Ormai raschiano il fondo del barile e si attaccano a cavilli grotteschi

Il club dei sabotatori del Polo sportivo e degli eventi (PSE) non sa più a cosa attaccarsi.

Visto che le sue panzane vengono smontate una dopo l’altra, adesso la troika composta da palazzinari PLR, sfascisti bellinzonesi del Mp$ e Neinsager $ocialisti addirittura minaccia (?) ricorsi contro l’opuscolo informativo del municipio. Che miseria.

Contrariamente a quel che immaginano alcuni arroganti personaggi bramosi di potere, il municipio non è così sprovvedutoda scrivere frottole nel materiale di voto. Già ci è cascato il governicchio cantonale in occasione della votazione sulla legittima difesa, facendosi asfaltare da un ricorso del Guastafeste. E’ ovvio che, con un simile precedente, l’Esecutivo di Lugano si è ben guardato dall’esporsi al rischio di un’analoga figura marrone.

Il PSE non è solo un progetto sportivo. Prevede la riqualifica di un intero quartiere. Non stiamo ad elencarne per l’ennesima volta i vantaggi. Il progetto non è perfetto: i progetti perfetti non esistono. E’ però un treno che Lugano non può permettersi di perdere. In caso di bocciatura il 28 novembre, a Cornaredo non si batterà un chiodo per vent’anni. E non servono doti paranormaliper rendersi conto che l’improponibile accozzaglia di palazzinari, sfascisti e Neinsager che boicotta il PSE non persegue alcun interesse pubblico. E’, al contrario, animata da interessi personali privati e dalla volontà di azzoppare Lugano a scopo di politichetta. Il partito di maggioranza relativa in municipio è quello “sbagliato”: qualcuno proprio non è in grado di farsene una ragione. Si sarà peraltro notata l’ampia sovrapponibilità tra sabotatori del Polo sportivo e supporters dei brozzoni. Non è un caso.

Lorenzo Quadri

Dida

L’accoppiata Fulvio Pelli (PLR) – Martino Rossi (P$) vuole impedire che a Lugano si faccia sport