrato e non dello Stato con i soldi del contribuente.

 Con simili promotori…

Ma le fregnacce del P$$ non finiscono qui:  il presidente  Levrat (quello in simbiosi con la cadrega), ha ammesso, bontà sua, che nei prossimi mesi gli asilanti aumenteranno. Ma come, il caos asilo non doveva essere tutta una balla della Lega populista e razzista? Adesso, dopo la votazione sulla nuova legge sull’asilo, ci si accorge invece che…

Naturalmente, aggiunge il presidente P$, i kompagnuzzi faranno tutto il possibile per evitare la chiusura dei confini e l’invio dell’esercito alle frontiere. Quindi, frontiere spalancate ad oltranza ai migranti economici. Ricordiamo che i $ocialisti hanno sostenuto la nuova legge sull’asilo, proposta dalla loro consigliera federale. E’ dunque evidente, nel caso ci fossero ancora dei dubbi, quali sono gli intenti di una legge  sull’asilo con simili promotori e supporter.

 Risolvere i problemi altrui?

E c’è ancora di meglio: secondo un altro kompagno, bisogna “trovare un accordo” di ripartizione dei rifugiati tra i “paesi Dublino”. Traduzione: gli accordi di Dublino vanno aboliti. La Svizzera deve continuare, naturalmente senza uno straccio di obbligo né di base legale, ma per puro masochismo, a farsi carico di decine di migliaia di finti rifugiati che non le spettano affatto. Dunque gli accordi di Dublino che dovrebbero permetterci di rinviare la grande maggioranza dei finti rifugiati arrivati in Svizzera, sono carta straccia. Mentre i fallimentari accordi di Schengen, quelli che spalancano le frontiere, si rispettano; sempre a nostro danno. E questo malgrado nemmeno i sostenitori di Schengen siano ormai più in grado di trovare uno straccio di argomento a loro favore: dall’inizio dell’emergenza asilo sono costretti a prodursi in vacue scempiaggini su presunti “principi irrinunciabili”.

“Anghela”, arrangiati!

Non poteva mancare la ciliegina (ciliegiona) sulla torta: “La Svizzera non dovrebbe rinviare in Germania e Austria “casi Dublino” fintanto che questi due paesi saranno confrontati con grandi numeri di richiedenti l’asilo”. Apperò! Qui ci vuole un premio Nobel! L’Anghela Merkel ha provocato l’invasione di finti rifugiati in Germania, con tanto di “fatti di Colonia”; e gli svizzerotti dovrebbero toglierle le castagne dal fuoco? Come direbbe il noto supermercato amico nostro: “non siamo mica scemi”! L’Anghela ha voluto i migranti? Se li tenga!

Ecco dunque nero su bianco il programma dei kompagnuzzi per riempire la Svizzera di finti rifugiati:

  • Mantenere le frontiere spalancate;
  • Farci carico di migranti economici che non ci spettano affatto;
  • Cominciare subito a spendere soldi del contribuente con sedicenti misure d’integrazione, così da usarle come pretesto per non respingere nessuno;
  • Promuovere l’occupazione degli asilanti a scapito degli svizzeri;
  • L’industria dell’asilo, riserva di posti di lavoro per kompagni, si gonfia ad oltranza.

Ma bene, avanti così!

Lorenzo Quadri