Politichetti federali allo sbando. E la kompagna Sommaruga, invece di perdere tempo…
La politichetta elvetica è sempre più asservita all’isterismo climatico. I Verdi-anguria, che cavalcano il climatismo per ottenere CADREGHE, se la ridono a bocca larga.
La kompagna Simonetta Sommaruga, quando era presidenta di turno della Confederella, andava ai meeting internazionali a strillare che “la Terra brucia”, come una Gretina qualunque. E dire che quarant’anni fa i sedicenti esperti annunciavano l’arrivo di una nuova glaciazione. A dimostrazione di quanto siano attendibili certe previsioni.
Visto che gli scioperi dei fankazzisti climatici ancora non bastavano, nelle scorse settimane è arrivata la nuova evoluzione: lo sciopero della fame (?) per il clima davanti a Palazzo federale. E naturalmente i media di regime corrono a dare spazio.
Lo scioperante climatico
Lo scioperante in questione è (era) un padre 47enne residente in Romandia dal nome chiaramente “non patrizio”: Guillermo Fernandez. Visto che costui ha trascorso, secondo la stampa di regime, 39 giorni davanti a Palazzo federale, se ne deduce che non lavora, ma è a carico del contribuente.
Perché lo sciopero della fame? Fernandez voleva che la Svizzera prendesse decisioni coraggiose (?), naturalmente sul clima, per “garantire il futuro dei nostri figli”, ed invocava la road map delCop26 di Glasgow.
Se il diretto interessato vuole garantire un futuro ai suoi, di figli,farebbe meglio ad andare a lavorare invece che cazzeggiare in piazza. A parte questo, forse lo scioperante “non patrizio” non si è ancora accorto che 1) il Cop26 di Glasgow si è concluso, come era prevedibile, con un nulla di fatto, dal momento che i principali Paesi inquinatori si sono prontamente sfilati e 2) la Svizzera produce meno dell’uno per MILLE delle emissioni di CO2 mondiale. Se anche le azzerasse domani, non se ne accorgerebbe nessuno. Per il bilancio globale non cambierebbe nulla.
Mobilitare i giornalai?
Naturalmente la stampa di regime si è affrettata a gonfiare l’iniziativa del Fernandez, fantasticando di inesistenti folle e di telecamere ammassate attorno a lui, quando in realtà non se lo filava nessuno. Se non qualche soldatino verde-anguria. C’è come il vago sospetto che l’intenzione reale fosse quella di attirare non già l’attenzione dei politicanti, bensì quella dei giornalai, così da crearsi un futuro da attivista (?) per il clima, che va di moda: un Gretino svizzero, onnipresente sui media e altrove a pontificare su questioni di cui non sa una fava.
Tuttavia la kompagna Sommaruga ha pensato bene di incontrarlo. Cosa, cosa? Perché la signora in questione non comincia invece ad incontrare i ticinesi che hanno perso il lavoro o che non lo trovano a causa della devastante libera circolazione delle persone voluta in primis proprio dal $uo partito? Ah già, ma la gauche caviar dei problemi dei cittadini se ne impipa: meglio riempirsi la bocca col clima! Per i disoccupati ticinesi la kompagna Simonetta mica ha tempo da perdere! Deve fare propaganda green!
Fuori di zucca
Lo sciopero della fame del signore “non patrizio” è finito dopo 39 giorni. E questo perché? Perché la scorsa settimana la presidenta del Consiglio nazionale, la Verde (!) Irène Kälin (quella che diceva che l’islam dovrebbe essere riconosciuto come religione ufficiale in Svizzera) ha avuto la bella idea di inventarsi che il 2 maggio 2022 l’Accademia svizzera di scienze naturali ed i deputati federali si riuniranno in una giornata di studio (uella!) per discutere delle ultime ricerche sul clima.
Punto primo: alla presunta giornata di studio ci andrà la Kälin che evidentemente non ha altro da fare. Al contrario di troppi soldatini ro$$overdi, che fanno gli studenti a vita ed i parlamentari di professione, altri membri dell’assemblea federale un lavoro ce l’hanno. Pertanto non butteranno via una giornata per assecondare le pretese dello scioperante “non patrizio”.
Punto secondo: è inaudito che il parlamento federale, grazie alla presidenta Verde-anguria, si faccia ricattare dal primo caso sociale che si mette in mente di fare lo sciopero della fame per il clima. Ma stiamo dando i numeri? Ecco dove i $inistrati portano il paese! E ovvio che si tratta di un pericoloso precedente. La prossima calata di braghe sarà davanti a qualche migrante economico con decreto d’espulsione che rifiuta di sloggiare dalla Svizzera paese del Bengodi?