Urgono sanzioni esemplari per gli immigrati che truffano il nostro Stato sociale!

Il bello è che i $inistrati hanno lanciato (venendo poi asfaltati dalle urne) il referendum contro i detective sociali! P$ dalla parte dei finti invalidi d’importazione!

Siamo proprio il paese del Bengodi per tutti i truffatori stranieri! Quelli che arrivano qui per attaccarsi senza remore alle mammelle del nostro Stato sociale, ed ottengono prestazioni per centinaia di migliaia di franchetti (soldi del solito sfigato contribuente)! Nel frattempo lavorano in nero e fanno la bella vita. “Tanto gli svizzerotti sono fessi e non si accorgono di niente”!

Caso eclatante

L’ultimo caso eclatante, emerso in questi giorni, riguarda un 54enne macedone, che negli scorsi quattro anni ha percepito aiuti sociali per circa 250mila franchetti: apperò!

250mila Fr in quattro anni fanno 62’500 Fr all’anno, ovvero oltre 5200 Fr al mese! Quanti cittadini ticinesi – anche a causa del dumping salariale generato dalla devastante libera circolazione delle persone voluta dal triciclo PLR-PPD-P$$ – non guadagnano questa cifra, pur lavorando onestamente e a tempo pieno?

Si bullava sul macchinone

Di questi 250mila Fr di aiuti sociali incassati dal truffatore macedone, ben 160mila sono  stati percepiti indebitamente, in quanto il bellimbusto ha lavorato per tre anni in nero, venendo pagato in contanti. Davanti al Tribunale penale di Basilea Città, il macedone ha dichiarato di essere invalido al 100%, ed ha negato di aver lavorato in nero. Il genio amava però bullarsi in rete a bordo di una BMW X6 nuova di zecca. Con questo macchinone non esattamente proletario è pure stato pizzicato mentre viaggiava sull’A3 a 140 Km/h, su una tratta con limite 100.

Per la truffa, la Corte basilese ha condannato l’uomo a 12 mesi sospesi per un periodo di prova di due anni, mentre per l’eccesso di velocità la sanzione decisa è stata una pena pecuniaria, pure sospesa.

Il fatto che il truffatore macedone finto invalido si bullasse sui social con il macchinone nuovo fiammante dimostra due cose: o il signore non è proprio un’aquila, oppure, chissà come mai, era sicuro di potersi permettere tutto; tanto  non sarebbe mai stato beccato!

E quelli più scaltri?

Sicché immaginiamoci quanti furbetti “non patrizi”, un po’ più scaltri del macedone, continuano indisturbati a farsi gli zebedej di platino a spese nostre, ridendosela a bocca larga!

Perché è evidente che quello del 54enne della Macedonia non è un caso isolato. Infatti, nemmeno tanto tempo fa venne beccata e condannata a Zurigo una coppia di libanesi che aveva incassato indebitamente ben 330mila franchetti di prestazioni sociali, e scusate se sono pochi! E lorsignori hanno addirittura avuto la faccia di lamiera di presentarsi alle udienze a bordo di una Jaguar!

E il bello è che i $inistrati del P$ (Partito degli Stranieri) hanno pura lanciato il referendum contro i “detective sociali”, venendo poi asfaltati in votazione popolare.

I kompagni non volevano permettere alle assicurazioni sociali di ingaggiare degli investigatori per sorvegliare i presunti truffatori! Traduzione: P$ dalla parte degli approfittatori stranieri! Ricordarsene alle elezioni di  ottobre!

Gli svizzeri tirano la cinghia

E’ evidente che ne abbiamo piene le scuffie, ma proprio stracolme, di sentire vicende come quella del truffatore macedone! Anche perché, mentre gli approfittatori stranieri prosperano e saccheggiano il nostro stato sociale, a troppi cittadini svizzeri in difficoltà si fa invece tirare la cinghia!

Se poi chi è in difficoltà ha pure la “sfiga” di possedere una casetta, magari ereditata, può stare certo che non  riceverà alcun aiuto!

E poi i politicanti hanno ancora il coraggio di venirci a raccontare che la spesa sociale è troppo alta? Certo che lo è, ma perché  da un lato c’è chi se ne approfitta, e dall’altro perché dalle nostre parti vige l’assistenza facile per migranti economici! Gli ultimi arrivati, anche senza commettere alcun reato ma in totale legalità, si mettono “in scioltezza” a carico dell’assistenza, e nümm a pagum! Poi si scopre, ma guarda un po’, che l’84% degli oltre 4000 cittadini somali residenti in Svizzera si trova in assistenza, percentuale che peraltro vale anche per eritrei, angolani, e compagnia cantante! In altre parole: la quasi totalità degli asilanti che rimane nella Confederella finisce a carico dell’Ente pubblico! Ma come: immigrazione non doveva essere uguale a ricchezza?

Chi rinuncia

Tanti ticinesi, specie se non più giovani, rinunciano a chiedere prestazioni sociali alle quali avrebbero diritto, perché si vergognano! Certi signori e signore in arrivo da paesi esteri vicini e lontani, invece, la vergogna nemmeno sanno dove sta di casa! Ridurre la spesa sociale? Certo, ma tagliando sui migranti economici di vario ordine e grado! Ed il margine di manovra non manca di sicuro: basti pensare che in Ticino oltre il 40% dei beneficiari di assistenza non è svizzero!

Fino a quando…?

Tornando al caso del truffatore macedone, la domanda da un milione è la seguente: fino a quando intendiamo farci prendere per i fondelli da simile foffa? Fino a quanto continueremo, in nome del buonismo-coglionismo, ad essere il paese del Bengodi dei truffatori stranieri?

E’ evidente che:

  • I controlli devono diventare più efficaci, se si vuole che siano davvero deterrenti per i malintenzionati!
  • Le condanne per i truffatori devono essere esemplari!
  • Il delinquente macedone deve restituire quanto percepito indebitamente fino all’ultimo centesimo e con gli interessi!
  • Il truffatore in questione va espulso dalla Svizzera!

Pena ridicola

Invece, quanto scommettiamo che i 160mila Fr stuccati alla nostra socialità non li rivedremo mai più?

E vuoi vedere che il furbetto “non patrizio” ha addirittura beneficiato dell’avvocato d’ufficio, pagato con i nostri soldi?

Quanto alla pena inflittagli: “naturalmente” è sospesa per un periodo di prova di due anni. Questo significa che il signore non si farà un giorno di prigione! E di espulsione neanche a parlarne: sarebbe becero populismo e razzismo! Ohibò, è quasi più pesante la condanna inflitta per l’eccesso di velocità che quella per la truffa ai danni delle assicurazioni sociali! Ma allora è vero che siamo dei tamberla!

Lorenzo Quadri