Ginevra: il P$ le pensa tutte, pur di sperperare i soldi degli altri

Certo che i $inistrati in campagna elettorale non sanno davvero più cosa inventarsi! Ad esempio, il copresidente del P$ nazionale, il doppio-passaporto Cédric Wermuth (Cédric chi?), organizza eventi assieme a politici kosovori. Tanto per chiarire da che parte sta il P$. Altro che occuparsi dei problemi degli svizzeri.

Un’altra esponente del partito –  non patrizia di Corticiasca e nemmeno di Gurtnellen – ha invece pensato bene di farsi pubblicità tramite cartelloni affissi all’aeroporto di Pristina, scritti in albanese. Ma come: secondo i kompagnuzzi non bisognerebbe avere “vergogna di volare”?

A Ginevra il P$ ha invece avuto la brillante idea di lanciare un’iniziativa cantonale per la distribuzione gratuita di contraccettivi (preservativi, pillola, e via andando). Perché, secondo i $inistrati locali, i soldi ci sono: naturalmente quelli degli altri, che i kompagni pretendono di saccheggiare a piene mani.

Avanti con la società dei sussidiati, dove tutto e tutti sono a carico dello Stato! 

Che poi i kompagni, a scopo elettorale, tentino di far credere che la principale preoccupazione dei ginevrini sarebbe il costo dei profilattici, è davvero il colmo. Chi vuole fare sesso, fa il piacere di mettere da parte i soldi per la contraccezione, che di certo non rappresenta un costo smodato, invece di pretendere di farsi finanziare il proprio sollazzo dalla collettività, ovvero dai contribuenti. 

E’ poi scontato che i preservativi statali verranno offerti anche ai giovanotti magrebini (ne diventeranno i principali fruitori?).

Ridicolo che la gauche-caviar da un lato si riempia la bocca con le “molestie” e dall’altro però promuova il sesso a go-go, meglio se genderfluid, tanto per rimanere nell’ideologia di $inistra. Insomma, pur di non difendere i lavoratori, i kompagni se le inventano tutte. 

Lorenzo Quadri