Alle elezioni federali, come dice il nome, contano i partiti federali. E i partiti $torici a livello federale almeno un pregio ce l’hanno. Smascherano – involontariamente – tutte le giravolte fatte dalle loro sezioni ticinesi nella speranza di accaparrarsi voti in questo ridente Cantone.
PLR
In casa PLR il presidente Cattaneo si è affrettato a saltare sul carro anti ministra del 5%, dichiarando, tramite una lunga presa di posizione trasmessa ai media, che a) in caso di elezione al consiglio nazionale non voterà Widmer Schlumpf e b) che l’Udc ha diritto a due seggi in Consiglio federale. Un’uscita il cui scopo è, evidentemente, uno solo: quello di saltare sul carro di chi non vuole più la ministra del 5% che ha sfasciato la piazza finanziaria ticinese.
Tuttavia ecco che a rompere le uova nel paniere, chiarendo la vera linea dell’ex partitone, arriva il presidente nazionale Philipp Müller. Il quale non solo ha dichiarato che “bisogna rivotare sul 9 febbraio” ma, pochi giorni dopo il comunicato del presidente del PLR cantonale, ha sentenziato: l’Udc ha diritto a due seggi solo se candida un sostenitore dei bilaterali.
Traduzione: altro che democrazia, le condizioni affinché i democentristi possano avere quello che legittimamente spetta loro le dettiamo noi liblab a nostro piacimento! E la condizione è chiara: votiamo un secondo consigliere federale Udc solo se il partito presenta un liberale travestito. Ah, complimenti! Azzerati in quattro e quattr’otto i tentativi del presidente cantonale Cattaneo in campagna elettorale per accaparrarsi voti personali a destra!
PPD
Va anche peggio al PPDog che, come noto, è correo nell’elezione della ministra del 5%. Il senatore Pippo Lombardi, capogruppo alle Camere federali, si è stracciato le vesti per dichiarare in ogni occasione che lui non ha mai votato Widmer Schlumpf e che mai la voterà. Peccato che poi il presidente nazionale, Darbellay, abbia invece dichiarato che il suo partito la catastrofica Eveline la voterà ancora eccome, perché “ha lavorato bene”.
E sulla posizione di Lombardi? “Si è scusato formalmente e ha promesso che non tenterà di convincere il gruppo parlamentare a cambiare linea”, ha dichiarato papale papale Darbellay alla stampa d’Oltralpe. Dunque, elettori ticinesi, tenetelo bene a mente: chi vota PPD vota Widmer Schlumpf.
P$$
Non potevano mancare i kompagni, con il presidente nazionale Christian Levrat che, con spocchia inaudita, pretende di venire in Ticino a calare lezioni. “Solo il partito $ocialista propone misure concrete efficaci e mirate per la situazione del Ticino”. Ma chi crede di prendere per i fondelli il Levrat? Il partito $ocialista – che ha nel suo programma l’adesione della Svizzera all’UE, l’abolizione dell’esercito ed il superamento del capitalismo – la “difficile situazione” l’ha creata. Ha spalancato le frontiere e sostenuto a spada tratta la libera circolazione delle persone. E chi è contrario è un becero populista e razzista. Levrat è inoltre uno di quelli del “bisogna rivotare il 9 febbraio”.
E quali sarebbero le proposte “concrete” del P$? Le misure accompagnatorie alla libera circolazione delle persone. Quindi un cerotto sulla gamba di legno. Da appoggiare, certo. Ma che mai saranno una soluzione!
“Regresso morale”
Da antologia, poi, l’altro sproloquio di Levrat. Quello secondo cui le prossime elezioni federali presenterebbero un “grave rischio di regresso per il nostro paese: un regresso morale, sociale e politico”. Uhhhh, che pagüüüraaaaa!
Eccola qui, la squallida morale a senso unico di quelli che si autodefiniscono aperti e tolleranti, che si sciacquano la bocca con fetecchiate politicamente korrette come “il valore della diversità” e poi sono ermeticamente chiusi e totalmente intolleranti nei confronti delle posizioni diverse dalle loro. Questi talebani ro$$i, che se perdono una votazione popolare pretendono di rifarla, hanno il coraggio di spacciarsi come garanti dei valori cardine della Svizzera! Proprio loro, che questi valori fanno di tutto per rottamarli in nome della deleteria omologazione all’UE! Kompagni, prima di montare in cattedra, imparate almeno a capire dove passa il limite del ridicolo.
Grazie
Comunque, ringraziamo sentitamente i signori Müller (PLR), Darbellay (PPD) e Levrat (P$) per lo zelo che mettono nel danneggiare elettoralmente i rispettivi partiti a livello cantonticinese. Perché, come detto, a fare stato a Berna sono le strategie dei partiti federali. Non i blabla prelettorali delle loro sezioni ticinesi.
Lorenzo Quadri